È Successo in Gara: Marco Bardi Racconta la Vittoria all’Assoluto di Ugento del 2000
La Partenza
Per abitudini personali e motivi di lavoro, è difficile che entri nel clima di un campionato molto tempo prima. Ad un mese dall’inizio, quando il campionato iniziava invece a farsi sentire, arriva la prima notizia negativa. Alessandro, il mio fido barcaiolo dei campionati, ma anche grande amico nella vita di tutti i giorni, mi comunica che con suo grandissimo dispiacere non può accompagnarmi. Sostituire un barcaiolo a pochi giorni dalla partenza non è semplice, ma la cosa per me più negativa è che non viene Alessandro che ritengo fondamentale: mi aiuta ad avere gli stimoli giusti, vive la gara con me nel bene e nel male ed è bravissimo e attento come assistente, oltre che in acqua nel preparare. Ho però la fortuna di avere molti amici e non mi creo il problema di sostituirlo fisicamente, tuttavia credo che mi mancherà principalmente per tutta quella serie di particolari che creano un feeling perfetto.
Quasi come un segno del destino, mi telefona Bruno De Silvestri con il quale sono in ottimi rapporti. Durante una precedente conversazione mi aveva detto scherzosamente “se un giorno hai bisogno di un accompagnatore ai Campionati, a te lo farei con molto piacere” e così, finita la chiacchierata, gli chiedo se l’offerta era sempre valida, spiegandogli il perché. Mi aspettavo una risposta sicuramente diversa del tipo “non lo so”, “ci provo”, e invece mi dice “domani ti do una risposta e intanto ti ringrazio di avermelo chiesto.”
Rimango meravigliato e, come se non bastasse, il giorno successivo mi dice: “tutto bene, quando partiamo?” Ho evidenziato tutto questo perché Bruno è stato determinante nella vittoria di questo Campionato e per vincere ci vuole anche che gli eventi e le circostanze siano positive. L’11 giugno iniziamo il lungo viaggio raccontandoci le ultime pescate e parlando di quello che ci aspetterà in questa gara. Nel 1994, nello stesso campo gara, era stato organizzato il Campionato di seconda categoria nel mese di settembre, con ricchi carnieri di pesce bianco. Pertanto ci aspettavamo una zona ricca di pesce anche se bisognava giustamente tenere in considerazione il periodo di giugno che è sicuramente diverso.
La Preparazione
Tra un discorso e l’altro siamo arrivati nel tardo pomeriggio e, dopo la consueta riunione degli atleti, ci siamo sistemati nel nostro alloggio e abbiamo preparato le attrezzature. La mattina successiva abbiamo iniziato la preparazione, come tutti gli altri atleti, e abbiamo deciso di guardare il campo di gara 3, che sulla carta sembrava il più interessante. “Meglio iniziare bene, ne va del morale” ci siamo detti scherzosamente. Invece a fine di giornata non eravamo molto felici, avevamo percorso ampi tratti di mare incontrando veramente poco pesce. Il giorno seguente partiamo, come sempre dal porticciolo di Torre San Giovanni, con l’intenzione di visitare il campo 1, quello più distante, in direzione di Gallipoli. Una volta sul posto ci accorgiamo di avere dimenticato le pinne in macchina. Dopo le imprecazioni del caso, prese con molta filosofia, rientriamo a prenderle e torniamo di nuovo sul posto. Abbiamo fatto un’ora e mezza in gommone ma il morale è ancora buono, anzi ci scherziamo sopra. Anche oggi dopo ore di ricerca, non abbiamo visto molto e rientriamo leggermente delusi.
Il terzo giorno proviamo con il campo più vicino, ovvero il campo 2, quello centrale. Troviamo poco anche oggi; anzi, una bella tana è stata segnata, ma il campo gara si estende poco al largo e la zona è già battuta da altri atleti, quindi è evidente che altri la troveranno e ci sarà da dividere il pescato.
Durante il pomeriggio si verifica un inconveniente al motore del gommone, non entrano più le marce. Dopo vari tentativi senza successo, mentre Del Bene stava raggiungendoci per rimorchiarci, riusciamo ad ingranare la marcia avanti e con molta cautela rientriamo. Questa proprio non ci voleva, chissà quale sarà il problema e quanto tempo perderemo per risolverlo! In quel momento rientra Stefano Bellani e dopo avergli spiegato tutto mi dice: “forse ho capito mi è già successo anche a me.” A quel punto si mette a smontare il piede del motore e con grande soddisfazione ripara il guasto. Finito il lavoro mi dice scherzando: “per questo intervento voglio in cambio una tana di saraghi.”
