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II° Trofeo Memorial Zampolini

| 27 Luglio 2003 | 0 Comments

Gli artefici: Andrea Pierfederici e Fabio Antonini

Domenica 6 Luglio Civitavecchia è stata teatro della pescata di beneficienza Memorial Gianfranco Zampolini, trofeo giunto alla seconda edizione. La manifestazione celebra il ricordo del “Maestro” Zampolini, pescatore locale molto conosciuto e amato, ed è stata organizzata dall’Emporio della Pesca di Civitavecchia, con l’impegno del suo titolare Andrea Pierfederici e del campione laziale Fabio Antonini, che considerava Zampolini come un padre. Grazie anche al patrocinio del Comune di Civitavecchia ed al sostegno economico concesso dalla Regione Lazio, la manifestazione ha avuto un gran successo, e tutti sono rimasti sbalorditi per l’ottima organizzazione, davvero impressionante.

Il regolamento della gara era molto particolare, perché uno degli scopi della manifestazione era quello di allestire una piccola asta del pescato per mettere insieme una bella somma da offrire in beneficienza ad un locale istituto per disabili. Per questo erano valide prede che normalmente non lo sono, come cernie, polpi e seppie e, viceversa, erano escluse prede di minor valore gastronomico come i tordi.

Il Team grossetano con Natale, Cagnolati e Zanaga

L’adesione da parte degli atleti è stata massiccia, ed erano presenti campioni di prima categoria e molte valide promesse dell’ambiente agonistico. Oltre a nomi come Antonini, Ramacciotti, De Silvestri, Cagnolati, Praiola, Petrollini e Silighini, figuravano i fratelli D’Onofrio, primi in classifica al giro d’Italia, Andrea Calvino, giovane promessa agonistica recentemente entrato a far parte del Team Omer e Renato Sperandio, protagonista delle ultime selettive Laziali e già qualificato ai campionati assoluti, oltre a molti altri volti conosciuti dell’agonismo laziale e toscano.

Gli atleti delle 25 compagini in gara si sono dati appuntamento alla Lega navale di Civitavecchia, dove era possibile ormeggiare il gommone e rinfrescarsi con una doccia a fine gara. Tra le squadre più interessanti, quella composta da Fabio Antonini, Maurizio Ramacciotti e Bruno De Silvestri, tutti atleti della Nazionale Italiana, la cui presenza ha onorato la manifestazione. Atleti di questo livello non hanno molto da guadagnare a prendere parte a questo tipo di competizioni, ma la loro voglia di stare insieme agli appassionati con umiltà e disponibilità ha suscitato la simpatia e l’affetto di tutti i partecipanti, che hanno avuto l’onore di gareggiare con veri campioni. Oltre ai ragazzi della Nazionale, sono intervenuti anche il CT Roberto Borra ed il Presidente del Settore Attività Subacquee della FIPSAS Alberto Azzali.

I vincitori: Bardi, Baldassarre e Ceccarelli

Altra squadra interessante era il Team Omer 1, composto da Marco Bardi e da Massimo Baldassarre. Per Bardi si trattava della seconda apparizione in una gara dal suo ritiro dall’agonismo (l’altra è stata la Coppa dei Campioni dello scorso anno, in Grecia), mentre per Baldassarre si trattava del rientro dopo una pausa forzata di una stagione imposta da un’operazione alla spalla subita lo scorso anno. Ad assistere i due bravi atleti c’era Andrea Ceccarelli, un diciannovenne di Civitavecchia, ottimo barcaiolo e bravo pescatore con una gran voglia di apprendere dai più esperti.

Numerose altre squadre si presentavano tra le potenziali pretendenti al podio, come la squadra Team Mojoli 1 composta dai fratelli d’Onofrio e Valenza, il Club Sub Grossetano con Cagnolati, Natale e Zanaga, il team Mignone 3 con Sperandio, Calvino e Guastella o l’apnea Team Roma con Praiola, Pappacena e Lambertini. Senza considerare le molte altre squadre potenzialmente in grado di un exploit con vittoria a sorpresa.

Complessivamente, il livello dei partecipanti era piuttosto alto, e figuravano i migliori atleti di Lazio e Toscana: alla vigilia la squadra favorita era ovviamente la Nazionale Italiana, che oltre a disporre di atleti di gran classe poteva contare anche sulla conoscenza del campo di gara di Fabio Antonini.

