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Le pagelle dell’assoluto 2010

| 15 Novembre 2010 | 0 Comments

Antonio Lovicario – Air Sub Apnea Team Cagliari

Voto: 10 e lode

Vincere in “casa” è una sensazione impagabile, centrare il titolo italiano nella stessa costa in cui solo due anni prima si è vinto il titolo regionale ha un sapore ancora più dolce, essere un figlio d’arte e arrivare a superare il maestro, è quanto di più bello si possa sognare. Antonio è riuscito in tutto questo, con due giornate da incorniciare ha messo in fila tutti; ha combattuto e vinto i suoi avversari ma soprattutto la sfortuna che per qualche istante ha fatto temere il peggio. Dopo una prima frazione dominata (solo Figlioli gli si è avvicinato) grazie anche al superbo dentice cercato e arpionato come primo pesce della sua gara; la seconda ha dovuto misurarsi con un forte mal di mare che ha rischiato di spingerlo al ritiro. Con testardaggine si è ripreso e ha costruito la sua vittoria finale inanellando corvine nell’ultima ora di gara. Dal maestro, e per fortuna, non ha preso il carattere fumantino. Ha mantenuto la calma anche quando Corrias gli ha “scippato” un corvo che poteva valere il titolo dallo spacco pedagnato in cui stava pescando. Nel 2008 a Torre Vado se ne parlava come una sicura promessa, non ha tradito le aspettative, è uno dei tanti validi giovani su cui costruire la nazionale del futuro.

Franco Villani con il carniere della 1a giornata

Franco Villani – Apnea Club Brescia

Voto: 10-

All’ennesimo appuntamento importante ha confermato ancora una volta le sue indiscusse qualità di agonista. Polivalente come pochi, capace di costruire una grande gara spaziando dal bassofondo all’abisso e interpretando alla perfezione condizioni meteo marine critiche per tutti. Alla vigilia della gara era uno dei più convinti della bontà della preparazione, aveva trovato pesce e lo ha dimostrato, soprattutto nella seconda giornata, con lo splendido barracuda e la magnifica corvina. Non si è fatto scoraggiare dall’ammonizione rimediata dopo il ricorso ufficiale di De Silvestri, ha affrontato la gara con concentrazione, serenità e i risultati si sono visti. Peccato per il pizzico di sfortuna che ci ha messo lo zampino, forse bastava un pesce dei diversi strappati nella seconda frazione per tentare il sorpasso sulla linea del traguardo. Ad ogni modo c’è tempo, il terzo posto di Marsala e il secondo qui a Bosa sono un ottimo preludio al gradino più alto del podio che merita come pochi.

 

Settimi e la sua collana di sparidi

Andrea Settimi – S.P.S. Foce del Mignone Civitavecchia

Voto: 9

Primo del nutrito squadrone di laziali giunti dalla semifinale di Civitavecchia, ha disputato una gara senza sbavature raccogliendo un meritato podio come giusta ricompensa per la grande determinazione con cui ha gareggiato, per il fiuto che lo ha guidato in preparazione e per l’abilità strategica con cui ha scelto i percorsi di gara, insistendo su zone che sapeva buone e fino a catturare quanto segnato. Se aggiungiamo a questo mix già esplosivo la sua giovane età e il fatto che da poco ha iniziato a cimentarsi nell’agonismo, abbiamo la certezza di essere davanti ad un grande talento, una sicura promessa, uno dei validi giovani del tanto agognato ricambio generazionale che questo assoluto ha definitivamente avviato. E’ un ragazzo umile e concreto che continuerà a far parlare di sè, da tenere sotto stretta osservazione quale nuova leva da inserire, far crescere e maturare nel giro azzurro.

 

Le grosse corvine di Calvino

Andrea Calvino – A.S. Mojoli Sub

Voto: 8,5

Ha sfiorato il podio per un soffio inanellando due giornate ad alto livello, pescando come gli piace fare, alternando il razzolo nel medio fondo e l’aspetto in profondità, scovando saraghi, corvine e tordi negli stretti spacchi del grotto dove gli avversari non vedono, e nonostante la confusione. E’ maturato molto come agonista, sembrano alle spalle i problemi di concentrazione che non gli hanno permesso di essere costante nei risultati, ora è lucido e calcolatore, ha molta più fiducia in se stesso e i risultati ne sono la riprova.

