Mondiale 2016: Cipro espugna Syros, 1° Vasiliou, 2° Sideris, 3° Kavvadias
Aveva abbandonato il palco con il volto deluso di chi è sicuro di aver gettato al vento un titolo mondiale sudatissimo; si è ritrovato a salire su quello stesso palco, da Campione del Mondo di Pesca in Apnea, solo pochi minuti dopo. Questo è il breve riassunto dell’odissea del cipriota Giorgos Vasiliou che durante la pesatura si era visto scartare (il motivo non è chiaro visto che il pesce non è stato neppure posato sul piatto della bilancia) una cernia bruna di circa 5 kg. Insieme ad una cernia bianca di eguali dimensioni, tre cernie dorate e una corvina costituiva il carniere più bello di giornata. Una pescata che ha fatto pensare al possibile sgambetto al greco Sideris che con solo tre pesci (cernia bruna 5,8 kg, cernia dorata 2,225 kg e un sarago da 580g) sentiva la strada verso la vittoria iniziare a farsi tremendamente in salita.
E la sconfitta assumeva i contorni della vera e propria beffa quando l’impietoso gioco delle percentuali sanciva la vittoria del cipriota (169.244% contro 166.993%) nonostante una somma finale di punteggi più alta (40.880 Sideris – 37.630 Vasiliou). Una girandola di emozioni cristallizzata poi nelle facce da podio, nel sorriso entusiasta del nuovo campione e in quello tirato, amaro, di circostanza, del campione designato che sente forse di aver perso l’ultima occasione concreta per raggiungere l’iride mondiale. Ma il podio si illumina anche dell’esplosione di gioia del terzo atleta della nazionale greca, quel Gerasimos Kavvadias a cui è spettato il duro compito di provare a rimediare al pasticcio combinato dallo squalificato Giankos.
L’Italia ha dato tutto quello che poteva, e purtroppo non è bastato. Dario Maccioni non ha smesso di crederci nemmeno per un attimo, l’unico pesce portato al peso, una cernia bruna da 7,2 kg (fra le più grosse di giornata) gli regala la 9a piazza di giornata, un prezioso 4° posto finale nonchè miglior risultato tra gli azzurri. Giacomo De Mola, partito subito bene con due pesci, si è poi dovuto arrendere alla desolazione del campo di gara odierno. Una cernia dorata di oltre 3 kg e una bella corvina oltre il kg non hanno permesso di andare oltre il 12° posto di giornata e il 5° finale. Salvatore Roccaforte ha provato a raddrizzare l’opaca prestazione di ieri con le unghie e con i denti, alla consegna dei carnieri il suo era parso un carniere molto buono, purtroppo la bilancia escluderà una cernia bruna (3,8 kg) e una cernia dorata (1,730 kg) lasciando validi solo una bella cernia bianca oltre i 4 kg e due grossi saraghi. L’8° posto di giornata mitiga solo parzialmente gli effetti della 29a piazza di ieri, il risultato finale è un 11° posto che gli va decisamente stretto alla luce delle aspettative della vigilia. Resta la consolazione di un 2° posto nella classifica per nazioni, un titolo che in un campionato individuale vale nulla, ma che forse stavolta ha un gusto diverso da altre edizioni in cui è stato un paravento dietro cui nascondere brucianti sconfitte.
Si chiude così il campionato mondiale di pesca più profondo di tutti i tempi, un torneo che a prescindere dalle tante polemiche che le scelte dell’organizzazione hanno suscitato, verrà anche ricordato come uno dei più avvincenti.
CLASSIFICA UFFICIALE (INDIVIDUALE)
CLASSIFICA UFFICIALE (NAZIONI)
Forse ti interessa anche...
Category: News, News Pesca in Apnea