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Medishow: la parola agli espositori

| 12 Novembre 2012 | 0 Comments

Non c’è dubbio che la scelta di Lorenzo La Manna e dei suoi collaboratori di puntare su una manifestazione fieristica interamente dedicata alla pesca in apnea sia stata una scommessa vinta, e questo malgrado le condizioni meteo abbiano costretto a soluzioni di ripiego per quanto riguarda una buona parte di quella che, nei progetti iniziali, avrebbe dovuto essere l’area espositiva.

Malgrado le dimensioni contenute degli stand tantissimi gli articoli esposti (foto S. Rubera)

Circa duemila i visitatori che hanno affollato il Magaggiari Resort durante tutto lo svolgimento del Medishow, partecipando alle numerose iniziative collaterali organizzate per approfondire temi di grande interesse tra gli appassionati ed impegnando i responsabili delle varie aziende presenti in coinvolgenti discussioni sulle caratteristiche delle attrezzature esposte.
I numeri di questo successo devono quindi costituire il punto di partenza per sviluppare e far crescere un evento in grado di attirare un numero ancora maggiore di espositori ma, soprattutto, di visitatori.

 

Nei commenti degli espositori, che troverete riportati nel seguito, la richiesta quasi unanime ha riguardato la scelta di una sede più centrale per una eventuale seconda edizione.
Sotto questo aspetto crediamo, però, che la scelta fosse di fatto obbligata: ad un privato che, armato solo della propria passione, si cimenta nell’organizzazione di un evento da tutti invocato ma per il quale nessuno si era voluto impegnare, non si può anche chiedere di farlo lontano dal proprio ambito territoriale.

Il risultato è stato che, nonostante un interesse ed un riscontro di pubblico andato forse oltre le aspettative degli stessi organizzatori, la partecipazione sia stata sostanzialmente limitata agli appassionati provenienti dalla Sicilia con poche eccezioni, e questo malgrado la vicinanza di un aeroporto internazionale praticamente attiguo al luogo della manifestazione ed in grado di offrire numerose opportunità di viaggio con compagnie low-cost a costi decisamente accessibili.

Ma ecco, in ordine sparso, le opinioni che abbiamo raccolto da chi al Medishow ha partecipato in veste di espositore..

Silvano Agostini (Top Sub)
Innanzi a tutto voglio dire che sono veramente felice che un giovane come Lorenzo La Manna sia riuscito a mettere assieme le più dinamiche e attive realtà produttive artigiane italiane che con grande stile di sono presentate ad un pubblico giovane dinamico e reale, composto non solo di mail ma di persone e dico anche belle Persone!
Se Medi voleva eprimere un sentimento di inferiorità rispetto alle altre fiere dico solo, per me gli organizzatori hanno fatto “il” miracolo, e non “un” miracolo. Al Medishow si sono riunite antiche passioni di pescatori e antiche passioni di apneisti con le nuove generazioni… Passato e Futuro!
Da commerciante ho comunque fatto due conti e valutando che ogni artigiano ha qualche migliaio di contatti (anche se parecchi sono comuni) mettendo insieme i circa 30 espositori il potere di questo gruppo di artigiani vale 40 \ 50.000 persone minimo.
La logistica era perfetta, alloggio e spazio espositivo insieme (un Dema di Las Vegas in miniatura), peccato il tempaccio! È bello chiacchierare con i giovani dei forum, e sai com’è essendo uno dei più giovani della vecchia guardia preferisco guardare negli occhi le persone e coglierne l’entusiasmo per alimentarne il mio… al Medishow è stato possibile.
Se la stessa formula di fiera si fosse svolta a Roma o Firenze con collegamenti organizzati da un’agenzia di viaggi dedicata, secondo me avrebbe portato dalle 25.000 alla 40.000 persone forse un po’ meno dei favolosi personaggi siciliani, per ragioni di logistica, ma come numero di visitatori sarebbe stato un ulteriore bagno di folla.
Solo una cosa voglio dire agli organizzatori ed a tutti i loro collaboratori: Grazie!

