Mondiali Giovanili Nuoto Pinnato Day 2: Fusco d’oro in una pioggia di medaglie azzurre
L’inno di Mameli suona per la prima volta nella piscina di Palma di Mallorca grazie a Francesca Fusco che con una prova straordinaria si laurea campionessa del mondo dei 50 pinne, stabilendo anche il nuovo primato mondiale giovanile in 22″42 (peraltro anche record italiano assoluto). Ma non è l’unica gioia per l’Italia: andiamo quindi a scoprire tutti i risultati della giornata di oggi.
Le finali del pomeriggio iniziano con la terza medaglia d’oro in due giorni della colombiana Grace Fernandez Castillo. Con 18″80 è lei a salire sul primo gradino lasciando alla greca Myrto Apostolidi (18″90) e alla coreana Munhyeon Yim (19″05) la seconda e la terza marca. Con 19″15 Laura Battilani che pur sperava in qualcosa di più, è ottima quinta mentre fuori dalla finale col decimo tempo (19″92) Benedetta Marcarelli che proverà a rifarsi domani nei 50 ap.
Nei 50 pinne, come detto, arriva la prima medaglia d’oro della spedizione azzurra. Francesca Fusco vince una gara al cardiopalma sopravanzando la russa Olga Korenevskaya (22″44) di soli due centesimi che le permettono però di imporsi e di stabilire il nuovo primato giovanile. Bronzo per l’ungherese Petra Senanszky in 22″81 davanti alla finlandese Laukkanen e all’altra azzurra, Erica Barbon (23″12).
La Colombia continua a stupire nello sprint vincendo anche i 50 np maschili con Juan David Zuniga (16″23). L’argento va al greco Stavrianos Sismanidis (16″86) mentre un bravissimo Giona Cristofari conquista un bronzo forse solo sognato prima di oggi, nuotando in 16″92. Quattordicesimo nelle batterie del mattino Davide Seminerio (18″04).
Un’altra bella medaglia per l’Italia, questa volta d’argento, arriva nei 50 pinne maschili: Alessandro Zonta rispetta il pronostico nella sua gara preferita e con 20″79 solo Vyacheslav Shchukin (Russia 20″38) è più veloce. Terzo posto per Matej Obsivac (Repubblica Ceca 20″85).
Doppietta russa negli 800 vs femminili grazie a Ekaterina Brezgina (7’00″89) e Marina Voronina (7’03″15) con il bronzo alla colombiana Mary Angela Mejia (7’09″45). Un po’ di delusione – ma il podio era inarrivabile – per Giulia De Vitis che non riesce a migliorare il proprio primato e chiude sesta in 7’31″34.
Anche la gara al maschile parla russo. Oro a Sergey Matyukhov (6’21″85), argento a Mykhaylo Tarsukov (Ucraina 6’24″70) e bronzo a Thomas Muia (Francia 6’27″35). Positivo il sesto posto di Riccardo Campana in 6’51″80.
Nei 400 np femminili arriva la quarta medaglia azzurra di giornata e la seconda della manifestazione per Roberta Mastroianni. Con il nuovo record di 3a cat 3’27″58 la campionessa romana si piazza al secondo posto dietro alla polacca Sandra Rogalska (3’25″50) e davanti all’ucraina Iryna Kucher (3’28″44). Al mattino Debora Chiarello è invece quattordicesima nuotando in 3’40″01.
Strepitosa la dimostrazione di forza nei 400 maschili di Oleksandr Odynokov che con il tempo di 3’02″79 stabilisce il nuovo record del mondo, il secondo per lui dopo quello dei 1500 di ieri. Il colombiano Juan Fernando Ocampo con 3’07″13 stabilisce a sua volta un primato, quello giovanile panamericano, e conquista l’argento davanti di un soffio al russo Andrey Barabash (3’07″26). Ottima la prova di Davide Gino che al mattino nuota in 3’15″82, tempo che gli permette di essere ottavo nella classifica finale.
Chiudono il programma di oggi i 100 vs dominati dalla Grecia. Tra le donne si impone Myrto Apostolidi, unica a scendere sotto il muro dei 40 secondi. 39″87 per lei contro i 40″01 della connazionale Sofia Ntouranidi e i 40″21 della cinese Tingting Shen. Una provatissima Mastroianni dopo i 400 non va oltre la settima piazza (41″90) in una prova che comunque difficilmente avrebbe potuto regalarle una medaglia. Oro greco anche tra gli uomini con Konstantinos Tzanetakos (35″31), vincitore davanti al cinese Jian Ou (36″54) e al russo Evgeny Molotkov (36″82). Al mattino Davide Seminerio e Riccardo Campana giungono rispettivamente decimo e dodicesimo con 38″51 e 39″17.
Domani si chiude il programma di piscina prima di trasferirsi in mare per il fondo.
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