Giampiero Montinaro – I Corsari

Voto: 8

Ha saputo ben interpretare le difficili condizioni di questo campionato, privilegiando la ricerca del pesce in basso e medio fondo, principalmente all’aspetto e puntando con convinzione su porzioni di costa snobbate dai più e in cui si è trovato a pescare con relativa tranquillità. Uno splendido barracuda che eguaglia al grammo il dentice di Lovicario gli permette di avere il bonus nella prima frazione; la seconda, più difficile e meno fortunata, gli permette comunque di chiudere 5° finale davanti ad agonisti molto più esperti di lui. Si è tolto una gran bella soddisfazione, lucido, convinto e determinato fino alla fine. Per essere un debuttante delle competizioni, trascinatovi dentro quasi contro voglia dal presidente del suo circolo, ha dato veramente filo da torcere a tanti. Vedremo se l’anno prossimo, magari nella sua Puglia come si vocifera, riuscirà anche a fare un salto in avanti.

I barracuda di Montinaro e il pesante cavetto della 1a giornata di Figlioli

Fabio Figlioli – Circolo Nautico La Pietra Napoli

Voto: 8-

Gli manca ancora quella marcia in più che gli permetta di mantenere lucidità e concentrazione per entrambe le giornate. L’anno scorso a Marsala aveva recuperato la deludente prima frazione con un fantastico carniere; questa volta l’asso lo ha calato nella prima manche e non è stato pigliatutto solo perchè non poteva contare su alcun bonus. Nella seconda ha invece pagato cara la scelta di pescare a segnale e non nella risacca come il suo intuito gli suggeriva. E’ pur vero che prendere un pesce in 140 tuffi e trovare desolatamente vuote oltre 20 tane, non è un errore tattico ma una grande dose di sfortuna, ma deve ancora lavorare sulla costanza dei risultati. Ha talento da vendere e quando troverà il suo equilibrio lo vedremo ai piani alti della classifica e anche l’azzurro potrebbe non essere più solo una speranza.

Anche per Felice una bella collana di saraghi (Foto A.Balbi)

Concetto Felice – Ass. Libertas Nuoto Sub 2000 Siracusa

Voto: 7

Ha sudato freddo fino alla conferma di essere 7° finale, poi si è sciolto in un sorriso di soddisfazione godendosi un risultato veramente cercato. Ha cercato di scrollarsi di dosso l’immagine dell’agguatista da risacca che l’ambiente si è costruito di lui dopo il duplice trionfo dello scorso anno in semifinale e finale, impostando entrambe le giornate sulla pesca in tana e a segnale. A conti fatti non ne aveva nessun bisogno, ma gli si deve dare merito di essersi accorto dell’errore tattico abbastanza in tempo da riuscire ad improvvisare e raddrizzare una seconda giornata che poteva rivelarsi un incubo. Deve trovare un pizzico di determinazione in più, quanto basta per far valere le proprie ragioni come di fronte a quella decisione del giudice di gara quantomeno affrettata. Senza quell’episodio, il suo assoluto avrebbe avuto un volto molto diverso.

Stefano Claut – Società Nautica Grignano

Voto: 7

Dopo tanti problemi fisici, un 8° posto ad un campionato assoluto, in un anno in cui sarebbe dovuto stare lontano dalle gare (ed è ripartito dalle selettive!), è un risultato davvero eccezionale. Le qualità di pescatore di Stefano non si discutono; ma mantenere tanta determinazione fino alla fine, dopo una prima frazione senza infamia e senza lode, non avendo jolly da pescare per la seconda, e con tanta stanchezza addosso dopo una stagione travagliata che avrebbe portato chiunque a dirsi che forse era già una vittoria anche solo esserci a questo campionato, è prova che sotto pressione sa dare veramente il massimo. Gli manca ancora qualcosa per fare il salto di qualità e salire stabilmente ai piani alti delle classifiche, ma di sicuro questo risultato così incerto fino all’ultimo, ma soprattutto così inseguito e meritato, sarà una grande iniezione di fiducia.

Raffaele Loprete – A.S.D. Alta Marea Sub

Voto: 6,5

Aveva dominato la semifinale, qui ha rischiato grosso ma con caparbietà è riuscito ad agguantare la sua prima permanenza in prima categoria. Nemmeno una prima giornata storta è riuscita a mettere in dubbio le sue convinzioni. Ha ostinatamente continuato a seguire la strategia prefissata sapendo che alla fine avrebbe pagato ed infatti è riuscito a centrare il suo obiettivo. Di una serenità unica, ha affrontato anche questo difficile assoluto con la tranquillità di chi va ad una pescata sociale tra amici, e forse proprio questa la chiave che gli ha permesso di non andare nel pallone e di non buttare all’aria tutta la preparazione fatta a tavolino.