 

Lorenzo Borri (Omer / Sporasub)
Il Medishow mi è piaciuto e sono contento di averlo fatto. E faccio i complimenti a Lorenzo La Manna per essere riuscito con grande caparbietà a far sì che questo evento avesse luogo. Tanti ci hanno provato e nessun ci era ancora riuscito.
Il format credo sia quello giusto: solo pesca in apnea e apnea con il maggior numero possibile di espositori. Peccato che alcune grandi aziende abbiano disertato (direi tutte tranne Omer) e peccato che alcune di queste abbiano poi cercato di essere presenti facendosi rappresentare da negozianti. La fiera avrebbe meritato di più da loro. Anche le didattiche di apnea credo che potrebbero beneficiare di un evento come questo.

Grande interesse per il nuovissimo Cayman ET Roller di Omer (foto S. Rubera)

La location era ottima: vicinissima all’aeroporto e all’autostrada e di livello più che sufficiente per questo evento. Un grande rammarico da parte mia per il fatto che la pioggia e il vento abbiano impedito di realizzare gli stand a bordo piscina. Avevo organizzato due stand (Omer e Sporasub) molto belli e di sicuro effetto e invece mi sono ritrovato uno spazio molto più ridotto dove mi è stato impossibile allestire le cose come avevo previsto. Un vero peccato.
L’affluenza del pubblico, considerando che si trattava solo di veri appassionati, è stata più che positiva. Tutti molto interessati alle novità e a scambiare opinioni con i produttori e i personaggi intervenuti. Il Roller Omer (che prevediamo di consegnare a primavera) è stato sicuramente il prodotto che più ha destato interesse e curiosità. Domenica sera ero senza voce per aver spiegato le caratteristiche di questo fucile almeno 100 volte! Ogni volta che prendevo in mano il fucile e cominciavo a spiegarne le caratteristiche si formava un capannello di persone. Bello! Moltissimo interesse (forse più del previsto) anche per il nuovo fucile in carbonio della Sporasub, l’ SK40 che anch’esso arriverà sul mercato a primavera. Mostravamo un 100 cm con asta da 6,3 mm e mulinello Mini One 30 e chi lo prendeva in mano rimaneva basito dalla sua leggerezza. Molto interesse poi verso il One Air e le altre novità come i guanti e calzari Spyder, la staffa per telecamere etc.
Sono rimasto poi colpito da quanti autografi e fotografie sono stati richiesti agli atleti del Team Omer/Sporasub e in particolare a Marco Bardi. Aveva un centinaio di poster e sono terminati in un batter d’occhio. Molto ben gestite anche le conferenze e i seminari. Addirittura si è dimostrato insufficiente lo spazio a disposizione. Bello!
Il solo suggerimento che mi sento di dare agli organizzatori è di fare tesoro di questa esperienza e di organizzare la prossima edizione mettendo poche chiare regole e facendole rispettare a tutti in maniera molto rigorosa. Il futuro del MediShow non potrà essere che roseo. E, naturalmente, l’anno prossimo noi ci saremo!

 

Filippo Bertocci e Alessandro Persichetti (Pikotech s.n.c.)
Con la nostra partecipazione al Medishow, ci siamo affacciati per la prima volta al pubblico nel settore dei prodotti per la pesca in apnea, per cui non abbiamo ulteriori termini di paragone con altre manifestazioni.
Il nostro punto di vista, in ogni caso, è assolutamente positivo.
Nonostante il tempo inclemente abbiamo trovato l’organizzazione pronta a correre ai ripari con la disposizione degli stand al coperto, l’affluenza del pubblico è stata sopra ogni nostra aspettativa, così come il numero di contatti avuti. La passione con cui le persone si sono dimostrate interessate ai nostri prodotti è stata davvero coinvolgente.

Tra gli stand si aggirava anche Fabrizio D'Agnano (Totemsub) per l'occasione in veste di semplice visitatore (foto S. Rubera)

Abbiamo constatato una elevata competenza del pubblico, molto preparato e già informato sulle novità, curioso quindi di toccare con mano prodotti fino a quel momenti solo sentiti nominare sui forum o su internet in generale.
E’ una esperienza che, presentandosi l’occasione, ripeteremmo ad occhi chiusi, senza nemmeno pensarci.
Dal nostro punto di vista, quindi, tutto estremamente positivo, la cordialità e l’ospitalità ricevute dall’organizzazione sono  state eccellenti e professionali.
Speriamo quindi che ci possa essere un’altra edizione che dia seguito a questa, perchè manca nel nostro settore.

