Mondiale 2014: Argentina, un gradito ritorno
Grazie alla collaborazione di Fidel Junyent Torrades, creatore e responsabile di Pescasub.net, e al prezioso supporto di Francesca Li Mandri che ha tradotto i testi, pubblichiamo delle brevi interviste ai commissari tecnici di alcune delle nazionali impegnate nell’imminente campionato del mondo di pesca in apnea 2014, in Perù.
La selezione argentina di pesca subacquea manca dalle competizioni di livello internazionale dal Mondiale di Gijon del 1996, quello in cui Pedro Carbonell vinse per la prima volta un titolo mondiale. Dopo questo lungo periodo di inattività, lo scorso anno, sono riusciti a classificarsi per il prossimo mondiale a seguito della partecipazione al Campionato Panamericano del 2013 a Miami.
Io non li avevo presi in considerazione nel contattare i capitani delle squadre che saranno presenti in Perù fino a quando uno dei sette atleti argentini selezionati, Martin Hocko, non solo me lo ha ricordato ma mi ha anche messo in contatto con Hector ‘Gringo’ Durbas, capitano Capitano della Nazionale Argentina di pesca in apnea dal 2007.
La prima domanda è d’obbligo ed è una domanda che non ho fatto agli altri capitani che ho intervistato: come torna l’Argentina alle competizioni internazionali, come il Mondiale, dopo tanti anni di inattività?
L’ultima volta che abbiamo partecipato ad una competizione di questa importanza è stato il Mondiale di Gijon del 1996. Da allora l’attività ha avuto una battuta di arresto fino al 2010, ed ha avuto una ripresa in occasione dei Campionati Argentini, grazie alla collaborazione con i club locali (Club nautico YPF, Nettuno Rada Tilly, CNAS Puerto Madryn e MAPU Playa Dorada) che con grande sforzo hanno rilanciato questo sport.
Avete già pronta la lista di coloro cha andranno in Perù? Ce la può comunicare?
Si la lista di coloro che andranno era già stata preparata, non è così per quanto riguarda quella dei titolari e dei sostituti che invece si definirà nelle acque del Perù. Partiranno Iván Cares, Martín Leandro Rodríguez, Humberto Martín Maturana, Javier Nicolás Núñez, Martín Hocko, Juan Sebastián Nicoletti e Facundo Mansilla.
Puoi dirci una frase breve, a mo’ di titolo, che definisca bene ognuno degli atleti che sono stati convocati?
Iván Cares: attualmente è il primo nella classifica Nazionale.
Martín Leandro Rodríguez: un pescatore che vanta molte ore in acqua.
Humberto Martín Maturana: un fortissimo agonista.
Javier Nicolás Núñez: attuale Campione Argentino.
Martín Hocko: in poco tempo si adatta a qualunque scenario di pesca.
Juan Sebastián Nicoletti: tra i più giovani, l’apneista del gruppo.
Facundo Mansilla: il più giovane di tutti che cerca un posto tra i titolari.
Chi e quando è stata presa questa decisione? Esiste un criterio scritto sul quale vi basate per redigere la lista?
La lista dei convocati è stata fatta tenendo in conto delle caratteristiche del Perù o è stata fatta anche pensando al prossimo Panamericano o, semplicemente, andranno i migliori?
Non abbiamo tenuto conto delle future competizioni. Abbiamo considerato solo la classifica di quest’anno, così come è stato fatto per le convocazioni del Panamaricano di Miami 2013.
Come ti dicevo, questa lista è stata definita sulla base al ranking argentino di quest’anno e, malgrado non si sia potuto concludere a causa di condizioni climatiche, si è deciso di portare questa preselezione in Perù.
Quando andrete? Di quanti giorni avrete bisogno per adattarvi alle acque peruviane e preparare la zona del Mondiale? La squadra viaggerà compatta o ognuno andrà quando potrà?
Siamo già tutti in Perù. La squadra ha viaggiato in più riprese.
Prima è andato Martin Hocko, che si trova in Perù dal 17 settembre, data in cui sono iniziati i preparativi per la logística, l’alloggio e le barche.
