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Il piombo mobile: la pesca subacquea in assetto variabile

e07rid2Nasce una nuova collaborazione tra Apnea Magazine e il bimestrale greco di apnea e pesca subacquea, in lingua inglese, Deep Worldwide Magazine dell’amico Dimitri Kollias.

A partire da oggi, e per diversi mesi, pubblicheremo alcuni articoli tratti dalla rivista ellenica su diverse tematiche, saranno reperibili sul sito e verranno ampiamente diffusi sui nostri canali social, sia in italiano che in inglese. Inoltre, cliccando sulla copertina interattiva che troverete in testa ad ogni articolo potrete accedere al sito deepww.com e visitarlo. Vi auguriamo buona lettura!

 

Fin dai tempi dei vecchi pescatori di spugne greci, le immersioni in assetto variabile sono sempre state all’ordine del giorno per gli apneisti. Utilizzando un blocco di marmo di forma ovale (petra) collegato ad una cima, i pescatori di spugne del passato erano abituati a immergersi molto velocemente, a grande profondità, per raccogliere i poriferi e tornare a galla con l’aiuto del loro assistente in superficie che recuperava cima e peso. L’utilizzo del pendolo si è ovviamente evoluto da allora, oggi la storica petra si è trasformata in una moderna slitta da immersione in un’arena sportiva acquatica.

VBlongL’idea di immergersi utilizzando un peso sganciabile si può applicare perfettamente anche alla pesca in apnea. Tuttavia, vogliamo sempre ricordare che non è un mezzo per raggiungere l’irraggiungibile. Avvicinare i propri limiti e magari anche superarli con l’aiuto di un sistema da assetto variabile è solo per le per manifestazioni di apnea e non può che essere sicura via per gravi incidenti mentre si pesca. Il “pendolo” non dovrebbe essere utilizzato per raggiungere profondità al di fuori delle proprie possibilità. L’assetto variabile è un buon metodo per tuffi più sicuri quando serve un po’ di tempo in più o maggiore tranquillità per operare sul fondo. O può semplicemente aumentare la sicurezza mentre si estrae una cernia dalla sua tana.

Come dovremmo preparare un buon sistema con piombo mobile?

Una buona quantità di zavorra, della cima e una boa è tutto quello che ci serve quando peschiamo con il piombo mobile. Tuttavia, piccoli dettagli e suggerimenti rendono questo strumento molto più affidabile e semplice da utilizzare.

Zavorra: a seconda dello scopo, della stagione e dallo stile di pesca, potremmo avere bisogno di blocchi di piombo di diversa misura. In teoria potremmo mettere solo pochi chili di peso in cintura per mantenere il nostro assetto sul fondo, sistemando il resto del peso separatamente. Per fare questo, un trucco per determinare la quantità della parte variabile, è iniziare ad aggiungere peso alla cintura e osservare il punto in cui cominciamo ad affondare durante l’espirazione.

Regolando la distribuzione del peso in questo modo, avremo una disposizione per cui pinneggeremo solo poche volte prima di raggiungere un assetto negativo una volta iniziata la discesa.

Durante la caduta è cruciale rimanere rilassati. I metodi comuni per l’uso del piombo mobile sono: a) un peso con una maniglia; b) un peso di forma piatta da tenere sotto la cintura; c) una seconda cintura di pesi; d) la normale cintura con una maggiore quantità di peso.

VB1La boa: nel 90% dei casi una normale boa da sub è più che sufficiente. Un robusto moschettone per il recupero e una robusta sagola di un colore brillante, che permetta di seguire il subacqueo, sono raccomandati. Tuttavia, in alcuni casi estremi, in cui la zavorra superi i 10kg, è necessario prestare un’attenzione particolare alla boa poiché il peso eccessivo potrebbe farla esplodere se si preferisce usare una sagola corta.

La sagola: le cime per il recupero sono l’elemento basilare per ogni sistema di piombo mobile. Sagola galleggiante o tubi pieni d’aria di spessore sufficiente sono necessari per prevenire grovigli. Più spessa è la sagola meglio è, almeno fino a quando la tensione della cima non acceleri o freni il nostro tuffo. Una volta sganciata la zavorra dal subacqueo, la cima dovrà tornare in superficie senza formare anse sul fondo. Non è molto importante avere sagole con un elevato carico di rottura ma uno spessore minimo di 8 millimetri renderà il recupero facile e veloce.

Un corto elastico all’estremo della cima collegata alla boa aiuterà sempre il subacqueo a muoversi liberamente sul fondo senza dover regolare la lunghezza della sagola ad ogni tuffo di diversa profondità. Per alcuni è consigliabile l’utilizzo del monofilo per gli ultimi metri, così da evitare di spaventare il pesce, ma la verità è che le vibrazioni che arrivano dalla lunga cima sono più che sufficienti a creare qualche disturbo. Tuttavia, nelle zona più profonde, i pesci si comportano solitamente in modo più tranquillo ed è possibile compensare il disturbo dato dalla cima di recupero.

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Come tutte le tecniche di pesca subacquea, l’uso del piombo mobile richiede molta pratica e diverse prove. Abituarsi a discese veloci e tuffi profondi richiede del tempo e nel frattempo dobbiamo trovare l’assetto ottimale per noi stessi. A secondo dei limiti fisici di ciascun subacqueo, una configurazione per l’uso del piombo mobile può partire da una semplice zavorra da 2 chili fino ad un siluro da 20 chili recuperabile con un verricello! Un compagno di pesca è chiaramente obbligatorio in questa disciplina, recuperando il piombo mobile a vicenda il subacqueo si mantiene più concentrato e garantendosi un adeguato recupero.