 

Salvatore Conte (Contesub)
Personalmente ho creduto sin da subito nell’iniziativa Medishow, che implementava la formula Resort anziché la classica formula Quartiere Fieristico, che conosco abbastanza per lavoro pregresso e non legato all’ambito della pesca in apnea.
Molti piccoli produttori non possono (o non vogliono) investire le svariate migliaia di euro necessarie per uno stand in una fiera, anche perché oggi c’è internet per farsi pubblicità in quantità e soprattutto gratis (o quantomeno a bassissimi costi); dunque una iniziativa simile deve per forza di cose essere accolta di buon grado.
Personalmente sono soddisfatto sia della quantità che della qualità del pubblico: i visitatori erano molto preparati, avevano le idee molto chiare su cosa aspettarsi; personalmente trovo che questo sia un aspetto interessante, in quanto sono riuscito a trasmettere meglio la qualità e il tasso tecnico dei miei prodotti.
Chi si è fermato nel mio stand, che abbia prenotato merce o meno, è andato via con la consapevolezza di aver imparato qualcosa di nuovo sulla realizzazione di arbalete e roller in legno.
Sulle iniziative collaterali non posso dire molto in quanto non vi ho preso parte, anche se mi era stato chiesto, ma ho sentito i visitatori molto interessati.
Per la prossima edizione suggerirei di consentire la vendita diretta.
Alla stragrande maggioranza dei visitatori piacerebbe cogliere l’occasione per l’acquisto diretto in quanto avrebbe un doppio risparmio: gli verrebbe riconosciuto lo sconto fiera e risparmierebbero sui costi di spedizione!
In conclusione, è chiaro che siamo certamente pronti a tornare al Medishow; riguardo la posizione geografica, non abbiamo problemi a spostarci anche sulle isole ma il centro Italia (Lazio, Toscana, Campania) fornirebbe le migliori garanzie sull’affluenza.

Maurizio Mormile (H2OHiTech)
Sono molto soddisfatto sia per la collocazione in una struttura come il Magaggiari Resort che dal tipo di formula, con spazi piccoli ma accoglienti.

Il titolare di H2OHiTech con Christian Mortellaro, brillante promessa dell'agonismo (foto S. Rubera)

Ho avuto una ottima risposta sia di presenze che di interesse, rilanciandomi con il nuovo logo dando una continuità con il mio vecchio marchio (System Sub n.d.r.). Se rimane con questa formula parteciperò sicuramente alla seconda edizione . E poi un grazie a Lorenzo La Manna che ha saputo fare quello che molti, a parole, sognavano di fare.

 

Tony Canario (Carbonio GFT)
La mia valutazione della fiera è sicuramente positiva, la scelta di puntare ad un pubblico mirato senza dispersioni è risultata azzeccata e, nonostante il tempo inclemente, l’affluenza è stata buona. L’ottimo interesse verso i nostri prodotti è stato la ciliegina sulla torta: la gente ci conosce, ci apprezza ed è venuta con le idee chiare, sapendo cosa voleva. Per noi è stata una gran soddisfazione, abbiamo solo 3 anni di vita e già siamo riusciti mettere piccole radici in tutto il mondo, ma avere la conferma dalla nostra Italia è stato molto positivo. Molto bene anche le iniziative prese in loco, la gente ha sete di tutto questo; non mi sembra il caso di dare suggerimenti, ci sono stati degli errori dovuti alla poca esperienza e al maltempo, ma del resto tutto è sempre migliorabile. Se dovessi decidere adesso circa una nuova partecipazione l’anno prossimo, direi senz’altro di SI.

Simone Gallini (Sigal Sub)
Mi è sembrata un’ottima manifestazione, con bella location e buona affluenza di pubblico.
Bella l’atmosfera tra gli espositori con spazi proporzionati per tutti. Interessanti le conferenze con il pubblico molto “vicino” al relatore. C’è qualcosa da mettere a punto, ma sinceramente sono molto soddisfatto.
Sicuramente se ci fosse un altro evento del genere (ammesso che ci sia più o meno lo stesso numero di ditte o superiore) noi saremmo presenti. Ritengo fondamentale la presenza di Omer-Sporasub, soprattutto per dare importanza all’evento. Per quanto riguarda le altre “grandi” sarebbe bellissimo ci fossero ma non lo ritengo fondamentale per la realizzazione dell’evento stesso. Soprattutto: finalmente si è fatto qualcosa, speriamo che sia l’inizio di qualcosa di importante.

