La FIPSAS avvia i contatti con le CCPP per una cooperazione
Nei mesi passati la FIPSAS ha avviato dei contatti con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto per sottoporre all’attenzione dei suoi vertici un progetto di cooperazione finalizzato ad una più armonica e congrua regolamentazione della pesca in apnea da parte delle ordinanze emesse dagli uffici marittimi locali.
Il progetto stilato dalla FIPSAS propone l’adozione di un set di norme omogeneo che tutti gli uffici locali dovrebbero adottare in mancanza di esigenze concrete di carattere locale che rendano necessarie norme ad hoc. Tale progetto mira, da una parte, a chiarire in modo definitivo la portata di alcune norme vigenti dai contorni indefiniti, e dall’altra ad una maggiore omogeneità di obblighi e divieti in ambito locale, il tutto in un ottica di maggiore serenità e sicurezza dell’attività di pesca in apnea ed una facilitazione dei controlli.
Il potere regolamentare degli uffici periferici, sicuramente utile alla gestione di problemi di carattere locale che difficilmente possono essere previsti dalle norme generali e astratte disposte dal regolamento nazionale, ha di fatto portato ad una differenziazione della disciplina giuridica della pesca in apnea nelle varie località, un fatto che crea numerosi problemi, a partire dalla scarsa conoscibilità ed omogeneità dei precetti, disseminati in un gran numero di atti.
La FIPSAS, in virtù del mandato di gestione della disciplina ricevuto dal CONI, ha sviluppato negli anni competenze ed esperienze che possono certamente risultare utili ad una migliore comprensione dei problemi posti dalla normativa vigente. Per questa ragione, la FIPSAS ha ritenuto di offrire la propria disponibilità ad un dialogo più serrato con le Capitanerie di Porto, prendendo l’iniziativa con l’avvio di contatti e la condivisione di un’approfondita relazione sull’attuale situazione normativa e sull’indicazione di quelle che, a suo modo di vedere, risultano le migliori norme partorite dagli uffici locali. Improntato ad un principio metodologico fondato sulla selezione delle migliori disposizioni rinvenute nelle ordinanze locali, il progetto di cooperazione si propone di favorire l’esportazione sull’intero territorio delle migliori esperienze regolamentari partorite dagli uffici locali, al fine di valorizzare al massimo il lavoro delle CCPP migliorando sicurezza ed equità della disciplina giuridica. Inoltre, il progetto auspica anche l’introduzione del divieto di pesca al traino (la cd trainetta), una pratica antisportiva e condannata all’unanimità da tutti i pescatori sportivi, amatoriali ed agonisti.
Il Comando Generale delle Capitanerie di Porto ha mostrato una notevole disponibilità rispetto alla cooperazione con la FIPSAS, e si è prodigato per portare le proposte federali ai più alti livelli. Nei giorni scorsi si è tenuto un vertice sulla proposta e sulle richieste FIPSAS; gli esiti della riunione saranno resi noti nei prossimi giorni, e non si esclude che possano essere state adottate decisioni di carattere esecutivo, che potrebbero divenire operative già durante la stagione balneare 2007, ormai in corso. In attesa di ulteriori sviluppi, possiamo prendere atto con soddisfazione della nuova cooperazione instauratasi tra la FIPSAS e le Capitanerie di Porto, da sempre impegnate sul fronte della sicurezza in mare e particolarmente sensibili ai problemi dell’immersione subacquea in ogni sua forma.
Seguiremo l’evoluzione degli eventi e terremo informati i lettori di Apnea Magazine.
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