Il rito della pesatura

Al via, molte squadre si sono dirette al centro del campo di gara in una zona di cigli di grotto, misti ad alghe e sabbia. I partecipanti si sono accalcati su una piccola zona, evidentemente tra le migliori, ma le catture stentavano ad arrivare. Qualche team ha provato la carta della pesca in tranquillità e si è allontanato dalla mischia, ma chi ha fatto questa scelta non ha avuto successo, in quanto i risultati migliori sono stati ottenuti proprio dalle squadre che hanno impostato la gara al centro del campo. Soprattutto hanno avuto successo quelle squadre che hanno privilegiato l’azione di pesca rifuggendo la tentazione di spostamenti alla ricerca dei segnali conosciuti, che con il tempo offrono sempre meno garanzie, soprattutto con condizioni meteomarine avverse.

Dopo due ore di gara, solo due compagini sembravano partite con il piede giusto. Per il Team Omer 1, Baldassarre e Bardi differenziavano l’azione di pesca, e mentre il primo esplorava gli anfratti del grotto armato di Tempest 50 e fiocina, Bardi con un arbalete da 90 batteva all’aspetto i margini delle cigliate ad un centinaio di metri dall’assembramento dei concorrenti. La tattica aveva già fruttato loro cinque prede, un ottimo bottino rispetto alle altre squadre; solo il locale Team Civitavecchia con Martini, Marconi e Rossi teneva testa al Team Omer 1 con quattro corpulenti saraghi catturati in tana.

Nel frattempo, la squadra composta dagli Azzurri sommozzava al largo, sul filo dei trenta metri di fondo, dove il vantaggio rappresentato dall’acqua limpida veniva compensato dalla presenza di corrente e soprattutto dalla scarsa presenza di prede. Anche i fratelli D’Onofrio e Valenza, tra i migliori conoscitori della zona, non raccoglievano frutti con la sistematica esplorazione degli anfratti, e decidevano quindi di cambiare tecnica, optando per l’aspetto lontani dalla folla.

La splendida leccia di Raoul La Rosa

Nella seconda parte di gara giungeve la notizia della cattura di una bella leccia in 4 metri d’acqua da parte di Raoul La Rosa, mentre al largo Ramacciotti cercava nervosamente una bella tana di corvine da oltre un’ora: dopo averla trovata ed aver catturato un grosso esemplare, Maurizio si era accorto che la corrente aveva spostato il pallone facendogli perdere il punto.

Nel frattempo, il Team Omer 1 e il Team Civitavecchia continuavano ad inanellare prede con costanza: la loro regolarità vale primo e secondo posto in classifica.

Al rientro presso la lega Navale, già era chiaro chi avrebbe vinto, ma si attendeva l’unico responso valido: quello della bilancia. Prima della pesatura, tutti gli atleti hanno potuto fare una bella doccia ed avventarsi su uno splendido tavolo imbandito di tanta frutta fresca, con cocomero, ananas, cocco, banane, melone, susine e bibite fresche. Su questa mira si sono concentrati tanto gli atleti quanto gli organizzatori, e nessuna “preda” ha potuto resistere all’assalto! Subito dopo la pesatura ha sancito la classifica finale.

Successivamente è stata organizzata una bellissima cena, con musica dal vivo, barzellette e racconti di un presentatore molto in forma. Subito dopo sono state premiate ben 16 Squadre, con un’ abbondanza di premi mai vista. Le prime squadre hanno ricevuto medaglie e gadgets offerti dall’organizzazione ed alcune attrrezzature messe in palio dalla Omersub. Encomiabile il gesto della squadra Nazionale, i cui atleti hanno regalato i propri premi ad alcuni giovani pescatori presenti tra il pubblico. Anche i vincitori del Team Omer 1 Bardi e Baldassarre, già atleti Omer, non hanno ritirato i tre fucili Carbonium 90 messi in palio proprio dal loro sponsor.

Bardi, Ceccarelli e Baldassarre

L’intero pescato è stato posto all’asta, che è stata rapida ed efficace ed ha permesso all’organizzazione di mettere insieme la somma di 1.000 euro circa, che sono poi stati devoluti in beneficenza ad un Istituto per disabili presso Civitavecchia. Il denaro verrà utilizzato per avvicinare i disabili allo sport.

Ai vincitori Bardi, Baldassarre e Ceccarelli, visibilmente soddisfatti, è andato un bellissimo trofeo messo in palio dall’Emporio della pesca di Civitavecchia.