Giacomo De Mola (Pathos)
La fiera come prima edizione credo sia stata un gran successo, gli organizzatori hanno fatto un ottimo lavoro. Tutto era molto preciso, il format è vincente:  spese contenute per gli espositori, poca differenza tra grandi e piccole aziende come spazi, e una situazione intima sia tra colleghi espositori che con il pubblico.

Interesse e ampia partecipazione per tutte le iniziative collaterali (foto S. Rubera)

L’affluenza del pubblico siciliano è stata molto buona e soprattutto calorosa con un gran entusiasmo per il nostro sport.
Per noi era la prima fiera italiana e sono molto soddisfatto della risposta dei consumatori verso la nostra azienda.
Molto interesse per i prodotti visti in internet o sulle riviste ma che non avevano potuto toccare con mano prima d’ora.
Belle anche le iniziative collaterali, se potessi suggerire qualcosa io sarei dell’idea  di aggiungerci – magari il giorno precedente – anche una manifestazione tipo gara di pesca in apnea a squadre, per rendere tutto l’evento ancora più interessante. Di sicuro torneremo alla prossima edizione.

 

Isabella e Itio Alemanni (Alemanni Sub)
La manifestazione è andata bene, l’affluenza adeguata allo spazio, con persone interessate.
L’organizzazione buona, non è stata supportata dal clima che avrebbe portato ad uno sviluppo diverso.
Buone le iniziative collaterali, interessanti, molta curiosità di provare i prodotti quindi favoriremmo questa occasione nella prossima edizione con una maggiore pubblicità riguardo la possibilità di testare le attrezzature in piscina, possibilità di cui nessuno era a conoscenza.
La collocazione geografica ha automaticamente escluso una buona parte della penisola: se si trovasse una collocazione più centrale, direi che Medishow avrebbe un successo più ampio. Per offrire più margini all’organizzazione si potrebbe prevedere una piccola quota d’ingresso e aumentare i servizi a favore del pubblico. Il rimando pubblicitario è stato un tantino di parte, una maggiore obbiettività sarebbe più stimolante. Al momento pensiamo sia una cosa da ripetere.

Mathieu Quilliou (Esclapez Diving)
Tutta la squadra Esclapez è stata molto contenta di partecipare al Medishow 2012 a Cinisi; la manifestazione, per quanto ci riguarda, è stata molto interessante.
Non è risultata molto grande, ma siamo rimasti molto colpiti dalla qualità degli espositori e dalla competenza dei visitatori: la passione per il mondo della pesca in apnea si è percepita chiaramente durante tutta la manifestazione.

Al Medishow erano presenti anche alcune aziende straniere tra cui Escaplez (foto S. Rubera)

Anche l’organizzazione è stata molto buona e noi parteciperemo nuovamente il prossimo anno con lo stesso piacere.

 

Pietro Favara (Picasso)
La mia impressione, condivisa per altro con Carlos Osorio, titolare di Picasso, che purtroppo non ha potuto essere presente in fiera, è stata ottima.
L’organizzazione dell’evento, considerando il fatto che si trattava della prima edizione, è stata impeccabile, il format appropriato.
A tal proposito, secondo il nostro parere l’idea di un evento dedicato in maniera esclusiva alla pesca in apnea è  il futuro di questo tipo di eventi, perché catalizzano l’attenzione in maniera totale verso la nostra disciplina e anche se non ci sono gli spazi immensi delle grandi fiere creano un buon indotto di pubblico.
L’affluenza è stata ragguardevole in tutti e due i giorni della manifestazione, anche in considerazione del fatto che il tempo non è stato troppo clemente, la gente intervenuta ha mostrato grande interesse verso i nostri prodotti facendo numerose domande sui nuovi materiali, sul nuovissimo fucile Magnum Carbon, sulle mute, dandoci con grande entusiasmo la conferma di aver intrapreso la strada giusta per poter ottenere anche sul mercato italiano un posto di rilievo.
Le iniziative collaterali hanno suscitato notevole interesse essendo coinvolti personaggi molto importanti del nostro mondo che hanno discusso di temi molto “caldi” come le AMP e altri argomenti molto attuali.
In chiusura, tirando le somme, è stato un bellissimo evento, riuscito e ben organizzato, e in futuro ci piacerebbe partecipare nuovamente.

