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Massimo Scarpati – Il tempo di un’apnea

| 25 Febbraio 2007 | 0 Comments

 

La copertina del libro

Il Tempo di un’apnea, edito da Arte Tipografica, è l’opera autobiografica di Massimo Scarpati, uno dei più grandi campioni di pesca subacquea di tutti i tempi, se non il più grande.
Schivo e riservato, sin da giovanissimo Scarpati subisce il fascino degli ambienti marinari del Golfo di Napoli, dove muove i primi passi alla scoperta del grande mistero del Mare. Il suo destino è già segnato, perché l’ambiente in cui si forgia il suo carattere è anche la culla della pesca in apnea nazionale. E’ a Napoli, infatti, che nei primi anni trenta iniziano a fare la loro comparsa i primi pescatori subacquei, ed è proprio la presenza di uno di questi pionieri, Pasquale Ripa -padre di Claudio- ad incuriosire ed attrarre il giovanissimo Massimo sotto la superficie del Mare.
Dalle prime timide frequentazioni subacquee rese difficoltose dalla carenza di attrezzature e conoscenze adeguate fino ai successi agonistici e alle esperienze personali e professionali nei mari di tutto il mondo, Scarpati ripercorre il suo rapporto con il Mare e la Vita, guidando il lettore alla scoperta di una dimensione ormai quasi dimenticata, in cui l’uomo e la natura sono facce della stessa medaglia ed in cui l’ipocrisia ed il buonismo moderni, frutto di una concezione del mondo superficialmente antropocentrica, non hanno diritto di cittadinanza.
I racconti di pesca e di gara, ovviamente, non mancano, e costituiscono delle vere perle per tutti gli appassionati di questa disciplina, che Scarpati ha interpretato con grande capacità e sensibilità, ma Il tempo di un’apnea è molto più che un’autobiografia a base di aneddoti di Mare e di pesca: nell’opera ritroviamo un gran numero di riflessioni profonde, che ci permettono di conoscere meglio l’uomo Scarpati -e quindi anche il Mare e la pesca in apnea- ed apprezzare il suo acume, la sua lungimiranza, la sua semplicità e nobiltà d’animo.
Il suo grande amore per il Mare e la sua insaziabile sete di conoscenza lo rendono un pescatore moderno ante litteram. Al termine di un percorso di crescita interiore che lo porta a prendere coscienza dell’assoluta necessità di impostare un rapporto diverso e più rispettoso con il Mare, Scarpati non cede alla tentazione di rinnegare il proprio passato per guadagnare simpatie in un mondo sempre più ipocrita e minato alle sue fondamenta dalla “cultura” moderna, madre del falso ambientalismo ormai imperante. Al contrario, egli rivendica il diritto/dovere dell’uomo di non rinnegare la propria natura e di preservare talenti e cultura che gli hanno consentito di sopravvivere in armonia con la Natura per migliaia di anni, nella convinzione che siano proprio questi talenti trasmessi con il genoma di ciascun individuo a renderci ciò che siamo.
Predazione e amore per il Mare non sono elementi in contraddizione, tutt’altro, né è possibile negare la nostra natura di predatori al vertice della catena alimentare del regno Terracqueo, perché la vita e la morte fanno parte di noi, come di qualsiasi altra creatura vivente di questo pianeta.
La nostra autocoscienza e la nostra formidabile capacità di intervenire sugli equilibri della Natura comportano certamente una responsabilità, ma non è con l’ecologismo di facciata, il pietismo animalista o la negazione della nostra essenza che riusciremo a recuperare un rapporto corretto con la natura, un rapporto fatto di compenetrazione, conoscenza, rispetto, simbiosi.
Per gli appassionati di pesca in apnea, Il Tempo di un’apnea rappresenta un’imperdibile occasione per immergersi, seppure con la mente, nel ricchissimo Mare di un tempo e di rivivere le emozioni di un grande campione che ha scritto molte pagine della nostra storia ed il cui nome è legato ad attrezzature che oggi sono di uso comune, ma che un tempo rappresentavano una mera aspirazione.
Gli appassionati di agonismo, poi, troveranno delle vere “chicche” nella descrizione accurata di gare indimenticabili, come i campionati del mondo delle Eolie (69), Iquique in Cile (71) o Cadaques in Spagna (73), che gli permetteranno non solo di cogliere il vero valore di quelle prestazioni, ma anche di capire meglio i retroscena di questa disciplina e le difficoltà incontrate da un personaggio come Massimo Scarpati, caratterialmente incompatibile con la pochezza di certa dirigenza federale, a quanto pare già fastidiosamente in voga ai suoi tempi. L’evoluzione della passione per il Mare e la pesca subacquea di Scarpati rispecchia l’evoluzione culturale della pesca in apnea dell’ultimo ventennio. Non a caso Scarpati, che per primo ha sentito l’esigenza di orientare il prelievo delle competizioni verso la qualità piuttosto che la quantità con il famoso “regolamento ecologico”, si è ritrovato ad essere visto come un insensibile assassino dalle frange pseudoambientaliste ed un rinnegato da molti suoi colleghi pescatori subacquei: era in anticipo sui tempi di almeno vent’anni, e per questo è stato inevitabilmente incompreso.
La bella storia d’amore con la sua Donzella -sua moglie Gina- e le avventure nei mari di tutto il mondo completano il quadro di una vita ricca di avventura, sfide, gioie e dolori, rivissuta attraverso i ricordi di tempi ormai perduti ma in qualche modo cristallizzati nella testimonianza dell’autore. Avventure che hanno riempito un’intera esistenza con istanti indimenticabili, vissuti in quella breve parentesi rappresentata dal Tempo di un’apnea.
Confesso che mai mi sarei aspettato una vittoria così schiacciante in una sfida apparentemente inusuale per Scarpati, quale può essere quella letteraria. Le sue lucide analisi di fenomeni come il recordismo dell’apnea o il rapporto tra uomo e natura convivono con godibilissimi passaggi dominati dal sentimento e con efficaci narrazioni di coinvolgenti avventure blu, vissute a tu per tu con squali e pesci di ogni tipo in ogni angolo del globo. Avventura, sentimento, riflessione, memoria: un cocktail vincente per un libro che tutti dovrebbero leggere, soprattutto coloro che si ritengono amanti del Mare. Se anche la lettura di questo libro può aprire gli occhi al pescatore in apnea moderno ed aiutarlo a sviluppare un miglior rapporto con la propria passione, consiglio la lettura de Il tempo di un’apnea soprattutto a chi, non conoscendola, ha una pessima opinione della pesca subacquea. Ripercorrendo la vita e la crescita interiore di Scarpati come pescatore e come uomo, coglierà il senso più profondo della nostra disciplina, che non consiste nella costante ricerca della cattura eccezionale o della pescata miracolosa, ma in quella di un rapporto più intimo con il Mare e le sue creature, un rapporto vero, immune da ipocrisie e falsi moralismi, fondato sul profondo rispetto che nasce dalla vera conoscenza e dalla compenetrazione con l’elemento liquido ed il suo patrimonio di biodiversità.


Dati dell’opera:

Autore: Massimo Scarpati
Titolo: Il Tempo di un’apnea
Prefazione: Claudio Ripa e Franco Capodarte
Editore: ARTE TIPOGRAFICA
Pubblicazione: 12-2006
ISBN: 88-89776-42-0 / 978-88-89776-42-1
Caratteristiche: pagine 256, f.to 17×24, legatura in brossura
Prezzo: ‘ 23,00

 

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