A seguire Iván Cares e Humberto Martín Maturana sono arrivati il 2 di ottobre e il resto del gruppo è arrivato in Perù l’11 dello stesso mese.
Avete fatto qualche stage peruviano prima in vista di questo Mondiale?
Non abbiamo potuto viaggiare l’anno prima perché abbiamo già fatto uno sforzo economico enorme per potere essere negli USA al Panamericano che valeva la qualificazione per questo Mondiale.
E per quanto riguarda la preparazione della zona che farete adesso? Lavorerete in gruppi di 2, 3 o come altro?
Abbiamo affittato solo due barche, per cui faremo a turno per perlustrare la zona. Andremo certamente a pescare fuori campo gara perché l’intensità del mare peruviano è molto più forte rispetto al nostro Atlantico e credo che abbiamo più bisogno di adattarci a questo tipo di pesca piuttosto che di conoscere la zona nella quale si svolgerà la competizione.
Fino a che punto sono importanti il feeling e la convivenza all’interno della squadra?
E’ essenziale per ottenere buoni risultati e migliorare le competenze individuali. Inoltre vivere questa esperienza individualmente è gratificante per la passione che questo gruppo ha per la pesca.
Affronterete molte spese o sarete interamente sponsorizzati? A parte la vostra Federazione, almeno spero, chi altro vi aiuta a sostenere queste spese?
Il sostegno della nostra Federazione (FAAS) è totale, però in verità in Argentina questo sport è totalmente amatoriale. L’ufficio preposto della provincia del Chubut, da dove proveniamo tutti i concorrenti, si è fatto carico dell’iscrizione al torneo. Mentre le spese per i trasporti, la logistica, l’affitto delle barche, l’alloggio, il vitto, sono state sostenute da ognuno di noi. I clubs nautici YPF e Neptuno di Rada Tilly hanno messo a disposizione le loro strutture per realizzare degli eventi al fine di raccogliere contributi in denaro.
A parte gli atleti chi altro viaggia per Lima insieme alla squadra?
Lo ‘zio’ Carlos López Ansin, un appassionato dello sport che ci ha accompagnato anche a Miami. Ci aiuta e ci sostiene in tutto ciò che ci serve!
A cosa dai maggiore importanza ai piazzamenti individuali o alla classifica di squadra?
A questa domanda risponderò in maniera differente rispetto agli altri intervistati: la classifica individuale per me è quella che ha maggiore valore.
Azzardi qualche pronostico? Chi vincerà?
I concorrenti del luogo hanno il vantaggio di conoscere la zona. Il Cile è un paese forte e in più queste acque sono quasi uguali a quelle in cui pescano abitualmente. Dopo ci sono i candidati di sempre: Spagna. Italia, Portogallo etc… e gli individuali che si distinguono sempre che sono pochi.
Tu o qualcuno della tua squadra avete mai pescato prima in Perù?
Io personalmente ho già pescato due volte in queste acque e nelle due zone estreme del paese, entrambe relativamente lontane da Lima. Il primo è Cabo Blanco al nord del paese vicino al confine con l’Ecuador e, in occasione del mondiale 1994, a Ilo al sud del paese vicino al confine con il Cile, sempre con la nazionale argentina.
Per coloro i quali non sono mai stati lì, che immagino siano la maggioranza, ci puoi spiegare com’è il mare e che tipo di pesca si deve fare?
Il mare è diverso dagli altri due posti nei quali ho pescato in questo stesso paese, a parte il fatto di trovarci in altro periodo con molto meno pesce. Questo mare risulterà più difficile per tutti i concorrenti.
L’acqua è fredda, può essere torbida e sarà molto complicato nel caso in cui fosse mossa.
Il prelievo di pesce in questa zona è molto elevato, per cui le dimensioni delle prede non saranno molto grandi. Inoltre i pesci si muovono molto e quasi non ci sono zone da segnare. Per questo, come ti ho già detto, noi preferiamo adattarci a queste acque piuttosto che perlustrare la zona.
Molte grazie, Hector! E ringrazia anche Hocko per avermi messo in contatto con te.
Grazie a te. E’ stato un piacere
Buona fortuna per il Mondiale gringo
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