Tecniche

Utilizzando l’assetto variabile nella pesca in apnea, il subacqueo ha a disposizione le seguenti possibilità:

a) Tenere la zavorra per tutto il tempo trascorso sul fondo e abbandonarla prima di risalire. Questo metodo è opportuno quando si utilizza una cintura pesante e funziona con prede poco diffidenti che non si lasciano impaurire dalla cima di recupero, o per la pesca in tana.

b) Abbandonare il peso appena raggiunto il fondo, quindi avanzare in direzione delle prede o delle tane. Questo è un metodo molto efficace che funziona perfettamente nelle discese. Il subacqueo lascia il peso all’inizio della fase di caccia e affonda lentamente verso l’obiettivo.

c) Utilizzare una cima più corta della profondità prescelta sfilando e abbandonando il peso dalla cintura un paio di metri prima di raggiungere il fondo.

VB5Sicurezza

Se usato entro i propri limiti, immergersi con il piombo mobile aumenta la sicurezza. Risparmiando più ossigeno rispetto ad un tuffo in assetto costante, il pescatore in apnea è in grado di concentrarsi maggiormente sull’azione di pesca e può effettuare una risalita in tranquillità. Tuttavia, ci sono alcuni pericoli nascosti associati all’uso di questa tecnica.

VB3Un barotrauma può verificarsi facilmente quando il pescatore scende rapidamente, nel caso in cui i seni paranasali siano bloccati o anche solo non funziono correttamente. Non bisogna immergersi mai con il raffreddore, al contrario si deve compensare sempre perfettamente. In caso di problemi è tassativo interrompere il tuffo. Il mare sarà lì anche il giorno dopo, fino a quando non saremo in grado di immergerci.

Anche se ci immergiamo entro i nostri limiti in assetto variabile, non dimentichiamo mai di fare un po’ di riscaldamento. All’inizio di ogni battuta dovremmo cominciare con esercizi di stretching e qualche tuffo di adattamento. Il corpo umano è compatibile con gli ambienti a pressioni elevate, ma raggiungerle senza un’adeguata preparazione può causare traumi polmonari e problemi anche maggiori.

Dopo una facile discesa, poiché il pescatore si sente molto più rilassato e pieno d’aria sul fondo, è più facile rischire di prolungare le apnee. La consapevolezza di se stessi è la chiave. Anche con una risalita più veloce del normale, una sincope vicino alla superficie può arrivare improvvisamente. Soprattutto negli ultimi 10 metri, il compagno di pesca deve rimanere in allerta ed aspettare fino a quando non il compagno non abbia recuperato pienamente.

Pescando con il piombo mobile si sono verificati diversi episodi di Taravana. Tuffi profondi e ripetuti con uno sforzo ridotto e brevi tempi di recupero in superficie possono far accumulare abbastanza azoto nei nostri tessuti; risalite veloci e incontrollate innescano poi il problema. Intervalli di superficie lunghi e limitare la quantità di tuffi giornalieri profondi ad un numero ragionevole può salvarci da questa situazione molto pericolosa. Nelle competizioni, l’inalazione di ossigeno da una bombola dopo tuffi molto profondi è una pratica abbastanza comune per prevenire il Taravana.

Un’altra complicazione che sopravviene nella pesca molto profonda è la narcosi da azoto. Per definizione la narcosi è ”il calo temporaneo o la perdita di sensibilità e dei movimenti, un intorpidimento”. In termini semplici, può essere considerato come uno stato confusionale. Perdere la concentrazione non solo ci fa perdere i pesci ma può farci usare più tempo del necessario o potremmo anche impigliarci nella sagola galleggiante. Sfortunatamente, gli effetti e l’adattamento alla narcosi variano da subacqueo a subacqueo e non esiste una regola generale per evitarla. L’unico modo per evitare questo fenomeno è non oltrepassare i limiti nella pesca fino a quel livello.
Foto 9Conclusioni

Nelle gare di pesca subacquea odierne, possiamo vedere molti tra i migliori atleti sommozzare e pescare usando il piombo mobile. Il leggendario campione spagnolo Jose Amengual, tre volte Campione del Mondo, ha iniziato con questo sistema tre decadi or sono per superare l’handicap alla gamba. Più tardi, Alberto March, il campione greco Giannis Sideris e molte altre legende della pesca in apnea hanno utilizzato questo sistema per sparare pesci oltre i 40 metri di profondità e conquistare diverse posizioni sul podio nelle arene mondiali. A seconda delle condizioni fisiche di ciascuno, la pesca con l’uso del piombo mobile può aprire nuove opportunità fornendo quei secondi in più per catturare il trofeo dei vostri sogni. Utilizzare una zavorra extra per la discesa è sempre divertente: pinneggiamo meno e c’è sempre più tempo con minori pensieri in testa. Il subacqueo si concentra sul rilassamento e assapora i momenti magici della discesa. Il compagno di pesca può gustarsi questo metodo mentre recupera la zavorra dal fondo, ottenendo un intervallo di superfice sufficiente per immersioni sicure.

Ricordate solamente: gli apneisti lo utilizzano come uno strumento per superare i normali limiti, noi lo usiamo per rendere le nostre uscite più sicure e confortevoli.

Foto 10English

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