Intervista a Lorenzo Borri, Direttore Generale Omersub
L’anno che si è da poco concluso è stato per Omer un anno decisamente diverso; ad agosto infatti è stato ufficializzato il passaggio di proprietà dell’azienda dalla famiglia Ciceri al gruppo francese AquaLung, leader mondiale nel settore delle immersioni con autorespiratore.
A distanza di qualche mese abbiamo voluto parlarne con l’ingegnere Lorenzo Borri, già Direttore Commerciale, che la nuova proprietà ha voluto promuovere al ruolo di Direttore Generale anche a dimostrazione di una continuità nella gestione dell’azienda brianzola.
Cercheremo con lui di capire se qualche cosa cambierà nelle strategie aziendali, cosa si aspetta la nuova proprietà, quali saranno gli obiettivi per il 2014 e quali le sfide da vincere per raggiungerli.
Cominciamo dall’inizio: da chi è stata avviata l’operazione che ha portato al passaggio di mano?
L’operazione è stata avviata dal gruppo AquaLung che ha dimostrato un interesse verso Omer ormai diversi mesi orsono.
Quali sono le motivazioni che hanno spinto il gruppo AquaLung, che ha già al proprio interno marchi, non ultimo Technisub, che vantano una significativa esperienza anche nella progettazione e realizzazione di attrezzature per la pesca in apnea, ad acquistare Omer?
E’ vero che aziende appartenenti al gruppo AquaLung hanno avuto dei trascorsi come produttori di attrezzature da pesca (il mio primo fucile è stato un Panther della Technisub!) ma bisogna risalire nel tempo veramente di molti anni. Oggi il mercato della pesca in apnea è completamente diverso da quello di 30 anni fa e pensare di rientrarci partendo da quelle esperienze avrebbe comportato dei tempi sicuramente molto lunghi.
Una volta presa la decisione di tornare nel mercato della pesca in apnea, Aqualung ha preferito acquistare l’azienda leader mondiale del mercato anziché pensare di sviluppare una linea al suo interno.
Nell’operazione ha avuto qualche ruolo il fatto che Omer avesse da poco siglato un accordo con Umberto Pellizzari, uomo immagine per eccellenza dell’apnea italiana e mondiale?
No. L’opportunità di firmare l’accordo con Umberto è arrivata quando le trattative erano già avviate. AquaLung ha però condiviso con la famiglia Ciceri l’idea che si trattasse di un’occasione da non perdere.
Da Direttore Generale, può dirci cosa si aspetta AquaLung da Omer?
AquaLung si aspetta che Omer continui a fare quello che ha fatto negli ultimi anni, possibilmente migliorando quegli aspetti dove sia possibile intervenire avendo un grande gruppo alle spalle.
Da ex Direttore Commerciale, può dirci cosa si aspetta Omer da AquaLung?
Più che da ex Direttore Commerciale preferisco rispondere ancora come nuovo Direttore Generale. Da AquaLung mi aspetto di poter sfruttare alcune sinergie. Prima tra tutte la possibilità di sfruttare alcune filiali AquaLung nel mondo per potenziare la distribuzione dei prodotti Omer e Sporasub in quei paesi. Mi aspetto poi la possibilità di fare ancora maggiori investimenti in alcuni settori dell’azienda così da fare un ulteriore passo in avanti.
Come nuovo Direttore Generale immaginiamo si sia posto degli obiettivi. Qual è il primo della lista?
Ritengo che il lavoro fatto dai fratelli Ciceri in questi ultimi anni sia encomiabile e i risultati sono lì a dimostrarlo. Penso però che si possa e si debba lavorare per fare ancora meglio, considerando l’appartenenza ad un gruppo industriale come AquaLung. Personalmente mi sono posto come primo obiettivo quello di migliorare ulteriormente la qualità dei nostri prodotti.
L’essere diventati parte di un gruppo di aziende comporterà qualche cambiamento dal punto di vista strettamente industriale (ideazione, progettazione, realizzazione dei prodotti, fornitori…)?
Non pensate che sia così. L’ideazione, la progettazione e la realizzazione di tutti i prodotti Omer e Sporasub continueranno ad avvenire all’interno delle mura di Omersub in Brianza, esattamente come prima anche se certamente cercheremo di sfruttare anche le competenze tecniche presenti nelle altre aziende del gruppo. Quello che già stiamo facendo, grazie ad AquaLung, è il potenziamento della struttura con nuove assunzioni, tra cui un nuovo ingegnere che è già andato a potenziare l’ufficio tecnico e l’ufficio controllo qualità.
E dal punto di vista commerciale?
Dal punto di vista commerciale stiamo studiando le potenziali sinergie per distribuire i prodotti Omer e Sporasub in modo sempre più capillare ed efficiente nel mondo. Ma queste sinergie riguardano principalmente l’estero. Per quanto riguarda l’Italia non cambierà praticamente niente.
Con Technisub, come con Suunto, ci sono delle concorrenze dirette su alcune tipologie di prodotto, quali sono da questo punto di vista le indicazioni della holding?
Sinceramente vedo molta poco concorrenza soprattutto per il fatto che le aziende del gruppo Aqualung si sono storicamente sempre rivolte al mercato dell’Ara, dello snorkeling e della piscina. In ogni caso Omer e Sporasub continueranno a sviluppare e a produrre l’intera gamma di prodotti utili ai pescatori in apnea e agli apneisti senza alcuna limitazione particolare da parte del gruppo.
Le novità del catalogo 2014 sono interamente di progettazione Omer; avete già iniziato qualche tipo di collaborazione con le altre aziende del gruppo su nuove idee o su progetti più concreti?
Nulla cambierà. Anche le numerose novità a cui stiamo lavorando per il catalogo 2015 sono e saranno interamente progettate in Omersub. Se lo riterremo vantaggioso, cercheremo di sfruttare qualche fornitore del gruppo ma niente di più.
Se si, può anticiparci qualcosa?
A marzo torneremo a partecipare all’Eudi Show che si terrà a Bologna dal 14 al 17 marzo. In quell’occasione presenteremo, in anteprima assoluta, un’intera gamma di prodotti (seppur al momento limitata come numero di articoli) che stiamo realizzando in collaborazione con Umberto Pelizzari e con MOMO Design. Rimarrete molto sorpresi…
Molte aziende legate alla subacquea ARA non vedono di buon occhio le gare di pesca in apnea, qual è la posizione di AquaLung al riguardo?
OMERSUB ha sempre creduto nell’agonismo e continuerà a crederci. La riprova è il fatto che non abbiamo alcuna intenzione di ridimensionare il Team di atleti che per noi è e resta un investimento di primaria importanza. Essendo Omersub parte del gruppo AquaLung mi sento di poter affermare che questa è anche la posizione del gruppo.
Anche per questo motivo non ci saranno cambiamenti nell’organizzazione della squadra agonistica che continuerà ad essere gestita da Marco Bardi che avrà a disposizione esattamente le stesse risorse degli anni scorsi. Stesso discorso per i vari Team che gestiamo in tutti i mercati più importanti nel mondo.
In conclusione ci può fare un bilancio di questi primi mesi?
E’ ancora presto per fare bilanci. Di sicuro posso però affermare che vedo per Omersub un futuro molto roseo, di grande crescita.
Ringraziamo l’Ing. Borri per il tempo, prezioso, che ci ha regalato e gli auguriamo di continuare a raggiungere traguardi prestigiosi.
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