IRC per diffondere la cultura dell’emergenza sanitaria
Come è nata l’iniziativa ed in cosa consiste? – Da circa 10 anni l’IRC (Italian Resuscitation Council) si è assunto il compito di diffondere la cultura dell’emergenza sanitaria su tutto il territorio nazionale.
L’idea è nata dall’entusiasmo di chi, medico e non, ritiene che il salvare una vita sia un dovere di tutti e che di tutti, pertanto, debba essere la capacità di poterlo fare in caso di emergenza.
Nasce così “IRC Comunità” e non a caso prende vita proprio nel 2004, “l’Anno del Cuore”!
Chi è IRC Comunità e cosa fa?
IRC Comunità è un’Associazione di persone, ma raccoglie le istanze di Organizzazioni, Enti ed Istituzioni sia pubbliche che private.
Scopo primario di questa Associazione è quello di salvaguardare la vita umana attraverso la diffusione della rianimazione cardiopolmonare (RCP), dell’uso del defibrillatore automatico e della cultura sanitaria in materia di assistenza in emergenza, con particolare riguardo alla informazione e formazione di coloro che non appartengano alle professioni sanitarie.
Chi sono i promotori?
IRC Comunità è stata promossa da individui e da organizzazioni che hanno a cuore lo sviluppo della cultura della vita e che rappresentano ampi settori della Società civile.
Molte realtà hanno già aderito a IRC Comunità ed in particolare associazioni di volontariato, professioni sanitarie, Vigili del Fuoco e Polizia di Stato, enti aeroportuali, comunità scolastiche, organizzazioni ed enti sportivi.
In particolare, per quanto concerne le attività subacquee, la costituzione di questo primo nucleo di IRC Comunità ha già incontrato il consenso di ANIS, DAN Europe e PADI, le quali ritengono che la cultura del Primo Soccorso sia parte integrante della sicurezza in immersione.
Come s’inserisce la subacquea in questo contesto?
Nel nostro paese in seguito ad accurate indagini si ritiene che, in casi di arresto cardiaco improvviso, i tempi ottimali di intervento dei servizi di emergenza medica (118) in aree particolarmente organizzate (centri urbani) non possano essere inferiori agli 8 – 15 minuti.
Questi tempi sono troppo lunghi per garantire l’efficacia del soccorso poiché danni cerebrali irreversibili possono manifestarsi dopo appena 5 – 6 minuti di mancato apporto di ossigeno al cervello e richiedono quindi una capacità di intervento immediato, prestata da chiunque sia stato addestrato a farlo e che si trovi già sul posto.
Le attività subacquee oltretutto per propria natura si svolgono in un ambiente “straordinario” e quasi sempre in zone relativamente isolate, cosa che può essere causa di ulteriore ritardo nei tempi di intervento delle strutture esterne, pertanto la capacità di prestare un soccorso adeguato da parte dei presenti assume un’importanza ancora più rilevante.
E’ quindi più che giustificato che, nell’ottica della nascita di IRC Comunità, la “Comunità” dei subacquei sia giustamente rappresentata e fornisca il suo contributo.
Il contributo del DAN Europe e la sua funzione in IRC Comunità.
DAN Europe, che da oltre 10 anni promuove in tutta Europa la “cultura” del soccorso, ha quindi aderito a questa iniziativa con particolare entusiasmo ed il Prof Marroni è stato incaricato dal gruppo “sub” di rappresentarlo in seno al primo Consiglio Direttivo di IRC Comunità.
Quali saranno gli obiettivi da raggiungere nell’immediato?
Le prime azioni che IRC Comunità ha in programma sono:
- Diffondere presso il grande pubblico su tutto il territorio nazionale le linee guida IRC mediante corsi di formazione per non medici realizzati attraverso una rete di istruttori anch’essi non necessariamente medici precedentemente istruiti, preparati, formati e certificati da IRC;
- Cooperare con associazioni, organizzazioni e istituzioni interessate alla stesura dei programmi di addestramento alla rianimazione, alla defibrillazione ed alle prime manovre salvavita destinati a tutti i potenziali utenti non medici;
- Promuovere e diffondere la formazione di una coscienza pubblica e l’educazione alla cultura dell’emergenza sensibilizzando l’attenzione del mondo scientifico, delle istituzioni, della scuola e degli apparati di informazione alla pratica della RCP, all’uso del defibrillatore e ai problemi connessi all’emergenza sanitaria;
Gli istruttori subacquei che già tengono corsi di PS ed RCP come saranno inquadrati?
Una delle prime azioni di IRC Comunità sarà quella di unificare le linee guida di intervento per non disperdere il patrimonio della cultura del soccorso già presente in seno alle organizzazioni che se ne sono finora occupate attivando percorsi formativi specifici.
Ove necessario saranno organizzati corsi e seminari di aggiornamento per consentire l’adeguamento delle certificazioni degli istruttori che avverranno con modalità simili a quelle dei ben noti “cross-over”.
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