Giuliano Tagliacozzo (Polosub)
Sinteticamente: esperienza positiva, affluenza buona ma esclusivamente locale (siciliana), format perfetto con piccoli stand in ambienti raccolti, costo abbordabile ma già al limite, organizzazione buona ma da migliorare, non ho seguito le iniziative collaterali ma mi è sembrato che siano state molto frequentate.

Anche Giuliano Tagliacozzo (Polosub) ha sottolineato l'importanza di trovare una sede facilmente raggiungibile dall'Italia ma anche dall'estero (foto S. Rubera)

Entrando più nel dettaglio, a mio giudizio bisogna continuare con questa linea: organizzare una fiera a basso costo, abbinando il costo dello spazio alla sistemazione alberghiera in modo da poter socializzare meglio con i colleghi.
La location però deve essere più centrale (Civitavecchia o Pescara ad esempio) in modo da garantire maggiore affluenza dall’Italia ma anche dall’estero.
Infatti è importantissimo riuscire ad internazionalizzare l’evento.
Il costo deve assolutamente essere molto contenuto per favorire la partecipazione di tutti. Si può alleggerire la spesa facendo pagare un biglietto di ingresso, magari anche solo 8 o 10 euro ma questo darebbe il vantaggio di selezionare i visitatori(escludendo quelli non particolarmente interessati) ed alleggerire l’esborso delle aziende.
La vicinanza (attiguità) del mare, unitamente ad una stagione ancora generosa è una cosa ottima. Favorisce la possibilità per gli utenti di abbinare il viaggio ad una pescata socializzante. Ho sentito alcuni che parlavano di abbinare un evento agonistico ma questo non mi vede particolarmente favorevole a meno che non venga organizzato direttamente dalla Federazione.

Stefano Donno (Seawolf)
Assolutamente un bellissimo evento, disturbato solo dalle condizioni meteo, che comunque non hanno impedito ai veri appassionati di essere in fiera. Organizzazione perfetta, buona affluenza del pubblico.

Tutti gli espositori si sono prodigati nel soddisfare le più disparate curiosità dei visitatori (foto S. Rubera)

Unici appunti riguardano la location, per un evento cosi grande sarebbe preferibile un posto al coperto in grado di ospitare tutte le ditte ed un buon numero di visitatori, per far fronte agli eventi non aspettati. Nonostante sia vicino all’aeroporto, per gli espositori è sicuramente una bella impresa raggiungere Cinisi, soprattutto per chi viene con il proprio mezzo e tutti gli attrezzi per montare uno stand.
Per essere la prima edizione un 10 e lode a Lorenzo La Manna e a tutti i suoi collaboratori, non ci fosse stato maltempo i commenti sarebbero stati solo ed esclusivamente positivi.

Antonio Las Casas (Salvimar)
Riguardo il Medishow, la mia opinione è positiva al 100%, mi spiace solo che il maltempo abbia rovinato un po’ l’organizzazione ed il “piano B” non era all’altezza.
Mi dispiace soprattutto che in azienda non ne sia stata colta l’importanza, optando per una partecipazione “indiretta”.
La domenica c’è stata un’ottima affluenza, in alcuni momenti anche più del sabato.

Quello che è saltato agli occhi è come i partecipanti fossero tutti fortemente motivati, quindi si è trattato di visitatori senza dispersione, ovvero potenziali clienti al 100%, senza presenza di inutili “curiosi”, invece onnipresenti alle fiere di tipo classico.
Peccato per una presenza solo locale, da altre regioni non mi sembra di aver visto nessuno. Questo forse è stato il vero limite, ma non dipende dall’organizzazione.
Ho visto molti siciliani cascare dalle nuvole, quando hanno scoperto la quantità e qualità delle nuove attrezzature!
Gli interventi li ho seguiti solo molto marginalmente, visto che ero impegnato in public relations, la sensazione che ne ho ricevuto è comunque positiva e all’altezza della situazione.

