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Le pagelle dell’Assoluto 2008 di Simone Belloni

| 21 Settembre 2008 | 0 Comments

Nicola Riolo primo classificato (foto A.Balbi)

Nicola Riolo:

Che dire di un atleta che rimane nella storia per aver vinto l’Assoluto come più giovane (1983 Marina di Noto, a vent’anni), come più vecchio (2008 Torre Vado, a 45 anni)? Per aver vinto l’Assoluto sia con gli spostamenti in gommone che a nuoto? Per aver vinto l’Assoluto con la possibilità di catturare più cernie, una cernia sola ed anche col divieto di catturarla? Per aver saputo vincere sia con molta preparazione che con soli tre giorni? Per aver vinto l’Assoluto prendendo riferimenti col GPS oppure coi riferimenti a terra? Per aver vinto con gara a tre giornate o a due giornate? Con somma di punteggio per giornata, somma di piazzamento per giornata, o con la percentuale? Senza i bonus e con i bonus? Per aver vinto l’Assoluto negli anni ’80, ’90 e nel nuovo millennio? Per aver saputo vincere in tre differenti regioni (Sicilia, Sardegna, Puglia) e per essere l’unico ad averne vinti sei?
Si può solo dire che è un fuoriclasse!

ESA-gerato! Voto: 10 e lode

Roberto Praiola:

Roberto è un pescatore completo, abile in poca acqua come nell’abisso, ma se ci sono saraghi e grotto diventa una vera macchina da guerra. Riesce a capire subito la situazione, ritagliarsi una porzione di fondo interessante e tirare fuori gli sparidi dai posti più impensati.
Il suo fiuto per il pesce mi ricorda molto quello di Fabio Antonini. E’ forte fisicamente e, pescando tutto l’anno, è sempre molto allenato
Però non è costante.
Nelle sue ultime apparizioni ci sono diversi recuperi nella giornata conclusiva, segno inequivocabile che rende meglio quando ha lo stimolo ‘impellente’. E’ difficile infatti capire come fa uno come lui a prendere tre saraghi il primo giorno. E’ vero che ogni giornata fa storia a sé, ma è altrettanto vero che nella prima giornata è uscito più pesce. Comunque, a mio parere, è un atleta che può vincere tranquillamente un Assoluto. A patto che’

Pratico! Voto: 7/8

Antonio Lo Vicario quarto assoluto (foto A.Balbi)

Massimiliano Barteloni:

Lo seguo con attenzione da qualche anno e devo dire che è proprio un gran bel pescatore. Oltre a saper fare bene le cose, a saperle rendere semplici, ha pure un grande intuito e, anche su terreni ostici o quasi sconosciuti, il pesce lo trova (Trapani docet).
E’ veloce e grintoso, setaccia il terreno con maestria e difficilmente gli sfugge qualcosa.
A Torre Vado è andato ad un passo dal successo e, qualora fosse arrivato, sicuramente non avrebbe stupito nessuno. Il carniere della prima giornata è stato bellissimo e vario.
E’ l’unico che in due giornate ha sempre portato al peso una corvina e v’assicuro che in quel campo erano pesci molto difficili da trovare.
Deve avere un feeling con questo pesce, perchè riesce spesso a catturarne qualcuna.
Poi è costante, giovane e secondo il mio parere potrebbe aspirare alla Nazionale.
Certo deve fare esperienza in Oceano… quindi sbrighiamoci!!

Sicuro! Voto: 9

Antonio Lo Vicario:

Ma che bravo questo ragazzone. Non so se perché è figlio d’arte o meno, so di certo che è stata la piacevole sorpresa del campionato.
Questo sa pescare e lo sa fare con intelligenza.
Sapeva che per rimontare una prima giornata decisamente sottotono serviva un carniere pesante e variegato e quindi che fa?
Ti tira fuori il più completo carniere di tutto l’Assoluto rimontando una situazione critica.
Prende saraghi, tordi, salpe e murene in mezzo ad altri variando le tecniche e cercando le zone giuste.
Sì, mi è proprio piaciuto e sono contento per lui.
Ha dimostrato di non avere timori e di avere la cattiveria dell’agonista puro, di conoscere i pesci e le loro abitudini, di stare gomito a gomito con i nomi più blasonati dell’agonismo moderno e di non sentire pressioni.
Peccato la prima frazione, ma gliela concedo volentieri.
Sentiremo ancora parlare di lui ne sono certo.
Lo stesso Paolo Cappucciati che lo ha visto all’opera lo ha descritto come: ” una sicura promessa vista l’età, perchè sa come muoversi, cosa fare e soprattutto ha un innato istinto per il pesce!”

