Le 3 Differenze Principali tra Polpo e Polpessa
Il Polpo (e non polipo che è un’altra cosa!) è probabilmente la prima preda con cui il pescatore subacqueo neofita ha modo di misurarsi nelle sue prime incursioni nel mondo sommerso. Non è però il solo ottopode nel quale può capitare di imbattersi, saltuariamente anche la Polpessa può finire nel carniere di qualche subacqueo alle prime armi, che magari la scambia proprio per un polpo.
Spesso vi sarà capitato di sentire che la polpessa altro non sia che la femmina del polpo, oppure che dall’accoppiamento con quest’ultimo, nascano i moscardini, che poi da adulti diventeranno a loro volta polpi e polpesse. Vediamo di mettere un po’ di ordine in questa totale confusione.
Il Polpo (Octopus vulgaris) e la Polpessa (Callistoctopus macropus) sono due specie ben distinte, certo morfologicamente molto simili, ma come possono essere simili tra loro le varie specie di cernia o di saraghi. Ed entrambi sono altra specie rispetto al moscardino (Eledone moschata), che quindi NON è affatto lo stadio giovanile degli altri due. Chiarito questo, vediamo quali sono le differenze principali tra questi due cefalopodi.
1 – Livrea
Il Polpo ha una colorazione tra il marrone chiaro e il rossiccio, che ha una capacità di cambiare colore veramente strabiliante, soprattutto per la rapidità con la quale i cromatofori (cellule contrattili incluse nel derma contenenti pigmenti di diverso colore) della sua pelle sono in grado di reagire e per il grado di mimetismo che sono in grado di riprodurre.
La Polpessa invece ha una livrea tendente al rosso mattone, con una caratteristica abbondanza di macule bianche. Le capacità mimetiche sono molto meno spiccate, il cambiamento di livrea si manifesta più spesso con una variazione di intensità della colorazione.
2 – Dimensioni
Il Polpo si presenta con un aspetto decisamente più massiccio, con tentacoli più grossi, ed è in grado di raggiungere il peso di svariati chili, fino a oltre 10.
La Polpessa invece ha un corpo esile, i suoi tentacoli sono più sottili anche se più lunghi in proporzione a quelli di un polpo di pari dimensione. Si distingue inoltre per avere la prima coppia di tentacoli più lunghi delle altre tre. La taglia massima documentata è di circa 2 kg (e 150 cm di lunghezza), anche se quella media oscilla intorno ai 400 grammi (e 80 cm di lunghezza).
3 – Habitat
Il Polpo predilige un substrato ricco di roccia e anfratti, dentro i quali può rifugiarsi, sigillando la propria tana con l’ausilio di ciottoli, conchiglie e qualsiasi tipo di piccolo detrito possa esserci vicino alla tana. Ha abitudini alimentari soprattutto diurne.
La Polpessa, si incontra più frequentemente in zone nelle quali ci siano ampie porzioni di sabbia e posidonia, che predilige sia per andare a caccia che per nascondersi dai predatori. Ha abitudini alimentari spiccatamente notturne, tanto che la sua presenza nel carniere del pescatore dilettante può spesso far dubitare della liceità del prelievo.
In Cucina
Nonostante la Polpessa sia più esigente del Polpo in fatto di alimentazione, dal punto gastronomico si dimostra piuttosto mediocre e per questo, qualora la si incontrasse, sarebbe buona norma limitarsi ad osservarla volteggiare sul fondale SENZA catturarla.
In ogni caso è opportuno ricordare che, esattamente come il polpo, durante la deposizione delle uova sospende quasi completamente l’alimentazione per poi morire (quasi sempre), praticamente di fame, poco dopo la schiusa.
Questa situazione è facilmente riconoscibile perchè il mollusco è costantemente a guardia delle uova, ancorate a una superficie dura, a formare un caratteristico grappolo. La femmina le cova, aerandole ininterrottamente e tenendole pulite. Utilizzando tutte le sue energie vitali a fini riproduttivi, le già scarse qualità gastronomiche vanno completamente perdute, rendendo del tutto inutile il suo prelievo (come anche per il polpo).
Forse ti interessa anche...
Category: Articoli, Medicina e biologia, Pesca in Apnea