Le stelle dell’apnea dinamica a Roma
Luca Guarnaschelli (GS Carabinieri Napoli) – Foto: N. Negrello
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Domenica 1 giugno 2008 si sono svolti a Roma, nella piscina olimpionica del centro CONI ‘Giulio Onesti’, i Campionati Italiani Maschili e Femminili di Apnea Dinamica con attrezzi DYN, aperti a tutti gli atleti della Categoria Elite.
Vi hanno preso parte 31 atleti, 11 donne e 20 uomini.
Per tutti il ritrovo era il sabato sera: giusto il tempo per scambiare quattro chiacchiere e andare a cena e poi tutti a dormire, pronti per il grande giorno!
La domenica mattina l’appuntamento è alle 8:30 in piscina, dove sono già presenti i dirigenti federali, fra cui il Presidente del settore Attività Subacquee prof. Alberto Azzali, il Responsabile Nazionale dell’apnea e vice-Presidente sig. Stefano Floris, il Commissario Tecnico della Nazionale prof. Maurizio Bellodi e il Coordinatore Nazionale dell’apnea Mimmo Blanda.
Prima della gara bisogna formalizzare l’iscrizione e far controllare i documenti ai giudici di gara, Beppe Vestri e Donatella Stanghellini.
Finite le operazioni d’iscrizione siamo tutti pronti per seguire il tentativo di record di Luca Guarnaschelli, atleta del Centro Sportivo Carabinieri di Napoli, sulla distanza dei 10.000 metri in apnea specialità ‘Extreme Endurance’.
Purtroppo la piscina, in particolare il fondo inclinato, mette a dura prova l’organizzazione: la società Dive Free Roma e in primis il suo presidente Simone Marrocco, sono costretti a fermare le pedane di partenza con delle ventose per evitare che scivolino col peso degli atleti; questo e alcuni altri piccoli imprevisti ritardano la partenza di Luca che slitta di circa un’ora.
Finalmente alle 10:00 circa, Luca può partire e inizia le sue interminabili apnee di 50m con pochissimi secondi di recupero. Durante la sua prova, Luca viene sostenuto con forti applausi dal pubblico e dagli altri atleti. Dopo 2 ore, 53 minuti e 28 secondi Luca conclude la sua prestazione, visibilmente stanco ma felice, avendo realizzato il nuovo Primato Italiano e la Migliore Prestazione Mondiale. Gli applausi per questo atleta sono tanti e anche i giornalisti e le televisioni corrono subito ad intervistarlo, appena recuperato un po’ di fiato e forze dopo questa prova veramente estenuante! Complimenti!!
Subito dopo, Luca viene premiato dal Presidente delle Attività Subacquee prof. Alberto Azzali e dal Comandante del Centro Sportivo Carabinieri Capitano Paolo Dembech.
Il podio femminile: Barbero, Rigotti, Scolari – Foto: FIPSAS
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Nel frattempo, io insieme agli altri atleti ci siamo accomodati nel bel prato proprio accanto alla piscina, dove ci si scambiano opinioni sugli allenamenti, sensazioni’ ci si rilassa, si ride e si scherza e soprattutto i veterani cercano di alleviare la tensione dei più inesperti con battute e sorrisi.
Alle 13:00 ha inizio il riscaldamento: a partire per prime saranno le donne. Alle 13:30 inizia ufficialmente la gara. Gli atleti partiranno nell’ordine della ranking list, per primi quelli con le distanze inferiori e quindi quelli accreditati delle migliori performance.
Io inizio a prepararmi mentre le prime atlete stanno già gareggiando; finalmente, dopo un lungo periodo in cui le emozioni prendevano il sopravvento su di me, sono serena e rilassata e ho voglia di entrare in acqua e di gareggiare. Mi infilo la muta sottile che uso per l’apnea dinamica, prendo la mia monopinna e mi avvio verso la piscina. Sul bordo vasca indosso la monopinna con dei gesti semplici, che ripeto sempre uguali come un piccolo rituale scaramantico. Inizio il riscaldamento con qualche vasca in superficie e poi una prima apnea per rompere il fiato, in genere faccio circa 75m. Anche oggi faccio lo stesso, certe cose non si cambiano mai in gara! Dopo circa 20 minuti vengo chiamata sul campo gara, è il mio turno! Anche adesso l’ansia è sotto controllo, sono serena e determinata, sento il giudice scandire il tempo’ aspetto il meno uno e indosso la maschera e dopo due atti respiratori profondi’ parto! La spinta dal bordo è potente, mi metto in assetto e inizio a pinneggiare contando le battute e concentrandomi solo su questo’1, 2, 3, 4, 5′ 1, 2, 3, 4, 5′ 1, 2 .. sono a 25m, riprendo a contare, la virata dei 50m arriva veloce e mi trova ancora serena e rilassata, viro e riprende il conteggio’ arrivano le prime contrazioni lievi e la fame d’aria si fa sentire sempre di più, ma continuo’ed ecco il muro dei 100m, lo viro senza dubbi’ riprendo a contare’ ai 125m sento di avere ancora energia, mi rilasso ulteriormente e continuo fino ai 150m’ tocco il muro’ lascio il testimone’ riemergo’ 1, 2, 3, 4, 5′ 5, 4′ tocco il piattello, prova perfetta! Sono felice’ finalmente dopo tante tribolazioni ho ritrovato me stessa in una delle apnee più belle della mia vita, senza incertezze, pensieri negativi, paure, sicuramente la mia gara più bella degli ultimi quattro anni!!!
