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Minicorso di Navigazione per Pescasub: preparare il Gommone e manovrare in Porto

| 30 Giugno 2016 | 0 Comments

Il pescatore in apnea e il suo gommone

Iniziamo con la preparazione del gommone in funzione della pesca in apnea e con le regole base per un comportamento corretto nelle manovre in porto. Andare per mare o “prendere il mare”, come il gergo marinaresco suggerisce, è un’arte che va imparata, capita e approfondita attraverso l’esperienza e la conoscenza delle tecniche di base. Abbiamo pensato a 2 articoli per aiutare i pescatori subacquei che utilizzano un mezzo nautico (nel nostro caso il gommone) ad acquisire consapevolezza e qualche piccolo trucco per navigare in acque sicure e lontano dai problemi, con l’aggiunta di qualche dettaglio per migliorare il proprio mezzo in funzione della nostra passione. In questo primo scritto ci occuperemo delle informazioni che il pescatore deve conoscere e di qualche piccolo accorgimento per una navigazione efficiente e sicura, come la distribuzione del carico e l’allestimento ottimale del mezzo in funzione della nostra attività. Nell’articolo successivo tratteremo in maniera specifica la navigazione e l’ancoraggio.

Pesca sub cernia

La legge dice…

Le leggi vigenti prevedono che chiunque possa utilizzare un gommone con motorizzazione fino a 40 cavalli senza sostenere alcun tipo di esame e senza alcuna conoscenza accertata delle norme elementari di navigazione. In ogni caso, si deve puntualizzare che la legge non ammette ignoranza e, dal momento del varo del gommone, il comandante è l’unico responsabile della sicurezza dell’unità (gommone), dell’equipaggio e dei passeggeri, della direzione della manovra, della navigazione e dell’ancoraggio del mezzo che governa. Se ne deduce che la conoscenza del codice della navigazione dovrebbe essere obbligatoria, ma, di fatto, non è così: ci basti vedere, d’estate, quando le spiagge sono affollate di bagnanti, i freschi affittuari occasionali dei gommoni che si rendono pericolosi addittura ancora prima di uscire dal corridoio di transito. Naturalmente, questo non è il caso dei pescatori in apnea che, nella maggior parte dei casi, conoscono il mare e le sue leggi, ma poiché rinfrescarsi le idee non fa male, cercheremo di riassumere le nozioni principali che un diportista/pescatore deve conoscere. Ci siamo avvalsi dei consigli di Massimiliano Volpe per darvi alcune dritte sull’allestimento del mezzo e lo stivaggio delle attrezzature: suggerimenti maturati in anni di esperienza agonistica e ricreativa nel campo della pesca in apnea (Massimiliano è stato un agonista del Team Omer nonchè campione italiano a squadre nel 2007 con i colori di Apnea Magazine).

Le quattro regole d’oro

Esaminiamo, una per una, le prime quattro regole importanti che un pescatore con il gommone deve conoscere prima di ogni cosa: navigare informati, distribuire correttamente il carico a bordo, personalizzare il gommone, entrare e uscire correttamente dal porto.

previsioni1) Navigare informati

Come abbiamo detto, essendo gli unici responsabili dei rischi, non possiamo prendere il mare senza le necessarie informazioni sul mezzo e sul luogo che intendiamo frequentare: due fattori strettamente correlati. È facile prevedere che il gommone (essendo di nostra proprietà) sia sempre in perfetto stato di efficienza (o almeno dovrebbe esserlo) ma un controllo è auspicabile per evitare brutte sorprese, come la timoneria dura o inchiodata dalla salsedine o, peggio, il motore che non parte. Inoltre, in base al tratto di mare da percorrere, bisogna accertarsi che il mezzo sia ben rifornito e munito delle dotazioni necessarie. È molto importante assumere tutte le informazioni sulle previsioni meteomarine (tv, internet, telefono, capitanerie) e prendere visione del registro degli avvisi ai naviganti presso l’autorità marittima del porto di partenza o del luogo interessato dalla nostra uscita venatoria. L’ideale sarebbe poter consultare il portolano, anche se oggi, con internet, attraverso il sito delle Guardia Costiera, abbiamo tutte queste informazioni alla portata di un clic.

2) Distribuiamo il carico

Partiamo dal presupposto che il gommone migliore per il pescatore subacqueo sia quello compreso tra 4.50 e 5.50 metri, motorizzato con almeno 40 cavalli. Se il gommone fosse più piccolo, ci sacrificherebbe troppo e risulterebbe pericoloso in caso di mare formato. Se, invece, fosse più grande, sarebbe poco pratico (non o difficilmente carrellabile soprattutto in solitaria) e poco gestibile quando si è solo in due a bordo. Questo range di misure consente un buon compromesso tra comodità e sicurezza di navigazione: infatti, con questi mezzi è possibile navigare per 10-15 miglia anche quando il mare si alza all’improvviso. L’allestimento interno deve essere costituito da un buon numero di gavoni, necessari per lo stivaggio delle attrezzature e per il dislocamento dei pesi.

