In Nuova Zelanda nasce un AMP no-take grande quanto la Francia
In Nuova Zelanda, nella regione delle isole Kermadec, considerato uno degli ambienti più incontaminati e unici sulla Terra, nasce un “Ocean Sanctuary” che avrà un’estensione di ben 620.000 km²; in pratica un tratto di mare grande quasi quanto la Francia intera, 2 volte più grande della stessa Nuova Zelanda e 50 volte più grande del più grande parco nazionale dello stato. L’intera area sarà una no-take zone, vale a dire l’equivalente delle nostre ridottissime zona A dove nessuna attività di prelievo o di disturbo è permessa.
Questa decisione estende una ridotta riserva marina istituita negli anni ’90, con la quale lo stato insulare dell’Oceania vietò la pesca e l’estrazione mineraria in un’area che si estendeva fino a 12 miglia nautiche dalla costa di ciascuna delle 6 isole della regione. L’obiettivo dichiarato dal governo è quello di preserve gli importanti habitat per gli uccelli marini, le balene, i delfini, le tartarughe marine in via di estinzione e migliaia di specie di pesci.
Quest’ennesimo progetto di tutela integrale, che segue le grandi riserve marine delle US Pacific Remote Islands Marine National Monument, dell’Australian Coral Sea Commonwealth Marine Reserve e delle Pitcairn Islands Marine Reserve, ribadisce come la tendenza internazionale in fatto di protezione del mare punti prima di tutto ad escludere interamente la pesca professionale e le attività estrattive e, se necessario, anche a fermare qualsiasi attività umana di disturbo potenziale. Segno che la creazione di acquari da mostrare ai turisti come effetto “vetrina” poco ha a che spartire con l’effettiva tutela della risorsa.
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