Dopo di me devono partire ancora quattro atlete e sono le più forti, non credo di riuscire a salire sul podio, ma in fondo in fondo ci spero!
Michele Tomasi e Isabel Rigotti – Foto: FIPSAS
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Nell’altro campo gara sta partendo Paola Tagliabue, ma conclude la sua prova a 124,30m visibilmente delusa. Sul mio stesso campo gara si sta ventilando Francesca Scolari, medaglia di bronzo in apnea dinamica ai Mondiali di Bari, parte’ la sua pinneggiata è decisa e vigorosa come sempre’ vira i 100m e prosegue arrivando ai 150m, vira ancora ed esce contenta a 152m. Nell’altro campo gara sta partendo Isabel Rigotti, atleta in forte crescita che infatti dimostra ancora una volta le sue capacità uscendo in modo perfetto a 155,90m. Ultima a partire fra le donne è Michaela Ravazzolo: oggi sembra un po’ agitata, arriva comunque bene ai 100m, li vira e prosegue, arriva ai 150m e vira ancora uscendo a circa 156m visibilmente in difficoltà e infatti non tocca per tempo il piattello e la prova non le viene convalidata dai giudici. Peccato per Michaela.
Alla fine della gara il podio femminile risulta così composto:
1° Isabel Rigotti dell’ATAS Sub Levico
2° Francesca Scolari dell’a.s.d. Nuoto Pinnato Tarvisium
3° Monica Barbero dell’a.s.d. Agonismo Sub Torino
Sono sul podio, finalmente dopo così tanto tempo!
Dopo una breve pausa è la volta degli uomini che incominciano a riscaldarsi in vasca e già i primi iniziano a partire.
Le distanze aumentano man mano che si va avanti con la gara, fino ad arrivare agli ultimi cinque atleti, i più forti. Infatti ecco partire Lorenzo Bossi, che inizia la sua prestazione, vira i 100m e i 150 e si ferma a 171,50m. Dopo di lui si prepara Stefano Tovaglieri, parte per la sua prestazione che conclude a 164m. Nell’altro campo gara è già pronto Franco Villani, quest’oggi però non è nella sua forma ottimale e infatti esce a 143,50m, al di sotto delle sue potenzialità. Tutti stanno però aspettando i due atleti più forti, Michele Giurgola e Michele Tomasi. Prima parte Giurgola, la sua pinneggiata è lenta ma decisa: vira i 100, i 150m e prosegue fino ad arrivare a 198,40m. Per ultimo ecco Michele Tomasi, l’atleta più atteso dal pubblico, due volte campione del mondo, è sereno come sempre, parte con la sua bella pinneggiata arriva ai 100m e li vira, prosegue ai 150m, vira ancora e prosegue arrivando ai 200m che, con sorpresa di tutti, vira per uscire a 209m tra il boato degli atleti e del pubblico. Nuovo record del mondo!!! Complimenti!!!
Ecco il podio maschile:
1° Michele Tomasi delle Rane Nere Trento
2° Michele Giurgola dell’A.S.D. Ever Blue Fishing Club
3° Lorenzo Bossi dell’A.S.D. Nuoto Pinnato Tarvisium
Finita la gara, ad attendere gli atleti, un buon rinfresco con tramezzini, salatini, dolcetti e bibite e poi omaggi per tutti i partecipanti a ricordo di questa bella giornata di festa e di sport.
Dopo mezz’ora dall’esposizione delle classifiche, ha inizio la premiazione degli atleti, effettuata dai dirigenti federali presenti, davanti alle telecamere.
E infine tutti in macchina pronti a partire per il viaggio di ritorno con tante emozioni e tanti bei ricordi!