Nei momenti del bisogno è bello avere degli amici che ti aiutano: Gabriele è venuto subito a rimorchiarci e Stefano si è reso disponibile a ripararlo. Dopo queste tre giornate di preparazione non sappiamo cosa pensare, ci aspettavamo molto più pesce e più tane. Invece ci sono zone enormi senza tane, con fondali in prevalenza di grotto basso, poco traforato e alle volte non si vede girare un pesce. Bruno inizia a dare i primi segni di insoddisfazione e anche altri atleti iniziano a dire che gira poco pesce. Chi aveva già partecipato al precedente campionato conferma assicurando che c’è molto meno pesce del ’94. Secondo me è ancora troppo presto per trarre conclusioni definitive, mancano cinque giorni di preparazione che possono essere sufficienti per capire. Poi arriva anche il brutto tempo con mare mosso e acque più torbide. Proviamo tutte le carte, anche quella del bassofondo, ma non danno frutti interessanti.
Bruno, anche se spazientito, ha una gran voglia di trovare qualcosa di buono e per me è molto stimolante, non lo devo deludere. Il suo modo di fare gentile, ricco di attenzioni e premure, e la sua voglia di fare bene, mi fanno sentire a mio agio. Poi con Bruno ci siamo trovati subito bene e come con Alessandro c’intendiamo anche con semplici gesti. I giorni di mare brutto sono stati pesanti ma la nostra determinazione è stata ripagata, abbiamo iniziato a segnare zone discrete e un paio di tane buone. Alla fine della preparazione non avevamo comunque dei posti speciali dove sperare di fare carnieri strepitosi, ma la scelta era stata di non rischiare troppo nelle ricerche particolari, e di privilegiare le zone di pesca dove in ogni caso potersi difendere.
Il campionato si disputava su 3 giornate a somma di penalità che, a mio avviso, è una formula giusta e selettiva, pertanto sarebbe stato fondamentale cercare di essere regolari e così è stato. Sinceramente non riuscivo a valutare quale risultato avrei ottenuto anche perché, quando si hanno principalmente zone dove pescare, con poche tane buone e probabilmente conosciute anche da altri, è difficile fare delle valutazioni concrete.
Molti atleti si lamentavano della loro preparazione, ma anche questo è normale: in ogni gara ci sono i soliti pianti scaramantici, poi come d’incanto, il pesce esce sempre. Con il fatto che non ci sono distanze da rispettare tra i concorrenti, sarebbe ovviamente controproducente che qualcuno dicesse di avere molti pesci prima della gara, rischierebbe di trovarsi una decina di altri atleti addosso. Considerando poi che alla fine di ogni campionato, molti evidenziano che avevano tane da cento a mille pesci, si denota che non conosceremo mai la realtà.
Bisogna anche tenere in considerazione che ci sono soggetti che ogni gara gli succede di tutto, trovano vuote tane da favola, rompono attrezzature di ogni genere, hanno mille problemi fisici, sulla bilancia solo i loro pesci che vengono scartati per poco e così via. Tutte queste valutazioni fanno capire come sia negativo lasciarsi condizionare. Bruno, più giovane e con meno esperienza, era perplesso e mi diceva, come fai a restare calmo? Esperienza Bruno, ho capito che nove volte su dieci la cosa che conta di più è quella che valuti con i tuoi occhi. Non siamo gli ultimi arrivati e con otto giorni di preparazione, non avremo capito certamente tutto, ma credo che la realtà non sarà molto diversa da quello che riusciamo a valutare e poi, quello che conta, sono i pesci che prendi, non quelli che vedi senza poi catturarli, oppure quelli che perdi o che addirittura non ritrovi sui posti segnati. Sono le ovvie tensioni del periodo che precede la gara. L’organizzazione è stata impeccabile e non ci sono state polemiche di nessun genere. Durante la riunione che precede il campionato, ci hanno onorato con la loro presenza anche il presidente del settore Alberto Azzali ed il ct della nazionale Roberto Borra, che ci hanno anche informato sulle ultime notizie e i programmi futuri. Per l’ambiente è stata una nota molto positiva e anche in quest’occasione i commenti sono stati costruttivi e senza polemiche. Il clima era quindi giusto e tutti non vedevano l’ora di iniziare questo entusiasmante campionato.
Leggi il racconto della 1a Giornata di Gara >>—->
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