Migliorano velocemente le condizioni di Molteni
Riccardo Molteni è ancora ricoverato nel reparto rianimazione dell’Ospedale Civico di Palermo ma le sue condizioni sono in netto e rapido miglioramento.
E’ stato lui stesso a raccontare al dott. Mario Re, primario del reparto e del Centro Iperbarico, ai familiari e ai pochissimi amici che sono stati autorizzati a visitarlo, i fatti che hanno provocato l’incidente.
Sabato, durante una battuta di pesca su una secca fuori Porticello di Santa Flavia, il campione palermitano ha effettuato 18 tuffi in rapida successione a profondità variabili tra i 30 e i 35 metri, con apnee superiori ai due minuti e recuperi ridottissimi, mai oltre il minuto.
Mentre era ancora in acqua ha cominciato ad avvertire vertigini e, risalito sul gommone, non riusciva a mantenersi in equlibrio; dopo un miglioramento i sintomi sono ricomparsi in serata associati ad alessìa (incapacità di riconoscere le parole).
Malgrado questi disturbi Molteni ha deciso, domenica mattina, di svolgere una seduta di allenamento andando a correre lungo le pendici di Monte Pellegrino; dopo circa mezz’ora i disturbi si sono ripresentati inducendolo ad interrompere la corsa e rientrare a casa dove la moglie, intuita la possibile gravità dei sintomi lo ha accompagnato in ospedale insieme all’amico Rocco Martello.
Dal momento del ricovero però le condizioni di Molteni si sono rapidamente aggravate con la comparsa di ripetute convulsioni che hanno richiesto la sedazione farmacologica, l’intubazione tracheale e la ventilazione assistata meccanicamente con respiratore artificiale e si è temuto il peggio; contemporaneamente veniva effettuato un trattamento in camera iperbarica alla profondità di -50 metri per la durata di 6 ore circa (tabella Comex 5).
In questi momenti è stata determinante la preparazione e la professionalità del dott. Re e di tutti i suoi collaboratori che hanno inquadrato il caso ed instaurato la migliore terapia, tenendosi per altro in stretto contatto con il dott. Malpieri, immediatamente avvertito dell’accaduto dagli amici di Molteni.
Lunedì la situazione si è mantenuta stazionaria e, malgrado qualche lieve cenno di miglioramento, è continuato il trattamento farmacologico sedativo.
Martedì è stata sospesa la sedazione e Molteni ha ricominciato a respirare spontaneamente mentre continuava la terapia iperbarica (90 minuti a -15 mt in ossigeno); all’uscita della camera il paziente ha riconosciuto i presenti.
Mercoledì, dopo un ulteriore trattamento iperbarico, è stata riscontrata la totale ripresa sotto il punto di vista neurologico e generale e la terapia iperbarica verrà proseguita sino a domenica, quando verrà effettuata una nuova TAC del cranio per valutare lo stato della vasta area di ischemia di tutta l’area temporo-parietale di sinistra de delle altre piccole zone di lesione riscontrate, sempre a sinistra, nella prima TAC.
A questo punto, sulla base dei dati raccolti dall’equipe medica attraverso accertamenti clinici e radiologici, la diagnosi confermata è quella di Embolia gassosa arteriosa cerebrale da barotrauma polmonare, dovuta quasi certamente ad una risalita veloce a glottide chiusa in uno degli ultimi tuffi, aggravatasi poi con l’intensa attività fisica della corsa il giorno successivo.
Molteni rimarrà ricoverato presso il reparto di rianimazione fino a domenica e, solo dopo gli ulteriori esami a cui verrà sottoposto, i medici valuteranno l’ulteriore decorso.
La Redazione di Apnea Magazine ringrazia la Signora Daniela, moglie di Molteni, per aver autorizzato la diffusione delle informazioni sullo stato di salute di Riccardo e, a nome di tutti gli appassionati, augura al campione una rapida e completa guarigione
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