La manifestazione ben riuscita ha lasciato molto soddisfatti i partecipanti: i loro complimenti all’organizzazione hanno sicuramente ripagato Pierfederici e Fabio Antonini del faticoso lavoro di organizzazione svolto. Da notare come questa manifestazione non ufficiale abbia riscosso più adesioni rispetto ad altre gare ufficiali. Probabilmente, la spiegazione di questo successo sta nell’organizzazione perfetta, nei grandi servizi offerti agli atleti intevenuti, l’ottima qualità del campo ed i molti premi messi in palio. Senza nulla togliere all’impegno degli organizzatori di altre manifestazioni, occorre riconoscere che il Trofeo Zampolini rappresenta un esempio per tutti.

Visto il grande successo, gli organizzatori hanno già dato appuntamento a tutti per il prossimo anno.

I commenti dei protagonisti

Bardi, Ceccarelli e Baldassarre

Bruno De Silvestri: E’ stata una bella trasferta, ed ho affrontato il viaggio da Cagliari molto volentieri, ero stimolato dall’idea di pescare tra amici. Riguardo la gara, con i compagni di squadra abbiamo pescato a turno su fondali imegnativi. Onestamente mi aspettavo una prestazione migliore della nostra squadra, ma non è colpa di nessuno: le gare rappresentano sempre un’incognita, soprattutto quando le condizioni non sono propriamente favorevoli. Nonostante il grande impegno, la corrente e la scarsità di prede hanno finito per condizionare il nostro risultato.


Bardi, Ceccarelli e Baldassarre

Massimo Baldassarre: Sono molto contento di questa vittoria, e ci tengo a sottolineare che in questa interessante gara non abbiamo sbagliato nulla. Scelte azzeccate e prede centrate senza errori: l’esordio in gara con Marco Bardi, con cui non avevo mai avuto il piacere di condividere un’esperienza del genere, è stato fantastico, ed ho avuto l’impressione di gareggiare con lui da sempre. La scelta di pescare senza perdere tempo sul gommone è stata fondamentale: i due spostamenti sulle uniche tane che conoscevo hanno dato esito negativo, e solo la grinta fino all’ultimo istante di gara ci ha permesso di vincere. Infatti, proprio gli ultimi 15 minuti sono stati fondamentali. Mi sento in forma e conto di rientrare subito ai vertici dopo l’operazione che mi ha costretto a fermarmi.


Bardi, Ceccarelli e Baldassarre

Marco Bardi: Questa è la seconda esperienza agonistica dopo il mio ritiro ufficiale ed in entrambe ho ottenuto buoni risultati. Qualcuno cerca di convincermi a valutare la possibilità di un rientro nel mondo agonistico, ma devo confessare che mi diverto molto in questi trofei amichevoli e credo proprio che mi limiterò a partecipare a questo tipo di manifestazioni. In ottobre con Antonini andremo in Grecia per partecipare alla seconda coppa dei campioni in un posto che dicono sia molto ricco di prede: dopo il secondo posto dell’anno scorso, dovro fare di tutto per ben figurare! Per la prova di oggi posso essere più che soddisfatto, perché tutto è filato alla perfezione. Tiri perfetti anche a pesci lontani, tecnica e tattica azzeccate, sicuramente un pizzico di fortuna che è sempre necessaria per vincere, ed un grande Baldassarre che si meritava un rientro da vincitore. Tra l’altro, mi ha fatto particolarmente piacere l’aver catturato specie di diverse specie, arricchendo di valore il carniere. Mi sono veramente divertito e mi auguro che queste manifestazioni si diffondano sempre più in tutta Italia.


Bardi, Ceccarelli e Baldassarre

Leonardo Cagnolati: La tattica di gara era l’arma vincente e noi non l’abbiamo certamente azzeccata. La nostra prova è stata deludente non tanto per errori particolari, quanto per la scarsa conoscenza del posto e, appunto, per le scelte tattiche, che ci hanno penalizzato sin dall’inizio. Poi, si sa: in gara, quando qualcosa inizia ad andare storto è difficile rimediare! Comunque, siamo molto contenti di aver preso parte a questa manifestazione: con un’organizzazione così, partecipare è sempre piacevole, anche in assenza di risultati di rilievo.


Bardi, Ceccarelli e Baldassarre

Alberto Azzali: A Civitavecchia in poco tempo ho già preso parte a due interessanti manifestazioni. Ho notato una certa sensibilità verso la pesca in apnea e questo mi gratifica. Sono convinto che in futuro a Civitavecchia si farà ancora di più, e questo dinamismo è d’esempio per altre realtà.

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