In mostra a Palermo la nascita del cinema subacqueo
La professoressa Cedrini, conduttrice della serata (Foto S. Rubera)
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Nella splendida cornice di Villa Zito, sede della Fondazione Banco di Sicilia, è stata inaugurata a Palermo, alla presenza di un nutrito pubblico, la mostra fotografica “La nascita della Cinematografia Subacquea” che rimarrà aperta fino a sabato prossimo.
Dedicata al Principe Francesco Alliata di Villafranca, Pietro Moncada di Paternò Quintino di Napoli e Renzo Avanzo, che sono stati i pionieri delle riprese sottomarine, la mostra propone alcune emozionanti fottografie scattate a metà degli anni ’40 che documentano i primi tentativi di utilizzare sott’acqua apparecchiature cinematografiche professionali.
Alla serata inaugurale, brillantemente condotta da Rita Cedrini, professoressa di antropologia culturale presso l’Università degli Studi di Palermo, era presente lo stesso Principe Francesco Alliata di Villafranca, autore insieme a Fosco Maraini degli scatti esposti.
Il Principe Francesco Alliata di Villafranca, pioniere del cinema subacqueo (Foto S. Rubera)
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L’incontro è stato anche l’occasione per la presentazione di due volumi dedicati: uno al Principe Francesco Alliata di Villafranca e l’altro alla storia della fotografia e cinematografia subacquea.
“Il Principe delle immagini” di Gaetano Cafiero (Edizioni Magenes di Milano e Libreria del Mare di Roma) racconta la storia di Francesco Alliata di Villafranca e del gruppo dei Ragazzi della Panaria che a partire dal 1945 iniziano a progettare e costruire da soli le attrezzature che permetteranno di portare sui fondali sottomarini le macchine da presa utilizzate in superficie dando vita alla cinematografia subacquea il cui primo prodotto sarebbe stato “Cacciatori sottomarini”, un cortometraggio della durata di 10 minuti, ovviamente dedicato alla pesca subacquea, che è stato proiettato nel corso della serata.
Ma quel gruppo di pionieri ha anche dato un impulso fondamentale allo sviluppo di quella che oggi è la subacquea ricreativa.
A loro si deve, ad esempio, la fondazione del Circolo Siciliano dei Cacciatori Sottomarini, attivo dal 1947 a Ustica e Rinella, nell’isola di Salina, uno dei primissimi circoli subacquei in Italia che, di fatto, diede vita al primo diving centre al mondo.
Lo stesso gruppo curò anche la redazione della prima guida subacquea delle Isole Eolie, iniziativa assolutamente rivoluzionaria rispetto ai tempi in qui fu realizzata.
Alberto Romeo, esperto di storia della subacqua e apprezzato fotografo subacqueo (Foto S. Rubera)
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In “Storia della fotografia e della cinematografia subacquea italiana” (Edizioni La Mandragora di Imola, in italiano e inglese), Alberto Romeo, esperto di storia delle attività subacquee e primo campione italiano di fotografia subacquea, ripercorre il cammino dell’immagine sottomarina dalle origini ai nostri giorni parlando soprattutto degli uomini che hanno lasciato il segno lungo questo cammino.
Al tavolo dei relatori, per tutta la sera, ha fatto bella mostra di se un vero cimelio storico: una delle custodie subacquee interamente in rame fatte costruire da Francesco Alliata ed utilizzate per i primi esperimenti.
La custodia, accantonata in magazzino alla fine dell’avventura Panaria, era stata rubata e ritrovata, a distanza di molti anni, nella bottega di un rigattiere palermitano, da un appassionato che, pur intuendone l’importanza, non ne immaginava il valore storico.
Gaetano Cafiero, l’autore del libro il principe delle immagini. (Foto S. Rubera)
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Per chi volesse visitare la mostra, gli orari di apertura sono dalle 9.30 alle 13 e dalle 16 alle 17.30 di tutti i giorni feriali escluso il sabato in cui la mostra rimane aperta solo la mattina; Villa Zito si trova in Via Libertà, 52.
La custodia utilizzata da Francesco Alliata nei primi esperimenti sott’acqua (Foto S. Rubera)
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