Maschera Subacquea Graduata o Lenti a Contatto? Cosa Scegliere e Perchè
Fino a qualche tempo fa, il subacqueo che si trovava a dover fare i conti con fastidiosi difetti visivi, era solito ricorrere all’acquisto di una maschera con lenti graduate. Sul mercato erano pochi i modelli nativamente predisposti per questa possibilità e generalmente studiati per la sola miopia.
L’unica alternativa, nel caso in cui si fossero avute esigenze particolari o si fosse stati costretti a ricorrere ad un particolare modello per esigenze anatomiche, era quella di rivolgersi ad un laboratorio specializzato nella realizzazione di lenti personalizzate; oltretutto con un esborso non indifferente.
Peraltro quest’ultima soluzione non risultava praticabile nel caso di un difetto visivo instabile, che avrebbe reso necessario rifare le lenti dopo breve tempo.
Da alcuni anni invece, complice la grande diffusione di lenti a contatto morbide e monouso, per praticamente tutti i tipi di difetti visivi (miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia), sono tanti i subacquei che hanno iniziato ad utilizzarle con profitto e risparmio durante le loro uscite subacquee, siano esse in apnea o ara, ludiche o a carattere venatorio.
Vantaggi e Svantaggi delle Lenti a Contatto
A condizione di non soffrire di qualche condizione medica che potrebbe sconsigliarne l’utilizzo in immersione, e di utilizzare preferibilmente quelle morbide (meglio se in silicone idrogel) e monouso, i vantaggi derivanti dall’uso di lenti a contatto sono diversi:
1 – si amplia il campo visivo mantenendo le dimensioni degli oggetti più simile alla realtà, in questo modo migliorano notevolmente le percezioni spaziali e il senso della profondità (stereopsi)
2- migliora l’apprezzamento della visione laterale, permettendo di percepire immagini più nitide e di sfruttare a pieno l’intero campo visivo permesso dalla maschera
3- massima igiene e minimo rischio che i microorganismi con cui si può venitre in contatto con l’acqua di mare, possano dare luogo a fenomeni infiammatori e infettivi
4- notevole risparmio economico potendo definitivamente rinunciare all’acquisto di una maschera graduata, soprattutto nel caso in cui il basso numero di immersioni annuali o la non stabilizzazione del difetto visivo, sconsiglino a priori l’acquisto
5- ulteriore risparmio economico derivante dal non utilizzo delle soluzioni per l’uso e la manutenzione di lenti quindicinali, mensili o permanenti
6- sono ormai disponibili anche come multifocali sempre morbide e monouso, e permetteranno di vedere bene anche nelle distanze intermedie
Le soluzioni perfette però non esistono e quindi anche per le lenti a contatto ci sono alcuni possibili svantaggi di cui tenere conto:
1- Seppur raramente è possibile che si verifichino dei casi di intolleranza, in questo caso l’utilizzo diventa oltrechè difficile, anche pericoloso
2- La perdità di una lente è una eventualità sempre possibile, anche in immersione, è quindi necessario fare qualche prova per imparare a non perdere il controllo in un simile frangente e gestire la situazione con lucidità
3- Il rischio di infezioni e irritazioni, per quanto ridotto, non è comunque assente. Soprattutto nell’utilizzo in piscina esiste la possibilità di contrarre infezioni da microorganismi difficili da trattare come ad esempio l’Acantameba. Per questo motivo è quindi consigliabile avere sempre dietro delle lenti di ricambio, del collirio e delle lacrime artificiali da utilizzare subito dopo l’immersione qualora si rendesse necessario
L’innovazione delle Lenti Ortocheratologiche
Esiste poi una nuova tipologia di lenti a contatto, che si stanno diffondendo molto negli ultimi anni, e che hanno un utilizzo molto particolare. Una lente Ortocheratologica è rigida, viene modellata su misura per ogni individuo e può correggere miopia, ipermetropia e astigmatismo rimodellando delicatamente la superficie corneale durante il sonno, infatti vengono utilizzate durante il sonno e rimosse al risveglio.
La correzione che apportano queste lenti è temporanea, ecco perchè richiede un utilizzo sistematico, ma permette al soggetto di trascorrere tutta la giornata senza dover usare lenti di alcun tipo e di vederci bene.
Per contro è una metodica un po’ complessa perchè richiede una fase preliminare in cui il medico specialista accerterà l’assenza di controindicazioni anatomiche e/o patalogiche all’uso di lenti di questo tipo e la compatibilità del difetto visivo con questa tipologia di correzione. Successivamente ci saranno la prova delle lenti personalizzate, l’ ddestramento al loro uso e manutenzione, la prima notte di utilizzo, nonchè poi altri controlli per verificare il risultato visivo che il modellamento corneale ha prodotto.
Quando la Maschera è l’unica possibilità
Oltre all’intolleranza alle lenti esistono alcune altre situazioni in cui la maschera con le lenti graduate rimane l’unica strada praticabile per immergersi in tranquillità. Ad esempio alterazioni a carico delle palpebre o del film lacrimale potrebbero facilmente essere fonte di irritazioni e perfino di danni corneali.
Per tutti questi motivi è importante riconoscere che l’unico a poter fare un corretto bilancio dei rischi e benefici dell’utilizzo delle tipologie di lenti di cui abbiamo parlato fin’ora, resta il nostro oculista di fiducia. Esistono infatti tutta una serie di possibili problematiche di cui solo uno specialista può tenere conto e che, soprattutto, sarà in grado prevenire o trattare efficaciemente nel caso in cui dovessero insorgere.
Forse ti interessa anche...
Category: Articoli, Medicina e biologia, Pesca in Apnea, Pesca in apnea: Tecniche e attrezzature