I medagliati del Campionato Italiano di Apnea Dinamica – Foto: FIPSAS
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Quattro chiacchiere con Isabel Rigotti, Campionessa Italiana:
Si sono appena svolti a Roma i Campionati Italiani di Apnea Dinamica dove tu hai conquistato il titolo di Campionessa Italiana, ci puoi raccontare le tue impressioni e soprattutto le tue sensazioni su questi campionati?
Il viaggio da Trento a Roma in treno è volato perché me la sono chiacchierata allegramente con Flora Menato, Giuliano Marchi e Michele Tomasi. Finalmente ho avuto la possibilità di starmene seduta per più di quattro ore consecutive, e poi ho avuto tempo anche di leggere un libro regalato da una amica che mai avrei pensato di finire. All’arrivo alla stazione la visione del sorrisetto di Gabrio Principi non può che farti stare alla grande. Bellissima notizia: cena con il gruppo di amici apneisti al Parioli, che lusso mangiare bene con la bocca e soprattutto con gli occhi… una divina sfilata mi ha appagato tutti i sensi…. ho sentito moltissimo l’aria di una primavera che stentava ad arrivare. Poi la chiacchierata a cena con Eva mi ha fatto piacere e mi ha dato energia. In camera ho avuto il mio tempo per scrivere, per leggere, per ascoltare musica e per essere sgridata da Flora per la confusione che facevo…
Isabel Rigotti in
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La mattina sveglia con il canto degli uccellini e con il sole, quale miglior auspicio per godersi una bella giornata nella capitale! Poi colazione, camminatina fino in piscina e Record Italiano e Miglior Prestazione Mondiale del grande campione Luca Guarnaschelli. Poi relax o quasi sull’ erbetta: imparerò a rilassarmi Micaela Ravazzolo, lo prometto! E dirò meno cavolate nello stato di agitazione, lo giuro Flora Menato. Poi giretto ben augurante in bagno, non so perché ma gli incontri migliori si fanno sempre lì!. Poi riscaldamento in acqua, quindi deconcentrazione totale guardandomi un po’ in giro. Ah beh, mitico scambio di opinioni con Francesca Scolari sui costumi utilizzati in gara. Ai due minuti dalla immersione il battito del cuore si faceva sentire, odioso come il battito dell’orologio nell’assoluto silenzio. Un paio di respiri più profondi durante il meno 15 secondi, 10, 9, 8… 3, urca, giù testina calda, e via. Come uno struzzo con la testa nella sabbia, tu libera, il volto nell’acqua che crea un’ ulteriore barriera tra il mondo esterno e i tuoi tarli per la testa, i tuoi segreti, sola con solo i tuoi pensieri, dove nessuno può disturbare. Si stacca la spina da tutto, concentrazione totale su te, sul corpo, meglio con gli occhi chiusi, provare per credere quanto aumenta la sensibilità, ma io no, occhi sbarrati, sono una persona visiva prima di tutto e solo a posteriori cenestesica ed uditiva. Anche se dovrò imparare a guardare non con gli occhi ma con il cuore. E via, sotto, in una nuova avventura, come dicono i miei bambini in piscina, di acqua pura, di libertà. Conta che riconta, ma perché il numero delle pinneggiate non è mai uguale? Mah, mistero! Un muro, la voglia di uscire, due muri, cresce la voglia di uscire, tre muri, poi il limite forse, liberandomi dal pesetto sono riemersa, respirando e ridendo. Per fortuna, c’è qualcuno che mi attende in superficie, temo sempre che prima poi mi faranno uno scherzo e si nasconderanno per liberarsi di una rompi come me. Si è un po’ soli, per troppo tempo sott’acqua. Invece no, lassù c’è vita, colori, sorrisi, forme, movimenti, sguardi, suoni. Non più solo rettangolini azzurri e la linea blu con la T finale, ormai mia compagna di allenamento in piscina. Non più solo il silenzio interrotto dal fruscio dell’acqua e dai numeri. Basta richiami di aria nelle guance e lievi formicolii alle mani, finalmente aria, tanta aria. Foto alla mia cuffietta con la rana che mi porta sempre fortuna. Poi tanti complimenti che fanno sempre piacere da amici e dall’altra mia compagna di squadra Loredana C. Mi ha fatto star bene sentirmi dire che sono una forza della natura, grazie Paola P, avendolo scritto non lo dimentico tanto facilmente. Felicità crescente sapendo i bei risultati dei miei compagni di squadra Flora e Giuliano. Poi il culmine con il record mondiale di Michele Tomasi dedicato alla sua bimba Lisa e alla sua bellissima famiglia. Poi che dire del buffet: io faccio le gare soprattutto per mangiare e bere in compagnia… poi ricchi premi e foto, saluti e viaggio di ritorno. Gemellaggio tra gli apneisti di Trento e Padova per mangiarsi una bruschetta ed affettati con tanto affetto.