Alcune aziende, tra cui Salvimar, hanno partecipato in veste ufficiosa (foto S. Rubera)

Mi chiedo se, per il futuro, non sia il caso di separare maggiormente l’evento espositivo da quello congressuale, in modo da lasciare il giusto spazio ad entrambe le iniziative, senza dover costringere i visitatori a dover scegliere o interrompere quello che stanno facendo.
Dovendo ragionare da imprenditore che amministra dei soldi altrui e con i quali devo portare del risultato, mi riservo di valutare gli eventuali risvolti economici della fiera, determinanti per poter avallare una eventuale partecipazione futura in vesta ufficiale.
Consiglierei a Lorenzo La Manna, la prossima volta di organizzare qualcosa in una zona un po’ più “attiva” commercialmente, in modo che sia più semplice giustificare un investimento commerciale.
La formula direi che va benone, il futuro delle fiere, in questo settore, è questo. Sarebbe bello se fosse itinerante. Confrontandola con manifestazioni analoghe organizzate all’estero, direi che l’organizzazione di Lorenzo era due palmi sopra.
Considerando poi che è partito da zero, facendo tutto praticamente da solo, direi che Lorenzo si merita davvero un bell’applauso!

Antonino Fonte (New Pescasub)
Il Medishow è stata una bella manifestazione che ha riscosso il gradimento di tutti i partecipanti.
Il primo evento in Sicilia che ha permesso la mobilitazione di tanti appassionati pescatori in apnea, interessati dalla vasta gamma di prodotti presentati in fiera.
Pubblico molto attivo che chiedeva pareri sui prodotti e ascoltava i consigli dei vari rivenditori, tutti disponibili e pronti a dare risposte a tutte le diverse domande poste.
Il tutto è stato organizzato a mio parare nel migliore dei modi, ambiente non molto dispersivo circostanza che non ha provocato il disorientamento da parte del pubblico; staff molto disponibile e subito all’opera ad ogni richiesta.
Da sottolineare la grande tempestività nello spostamento di alcuni stands, avvenuto la mattina stessa dell’inaugurazione della fiera, a causa del maltempo verificatosi la sera prima.
Come punto vendita saremo fieri di partecipare ad un altro evento simile che porta questa bellissima passione all’attenzione di tutti, appassionati e non.

Fabrizio D’Agnano (Totemsub)
Ho avuto un’ottima impressione.
La formula mi è piaciuta molto, così come il clima che si è creato, meno freddo e competitivo rispetto alle fiere “classiche”.
L’affluenza mi è sembrata buona, nonostante la collocazione ovviamente un pochino complicata: un posto raggiungibile in automobile da gruppi di tre o quattro persone da tutte le parti d’Italia consente sicuramente di contenere molto i costi per i partecipanti, con la possibilità inoltre di andare e tornare in giornata risparmiando anche le spese di albergo.
Il centro Italia da questo punto di vista sarebbe più indicato, anche se la cornice siciliana è stata molto bella.

A mio avviso l’idea del “Festival” è molto azzeccata, e sarebbe importante creare un evento nel quale, oltre a vedere e toccare con mano i prodotti, compresi quelli che non si trovano distribuiti nei negozi, il partecipante possa sentirsi inserito in una festa dedicata alla sua passione, dove può stringere la mano ai beniamini, parlare con i personaggi vedendo che sono pescatori proprio come lui, buttare l’occhio qui e li a piccoli workshop dedicati a cose anche banali come la preparazione della sagola del pallone, il ripristino della punta di un’asta o la sostituzione di un’aletta.
Non sarebbe male aggiungere qualche proiezione di video, prove in acqua e coinvolgimenti vari.

Ovviamente più produttori e professionisti vari partecipano, più la cosa diventa interessante e più motivazioni ci sono per il frequentatore.
Importante sarebbe magari organizzare qualcosa sotto forma di raduno per le varie realtà aggregative del web.
Bella ed a mio avviso importante la possibilità, almeno per espositori e professionisti, di alloggiare in una struttura attigua all’esposizione, anche per facilitare i contatti di lavoro fuori orario espositivo.

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