Grande! Voto: 8/9

Angelo D’Onofrio ottimo quinto classificato (foto A.Balbi)

Angelo D’Onofrio:

Questo ragazzo Romano sa proprio il fatto suo.
Lui fa le gare perché gli piace l’ambiente, conoscere nuove persone, quindi senza troppe ambizioni.
Però sa pescare e specie sul grotto riesce sempre, ed egregiamente, a far bene il suo lavoro.
Due giornate regolari(6 pesci la prima e 7 la seconda) e due carnieri ‘tipici’ con saraghi e tordi gli hanno permesso di migliorare la prestazione dello scorso anno.
Come tutti i Laziali conosce come si muove il pesce in queste concrezioni e, grazie al ritmo, all’intuizione e alla tecnica, fa sempre ottime cose.
E’ anche rapido ed attento pur scorrendo il fondo dinamico come una murena.
Spara d’istinto col suo affezionato arbalete da 55 cm e raramente sbaglia.
D’altronde pesca tutto l’anno ed è sempre ben allenato.
Mi fa piacere vederlo in queste posizioni perché mi piace sia come persona che come atleta.
Ormai i terreni sui quali si fanno i Campionati di Prima Categoria sono sul grotto e D’Onofrio ha tutte le carte in regola per rimanere a lungo ai massimi livelli.

Essenziale! Voto: 8

Giustino Blasio:

In questo Assoluto Blasio non mi è particolarmente piaciuto, anche se comunque è rimasto in Top Ten e dunque ha centrato l’obbiettivo.
Non mi è piaciuto proprio perché credevo potesse aggiudicarsi il Titolo, dopo la prima frazione.
Sapevo che è un atleta che conosce bene la pesca nel grotto, che è un atleta molto attento e generalmente regolare.
Ed invece la seconda manche non trova un sarago in peso e butta via un Assoluto catturando la miseria di un’occhiata appena al limite.
Certo la prima giornata di gara è da incorniciare e la sua maestosa orata verrà ricordata per anni all’interno di un pesante e variegato carniere, ma il crollo del giorno dopo lo trovo difficile da digerire.
Pensa Giustino che sarebbero bastati 3 pesci sicuri ed un paio di specie! Erano decisamente alla tua portata.
Spero che questa debàcle conclusiva ti possa servire per riordinare le idee e sfruttare al meglio una eventuale seconda chance alla prossima occasione.
A mio parere rimane quello che hai perso più che quello che ti sei guadagnato.

Sprecone! Voto: 6/7

Paolo Cappucciati: sempre ai vertici (foto A.Balbi)

Paolo Cappucciati:

Ormai non ci sono più parole per questo eterno ‘ragazzo’.
Ovunque vada prende pesce e mette tutti in fila.
Anche in occasione di questo difficile Assoluto grazie all’esperienza, alla conoscenza del pesce e ad un’invidiabile tecnica ha disputato due frazioni d’autore.
La prima giornata è andato a razzolare tordi e, dopo averne preso qualcuno corpulento che gli ha consentito un 15° posto parziale, ha messo le basi per una seconda manche all’attacco.
Infatti ha pescato saraghi nelle strette fenditure del grotto portando al peso sette prede valide e guadagnandosi la permanenza in Prima Categoria.
Poteva fare di più?
Non so e non m’interessa (o meglio non ci deve interessare) perché Cappucciati è una delle icone del nostro sport attraverso il quale è uno dei pochissimi che fa filtrare umanità e serenità.
Per il resto so per certo che ogni Assoluto in cui sarà presente sarà anche un Campionato ben più competitivo per gli altri.

Totemico! Voto: 8.5

Alessio Gallinucci:

Sicuramente, alla vigilia dell’Assoluto, le cose per Alessio saranno state difficili e piene d’incognite.
Ma Gallinucci è riuscito a mettersi tutto alle spalle e, grazie alle suo doti da competitore, si è tuffato subito nel clima gara ed alla fine ha fatto un bel torneo.
Due frazioni regolari gli hanno garantito un buon ottavo posto.
Ha pescato saraghi, tordi e limoni.
Sì, ha capito che giravano questi branchetti di ricciolette ed al momento giusto ne ha arpionata qualcuna per rimpinguare il carniere.
Quindi una gara intelligente e non decisa dai soliti saraghi (che comunque cattura sempre) ma anche da altre specie.
Alessio è maturato molto, ha trovato fiducia nei suoi mezzi ed i risultati arrivano con costanza.
Nel corso della sua carriera ha dimostrato di sapersi adattare ad ogni fondale ed ad ogni batimetrica e questo lo ha portato tra i primi di questo difficile e selettivo sport che è la pesca in apnea.
Penso che Gallinucci possa ambire a posizioni molto più importanti, quindi lo aspettiamo il prossimo anno più determinato che mai.