Le posizioni di tre elementi sono fondamentali per migliorare la stabilità: quelle del serbatoio, della batteria e dell’ancora. Il serbatoio dovrebbe essere di generose dimensioni (almeno 50-60 litri), tanto da permettere una buona riserva anche per trasferte impegnative (motori da 40 cavalli possono raddoppiare il consumo a seconda delle condizioni di navigazione). Molti costruttori adottano un serbatoio in acciaio inox o di plastica posizionato sotto il pagliolato centrale, in modo da utilizzare il peso del carburante come zavorra. Per chi non avesse questa opportunità, la soluzione migliore è quella di disporre il serbatoio in posizione baricentrica, spesso leggermente dietro la consolle di guida. Per quanto riguarda la batteria, essa, per evidenti ragioni di sicurezza, deve essere posizionata in un gavone stagno lontano dal serbatoio carburante, spesso ricavato sotto la consolle o a poppa del mezzo nautico.

attrezzature

Nello stesso gavone, se sufficientemente grande, si possono stivare gli attrezzi e i ricambi di primo intervento. Le dotazioni di sicurezza, di peso esiguo, devono trovare posto in un ulteriore gavone, possibilmente stagno, che può essere situato indifferentemente a poppa o a prua. L’ancora dovrà essere contenuta nell’apposito gavone prodiero, con annessa catena e cima sempre “in chiaro” (termine marinaresco per indicare una cima preparata e ben avvolta, senza impedimenti e libera di scorrere), come spiegheremo meglio nel capitolo dedicato all’ormeggio. Le cinture di zavorra del nostro equipaggiamento da pesca andranno sistemate in posizione centrale o a poppa (le metteremo nel gavone dell’ancora solo in caso di rientro con mare grosso) in un apposito contenitore dietro la panca, mentre per i fucili bisogna prevedere un posto ad hoc, dove le punte non possano recare danno al battello pneumatico.

Nella maggior parte dei gommoni è possibile collocare i fucili direttamente sul piano di calpestio, lungo le fiancate riparate da uno zoccolo in vetroresina, sempre muniti di tappi per le fiocine e gli arpioni che impediscono alle punte di fare danno. Ho visto molti sistemi per stivare i fucili: c’è chi utilizza grossi tubi di pvc con due tappi e chi ne ha ricavato una sede direttamente di fianco al roll-bar, assicurandoli con una corda elastica. Diciamo che non esiste un modo universale per sistemare i fucili subacquei, ma, come spesso accade, ogni pescatore inventa qualcosa in funzione delle proprie esigenze. L’importante è che i fucili non arrechino danni o, ancora peggio, siano rischiosi per l’incolumità dei passeggeri durante la navigazione, soprattutto con mare formato.

2 maniglie3) La personalizzazione del gommone

Abbiamo esaminato molti aspetti relativi alla navigazione e allo stivaggio delle attrezzature. Adesso vediamo come sia possibile trasformare un gommone da turismo in un mezzo dedicato alla pesca in apnea, apportandovi delle piccole modifiche.

4) I rinforzi

È bene dotare i tubolari di ulteriori rinforzi nelle zone soggette a usura, come il lato posteriore a fianco della poppa, dove di solito risaliamo a bordo: infatti, portapesci, cinture, fucili e le stesse spine di pesce costituiscono un pericolo costante per i tubolari, che devono essere protetti. Il gommone deve essere dotato di comode maniglie per la risalita: meglio due distanziate di almeno 80 centimetri e molto robuste, che ci consentano una risalita agevole nei frequenti spostamenti. A prua è possibile incollare un rinvio con rullo per consentire di salpare l’ancora senza fatica e senza rovinare la tela del gommone, oltre a un eventuale parabordo in posizione orizzontale. Bisogna pensare anche allo stoccaggio di eventuali prede, che devono essere riposte lontano dai raggi solari e possibilmente al fresco. Si auspica l’utilizzo di ghiaccio (vanno benissimo le bottiglie congelate) e contenitori appositi tipo igloo, che consentono di mantenere il pescato sempre fresco anche d’estate. In genere, è possibile posizionare il frigo a poppa dietro la casspanca che contiene la batteria, oppure di fronte alla consolle di guida opportunamente fissato in modo stabile, ma amovibile, usando delle corde elastiche. Infine, uno sguardo alla strumentazione: è opportuno che il gommone del pescatore sia equipaggiato con ecoscandaglio e gps molto dettagliati, bussola e, perché no, vhf (con le necessarie autorizzazioni).

strumentazione gommone

Entrare e uscire dal porto

In banchina si sentono spesso discussioni su presunte precedenze non date o non avute e… molte volte fanno sorridere. Certamente, ci sono delle norme comportamentali importanti da rispettare, ma teniamo sempre presente che in mare, per prima cosa, ci vuole buon senso, agevolando la manovra a chi è in difficoltà. Detto questo, cerchiamo di capire come comportarci in entrata e uscita dal porto, dove spesso si creano imbarazzanti situazioni di ingorgo.

L’imboccatura del porto si riconosce, entrando, per la posizione delle torrette (lampeggianti di notte) rossa a sinistra e verde a dritta (dritta, in gergo marinaresco significa destra). Si entra e si esce dal porto sempre a velocità moderata (di solito impostata a 3 nodi, perché siamo responsabili anche di eventuali danni alle altre imbarcazioni causati dallo spostamento d’acqua: art.488-1123 del Codice della Navigazione).

banchinaLa mano da tenere, sia in entrata sia in uscita, è sempre la dritta (destra), previa diversa indicazione particolare per alcuni porti. Le unità in uscita hanno precedenza su quelle in entrata, salvo alcuni casi: ad esempio, una imbarcazione deve dare la precedenza a navi più grandi in manovra o che entrano o escono dal porto. Di norma, nei porti è vietato manovrare a vela, per cui decade il diritto di precedenza delle barche a vela rispetto alle unità a motore.

Naturalmente, come dicevamo, il buon senso deve prevalere: ricordiamo che il gommone ha una facile manovrabilità con la possibilità di fermarsi e invertire la rotta in modo rapido, situazione impossibile per unità di stazza maggiore, che richiedono uno spazio acqua adeguato. Occhi aperti e mente sveglia sono gli unici suggerimenti veramente importanti che, secondo l’antico codice dei corsari, possono evitare sorprese. A questo punto siamo pronti ad affrontare la navigazione sia con mare calmo sia con mare formato!

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