Licchio Loprete sempre sorridente e Roccaforte con i saraghi della prima frazione

Salvatore Roccaforte – G.S. Corallo Sub Alghero

Voto: 6

E’ solo alla sua seconda stagione agonistica e stacca al primo tentativo, anche se per il rotto della cuffia, il biglietto per l’accesso diretto all’assoluto del prossimo anno. E’ stato l’unico, insieme a De Silvestri, a giocare la carta della profondità in entrambe le giornate. Con condizioni così variabili non si è rivelata una scelta azzeccata e infatti il non avere una zona di ripiego nel medio fondo, dove hanno pescato e costruito il proprio risultato i primi nove, lo ha tenuto sul filo del rasoio fino alla fine della pesatura. Pescatore navigato ed esperto ma agonista ancora acerbo, poco duttile e troppo nervoso. Deve lavorare ancora molto su tattica e strategie di gara, privilegiare il lavoro di analisi durante la preparazione piuttosto che la marcatura a uomo; vedremo se avrà da questo risultato gli stimoli giusti per migliorarsi.

Bruno De Silvestri – Club Sub Cagliari

Voto: 5,5

Come a Torre Vado si trova 11° e primo degli esclusi per nemmeno un punto percentuale, di certo la fortuna non gli è stata amica. Dal terzo posto di Cinisi 2007 è sempre in bilico tra permanenza e retrocessione, questo regolamento non gli piace e non ne fa mistero, ha perso stimoli, grinta e voglia di lottare. Che dire, dopo tanti anni di gare con regole davvero valide non possiamo biasimarlo, per fortuna che ci sono sempre europei e mondiali in cui la sua stella sà ancora brillare.

Barteloni fiducioso prima della pesatura

Massimiliano Barteloni – Polisportiva G.S. Albatros Cagliari

Voto: 6-

“Risultato bugiardo”, può sembrare il classico luogo comune di stampo calcistico, ma è l’amara sintesi dell’assoluto di Massimiliano. Si perchè nella lunga lista dei retrocessi, praticamente tutti hanno sbagliato almeno una delle due giornate cappottando o quasi. Lui invece no, ha puntato sulle sue eccellenti qualità di razzolatore, sul ritmo indiavolato che lo contraddistingue, e il pesce lo ha trovato e messo a paiolo. Purtroppo, di due belle e variegate pescate, la bilancia ha salvato veramente poco relegandolo a questo 14° posto che gli va decisamente stretto. Peccato, al mondiale croato aveva saputo sacrificarsi per la causa, qui avrebbe meritato decisamente di più; ma è certo che questo è solo uno stop passeggero. Massimiliano è uno di quei validi atleti che sono il futuro nel nostro agonismo a tutti i livelli.

Nicola Riolo – Cammarata Mare Sub Palermo

Voto: 5,5

Da Nicola ci si aspetterebbe sempre una vittoria e vederlo tra i retrocessi è una delusione per tanti, ma questa volta, senza essersi potuto allenare con costanza e soprattutto reduce da problemi familiari che avrebbero provato chiunque, gli si deve comunque battere le mani. Nervoso, amareggiato per una decisione del giudice a suo dire sbagliata, poco lucido, la prima giornata evita il cappotto per un sarago, strappandone ben quattro, e tutti grossi, poco prima della sirena. Nella seconda frazione riprende in mano la situazione e con un variegato cavetto, che include anche una lampuga, rimonta ben 10 posizioni. Con un pizzico d’ingenuità ha dato troppa fiducia al sottocosta, confidando nel fatto che si sarebbe pescato come nel 2006. Si è ritrovato invece a dover lottare con le ripetute contestazioni sulla distanza minima dalla costa e si è visto pregiudicare tutta la gara. Il leone comunque non è sazio, ha ancora voglia di vincere, vecchie e nuove leve sono avvisate.

Giorgio Sanna – Presidente Polisportiva G.S. Albatros Cagliari

Voto: 11

In un panorama agonistico in cui sono rimaste pochissime società volenterose e capaci di organizzare un campionato nazionale di pesca in apnea, è davvero un grosso peccato perdere un punto di riferimento come lui. L’impegno di questa volta sarà forse stato il più gravoso di sempre. Giorgio si è dovuto districare tra mille problemi e contrattempi, con per giunta la spada di Damocle del tempo che minacciava di assegnare il titolo italiano 2010 con una sola giornata valida, e nonostante tutto ne è uscita una manifestazione da ricordare. Ottima organizzazione, premi per tutti nel vero senso della parola e grande partecipazione sono la dimostrazione che non ci si improvvisa nel suo ruolo.
C’è da sperare che possa ripensarci, magari con l’aiuto della federazione che potrebbe avere meno pretese, in fondo sarebbe assurdo perdere la Sardegna come teatro di queste competizioni.

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Category: Agonismo, Articoli, Pesca in Apnea

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