Incidente Pesca Sub: 42enne Muore a Torre Faro
Si chiamava Giuseppe Sanò il 42enne che, nel pomeriggio di ieri (11 maggio), ha perso la vita durante una battuta di pesca subacquea nelle acque di Torre Faro (Messina). Il corpo del pescatore è stato avvistato mentre galleggiava a poca distanza da riva, il recupero del cadavere è stato effettuato da una motovedetta della Guardia Costiera di Messina, intervenuta in zona intorno alle 17.00.
Ancora sconosciute le cause dell’incidente; Giuseppe era considerato un pescatore esperto, conosceva bene l’elemento liquido e ci trascorreva molto del suo tempo libero. Era molto conosciuto, oltre che per il suo impegno politico, per le sue battaglie contro i pescatori di frodo, putroppo molto attivi nelle acque dello stretto.
AGGIORNAMENTO 16 MAGGIO
I siti di notizie locali riferiscono che, a seguito del ritrovamento del fucile di Giuseppe, sarebbe stata anche chiarita la dinamica dell’incidente. Messinaora.it riporta che:
“Il fucile subacqueo è stato recuperato stamattina da un pescatore, a 5 metri di profondità, all’altezza della zona “Palazzo”, dove ha avuto inizio l’immersione. Il caso ha voluto che il pescatore abbia incrociato una lenza arroccata a circa 30 metri di profondità: era quella spezzata dopo il colpo inferto da Giuseppe Sanò ad una cernia, rimasta incastrata nel fondale.
Molto probabilmente il tempo perso a cercare di recuperare il pesce è stato troppo: nella risalita, quando era ormai a 5 metri, è sopraggiunta una sincope che ha provocato lo svenimento. Tanto che Giuseppe ha perso il fucile e la corrente lo ha trascinato in pochi minuti verso la Punta, a 500 mt dal Lanternino dove poi il suo corpo esanime è stato recuperato”.
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