Mondiale di pesca in apnea di Lussino: in diretta
Tutte le squadre sono ormai sul posto e da questa sera per volere degli organizzatori saranno tutti alloggiati nello stesso hotel (tutti tranne Daniel Gospic che rimane molto defilato e dorme a casa).
Oggi ultimo giorno interamente dedicato alla preparazione – domani solo mezza giornata – e la maggior parte delle squadre approfitterà per verificare la strategia di gara e il percorso da fare il giorno della competizione. Proprio la strategia, a detta di tutti i concorrenti, sarà fondamentale per il risultato finale. Arrivare per primi sulle tane giuste e sugli scogli isolati sarà un vantaggio rilevante, visto che molti posti sono piccoli e isolati. Il coro di delusi dalla poca presenza di pesce è sempre più numeroso, ma molta è pretattica per un campionato che alla fine, oltre ai gronghi, saràin grado di regalare anche altre prede.
Secondo molti atleti per fare un buon piazzamento occorrono dai 15 ai 25 pesci al giorno compresi i gronghi, ma determinante
potrebbe essere il fattore tempo/condizioni meteo marine al quale si guarda con la dovuta apprensione.
Ieri la nazionale peruviana appena arrivata sul posto ha preparato solo nel pomeriggio: si erano portati mute da 3 millimetri e hanno dovuto comprare nei due negozi del centro un intero equipaggiamento da 5 che nel pomeriggio hanno indossato sopra la tre!
Casa Italia
Oggi Massimiliano Barteloni è rimasto a riposo, visibilmente provato dai lunghi e difficili giorni di preparazione, mentre gli altri sono tutti in acqua già dalle prime ore del mattino. Felice Concetto accusa da qualche giorno un fastidioso mal di schiena che lo ha costretto ad interrompere anzitempo l´esplorazione delle zone.
Ieri Bellani si è dedicato alle zone più profonde comprese tra i 35 e 42 metri, mentre l´inossidabile De Silvestri dimostra una forma fisica tra le migliori, preparando con perizia anche con correnti impegnative. Su questo tipo di fondale lo scandaglio tridimensionale di Bruno è certamente un valore aggiunto per individuare le zone migliori.
I ragazzi non si sbilanciano, anche se qualcosa fa trapelare che abbiano individuato il movimento del pesce e posti dove ci sono maggiori possibilità di cattura. Non sono escluse sorprese durante la gara.
Gli azzurri nei giorni precedenti hanno trovato un residuato bellico: alcuni pezzi di relitto di aereo, purtroppo però troppo basse e lisce per fare tana e al di là della piacevole scoperta, il posto è poco utile per il campionato.
Vi riportiamo qui sotto alcuni commenti degli atleti incontrati alla fine della giornata di ieri.
Akan Gencer – Turchia
E´ un fondale impegnativo e fa freddo, ho visto molti gronghi ma la maggior parte al libero e quindi inaffidabili per la gara. Penso che si possa fare bene con 50 pezzi divisi nelle due giornate. Lo sbalzo di temperatura che si avverte a 18 metri è notevole e la corrente talvolta intensa rende difficile scendere direttamente sul posto prescelto.
Pedro Carbonell – Spagna
Poco pesce caratterizza queste zone, la gara si giocherà senza dubbio sulla giusta strategia che sarà fondamentale per il risultato. Dieci gronghi sono tanti per un campionato mondiale e saranno la preda principale dei carnieri.
Joseba Kerejeta – Spagna
Sono molto stanco, si lavora spesso in profondità alla ricerca dei gronghi e pesce se ne vede davvero poco. Ci sono zone bellissime, pinnacoli isolati che risalgono da 45 metri fino a 30, tutti pieni di anfratti che dovrebbero essere pieni di pesce e invece sono magicamente deserti. Speriamo che le condizioni permettano di fare la gara nei due campi ufficiali perché quello di riserva è ancora più povero.
Paolo Cappucciati – Team Italia
Oggi ho preparato con Masimiliano Barteloni. I fondali sono impegnativi e la corrente rende difficile fare i tuffi in modo adeguato e trovare il punto esatto, visto che oltre i 25 metri il fondo quasi non si vede. Penso comunque che qualche preda oltre ai gronghi alla fine esca e che determinante sarà la scelta in partenza. I ragazzi li ho visti stanchi ma molto motivati e con un ottimo affiatamento. Speriamo in un buon risultato a squadre e nell´exploit individuale di qualcuno dei nostri che hanno tutti le carte in regola per ben figurare. Secondo me ci sono zone dove il pesce si puo trovare e che per ovvi motivi non posso essere più preciso. Mi preoccupa un po’ la corrente di ponente che sul fondo alza il fango e crea una cortina “di fumo” che impedisce l’identificazione dalla superficie.