Isabel Rigotti con il proprio trofeo – Foto: FIPSAS
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Nel corso di questo anno agonistico hai incrementato via via le tue distanze arrivando a vincere i Campionati Italiani davanti ad atlete fortissime. Ci racconti le tue emozioni e come hai vissuto tutto questo?
Atlete, ma soprattutto amiche che consigliano, correggono ed aiutano l’ultima arrivata in un gruppo già ben consolidato. Tante belle apneiste da conoscere un po’ alla volta per migliorarsi sempre più. Che dire? Nel corso della stagione ad ogni immersione di una competizione uscivo sempre tranquilla e sorridente (qualche volta con il pesetto in mano, va beh, dettagli), aumentando il mio bagaglio di emozioni, sensazioni positive ed esperienza. Tutto questo mi fa stare bene, fa crescere l’autostima che spesso e volentieri è sotto le scarpe per la mia ipercriticità gratuita. Ma è un sano pessimismo che mi fa maturare, lottare, crescere o tentare di farlo, come dicono le mie amiche più vicine in questo periodo, che ormai hanno perso la speranza che mi liberi dalla sindrome di Peter Pan. L’apnea per me è una liberazione, soprattutto la dinamica con la monopinna, esagitata come sono devo muovermi e giocare nell’acqua che mi spinge qua e là. Il mio flusso di pensieri e parole che danzano nella memoria, si unisce al fluttuare dei movimenti nell’acqua. Mai più fu azzeccato il tatuaggio che mi sono fatta sulla caviglia quattro anni fa. Emy è il nome del delfino, abbreviazione di emissione, fenomeno fisico che ha sede in un corpo, me stessa, e che dà origine ad un flusso non nullo di energia, materia, elettricità, idee e pensieri attraverso la mia anima. Io mi sono avvicinata all’ apnea solo un anno e mezzo fa e credo che il destino abbia percorso il suo disegno divino… splendida coincidenza.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi e, in vista dell’estate, come intendi prepararti?
I miei prossimi obiettivi sono il collegiale a Diano Marina, in Liguria dove per la prima volta verrò svezzata nel JB, ed avrò il tempo e l’onore di fare qualche immersione in profondità nel mare, finalmente. In vista dell’estate intendo prepararmi alle future competizioni sia allenandomi in piscina, con la monopinna e a corpo libero, sia nel lago facendo immersioni in profondità o kilometri in superficie. Poi tanto sole, relax e qualche nuotatina nei laghi del Trentino. Attenderò con ansia il blog di Franco V. su cosa devi amare per essere un buon apeista… anche io vorrei scrivere qualcosa a riguardo…quando mi piglia sono logorroica!!
Quattro chiacchere con Francesca Scolari, seconda classificata e medaglia di bronzo ai Mondiali di Bari:
Si sono appena svolti a Roma i Campionati Italiani di Apnea Dinamica dove tu hai conquistato la medaglia d’argento, ci puoi raccontare le tue impressioni e soprattutto le tue sensazioni su questi campionati?
Gli italiani di Roma erano una gara fondamentale in vista dei Campionati Europei: ero tesa perché c’era da fare un buon risultato; sono riuscita a gestire abbastanza bene la tensione, cercando di pensare solo a nuotare rilassata senza fissarmi troppo sulla distanza da fare. Sono molto contenta del risultato, soprattutto perché sono uscita molto fresca.
Dopo la medaglia di Bronzo ai Mondiali lo scorso anno, quest’anno ti sei confermata una delle più forti atlete italiane. Quali sono state le tue emozioni e in che modo la distanza ottenuta ai mondiali (170m) ha influito sulle tue prestazioni successive?
Devo dire che dopo Bari gareggiare è stato più difficile, mi sono dovuta abituare alle solite domande di chi si aspetta ogni volta i fuochi d’artificio e si stupisce se non ripeti ad ogni gara prestazioni importanti. Questa sensazione mi ha influenzato ai Campionati Primaverili DYN di Varedo, non ho valutato il periodo di preparazione in cui ero, ero troppo carica mentalmente, mi sono ascoltata meno del solito e sono uscita tirata, e ne ho pagato lo scotto psicologico nelle settimane successive.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi e, in vista dell’estate, come intendi prepararti?
Il prossimo obiettivo sono i Campionati Europei in Turchia, sui quali è stata basata tutta la preparazione di quest’anno. Vedremo…
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Category: Nuoto Pinnato