Gladiatorio! Voto: 7/8

Una bella nona piazza per il ligure Smeraldi (foto A.Balbi)

Nicola Smeraldi:

Oramai Smeraldi è da molti anni nell’agonismo che conta e devo confessare che, pur conoscendo le sue indubbie capacità, disperavo di poterlo trovare nell’elite.
Ed invece, dopo un’ottima Semifinale, eccolo arrivare al nono posto in Finale.
E’ maturato parecchio ed ora fa l’essenziale.
Cerca il pesce e lo cattura rimandando il ‘colpo ad effetto’ che alla fine non porta punti.
Sul grotto è un cliente ostico per tutti.
Ha un buon fiuto del pesce, prepara con dovizia e interpreta bene la gara.
Nella prima giornata ha trovato uno spacchetto dove dimorava una bella orata (che nessuno dei Big aveva segnato) ed alla partenza l’ha fiocinata creando i presupposti giusti per una gara in discesa.
Poi le sue capacità hanno fatto il resto.
Quattro pesci la prima frazione ed addirittura sei nella seconda manche (tra parentesi tutti di buona pezzatura) dimostrano quanto sia stato in crescita ed esemplare il suo Campionato.
Bravo Nicola mi hai fatto ricredere e ne sono felice.
Ti ricordi pochi giorni prima dell’Assoluto quando, incontrandoci al bar mi dicesti:‘mi sto allenando come un matto!’?
Sono contento che siano arrivati anche ambiti traguardi.

Maturo! Voto: 8

Gianmatteo Grossi:

Che dire di questo atleta rivelazione della Semifinale?
Che dire di questo atleta rivelazione della Finale?
Che è stato bravissimo. In acqua è un cormorano. Viaggia a pelo del fondo alla ricerca delle prede che raramente sfuggono alla sua vista.
Sembra proprio un “Cacciatore” subacqueo.
Sceglie molto bene le zone giuste, le passa con cura, se non è convinto le ripassa ed alla fine il pesce lo prende. Con due belle giornate ha fatto cadere saraghi, tordi, cefali dimostrando di essere eclettico e pratico.
Anche lui in rimonta dopo la prima giornata esprime chiaramente capacità di lotta ed equilibrio.
Insomma fa ciò che sa fare e gli riesce pure.
Una cosa che mi sorprende di lui è che non commette mai errori evidenti. Qualche piccola sbavatura come tutti, ma l’occasione difficilmente gli sfugge.
Un momento di grazia che gli auguriamo duri ancora ed ancora.
Personalmente credo che Grossi abbia ancora margini di miglioramento, ma è evidente che sta facendo passi da gigante. Dove lo porteranno?

Stoico! Voto: 8

Leonardo Cagnolati (detentore del Titolo 2007):

Se il buon Leonardo s’allenasse con più costanza…
Invece lui ha altri allettanti interessi che, spesso e volentieri, lo portano ad affrontare le competizioni in condizioni (credo più psicologiche che fisiche) non perfette.
Ad esempio ho subito notato il carniere della prima frazione e m’è piaciuto.
Ha impostato la gara con continui aspetti e con buoni risultati portando al peso sei pesci di mole tra tordi e saraghi.
Un inizio intelligente (visto che in preparazione aveva trovato solo pesce “a zonzo”) segno che le qualità ci sono e portano a buon fine solitamente.
Poi la seconda frazione ha parecchie indecisioni che, a questi livelli, spesso e volentieri risultano fatali.
Infatti è recalcitrante sulla strategia da adottare, probabilmente si fa prendere dalla smania e va in confusione.
In più padella quei 3/4, forse anche 5 pesci che gli avrebbero garantito la qualificazione.
Insomma, un Campionato a due facce che suggerisce una riflessione molto attenta sulle situazioni vissute durante la competizione e, se mi è permesso, un’analisi approfondita che lo porti ad organizzare meglio gli allenamenti ed i piaceri.

P.S. Tenuto conto che c’è un Mondiale alle porte al quale prenderà parte, la mia sicura insufficienza la voglio trasformare in una sufficienza, che spero possa fungere da stimolo.

Confuso! Voto: 6

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