Marinov – Croazia
Sapevo che questo campionato sarebbe stato difficile ma non pensavo di vedere cosi poco pesce in questo periodo. Fisicamente sarà molto impegnativo e la vastità dei campi gara ci costringerà a lunghi spostamenti. Sentiamo un po´ di pressione giocando in casa, ma cerchiamo di mantenere la giusta concentrazione azzeccando la strategia. Speriamo che il tempo non cambi e che permetta il normale volgimento della gara.
Domenico Macaluso – San Marino
Oggi ho visto posti belli ma solo esteticamente, c´è una desolazione di pesce imbarazzante. Noi siamo qui da solo due giorni e tutto è più difficile, cercheremo comunque di fare del nostro meglio e di prendere qualche pesce oltre ai gronghi che comunque qui , essendo un piatto ambito nei ristoranti, sono tutt´altro che facili.
Non sappiamo quanta pretattica ci sia in queste dichiarazioni, ma conoscendo il mondo delle competizioni e la valenza di questa, siamo sicuri che tanti non dicano la verità. La tranquillità di Carbonnel, i sorrisetti di Kerejeta, l´isolamento di Gospic e anche la freddezza dei nostri italiani lasciano le porte aperte a qualsiasi risultato e ben sperare che in verità qualche pesce sappiano davvero dove andarlo a cercare.
Domani ci sarà la cerimonia inaugurale mentre oggi l´accredito ufficiale, dopo il quale sapremmo esattamente le squadre partecipanti, i titolari e le riserve ufficiali.
Radio banchina mormora della possibilità (che noi giudichiamo remota) di portare il peso minimo da 500g a 400g e la preoccupazione di molti atleti di incorrere in penalità sulle specie protette come il tordo marvizzo, e palamite, ricciole, lecce sotto i due chili.
Continuate a seguirci.
Akan Gencer – Turchia
E´ un fondale impegnativo e fa freddo, ho visto molti gronghi ma la maggior parte al libero e quindi inaffidabili per la gara. Penso che si possa fare bene con 50 pezzi divisi nelle due giornate. Lo sbalzo di temperatura che si avverte a 18 metri è notevole e la corrente talvolta intensa rende difficile scendere direttamente sul posto prescelto.
Pedro Carbonell – Spagna
Poco pesce caratterizza queste zone, la gara si giocherà senza dubbio sulla giusta strategia che sarà fondamentale per il risultato. Dieci gronghi sono tanti per un campionato mondiale e saranno la preda principale dei carnieri.
Joseba Kerejeta – Spagna
Sono molto stanco, si lavora spesso in profondità alla ricerca dei gronghi e pesce se ne vede davvero poco. Ci sono zone bellissime, pinnacoli isolati che risalgono da 45 metri fino a 30, tutti pieni di anfratti che dovrebbero essere pieni di pesce e invece sono magicamente deserti. Speriamo che le condizioni permettano di fare la gara nei due campi ufficiali perché quello di riserva è ancora più povero.
Paolo Cappucciati – Team Italia
Oggi ho preparato con Masimiliano Barteloni. I fondali sono impegnativi e la corrente rende difficile fare i tuffi in modo adeguato e trovare il punto esatto, visto che oltre i 25 metri il fondo quasi non si vede. Penso comunque che qualche preda oltre ai gronghi alla fine esca e che determinante sarà la scelta in partenza. I ragazzi li ho visti stanchi ma molto motivati e con un ottimo affiatamento. Speriamo in un buon risultato a squadre e nell´exploit individuale di qualcuno dei nostri che hanno tutti le carte in regola per ben figurare. Secondo me ci sono zone dove il pesce si puo trovare e che per ovvi motivi non posso essere più preciso. Mi preoccupa un po’ la corrente di ponente che sul fondo alza il fango e crea una cortina “di fumo” che impedisce l’identificazione dalla superficie.
Forse ti interessa anche...
Category: Agonismo, Articoli, Pesca in Apnea