Riflessione Sul Parco Dell'arcipelago

[Barbara Pignataro]

Finalmente qualcun altro lo ha scritto e non credo proprio che sia un pescatore in apnea ......

 

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Parco dell´Arcipelago tra curiose prese di posizione e scoperte dell´acqua calda

di Renzo Moschini

 

PISA. Nel dibattito – quando lo è e non è cagnara allo stato puro - sul parco dell’Arcipelago si incrociano curiose prese di posizione.

Ora ha fatto la sua comparsa anche quella di un illustre biologo ‘disinfettato dal mondo politico e da quello ambientalista’ (credenziali evidentemente da vero Vip!) che riportando opinioni non freschissime di colleghi (Da Pozzo è anche un mio amico che per anni ha fatto parte con me del consiglio del parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli) mostrerebbero fra le tante altre cose la intrinseca fragilità dei parchi in quanto chiamati generalmente ad operare su terreni non di proprietà. Cosa ci sia di peculiare in questo aspetto che riguarda alla stessa stregua qualsiasi intervento programmatorio dei comuni, delle province, delle regioni nonché dello stato chiamati a decidere usi e percorsi non certo solo per ciò che gli appartiene.

 

Il piano del parco (a terra come a mare) deve prospettare – alla luce di un confronto serio e vero con tutti gli interessi in ballo - il modo di gestire più responsabile e ambientalmente idoneo quel territorio. Per intenderci; nel caso dell’Arcipelago perché non si continui a dare troppo lavoro ai magistrati. Del resto è quanto debbono fare – con le dovute differenze per le diverse finalità - un piano regolatore, una piano territoriale di coordinamento delle province, un Pit etc. etc.

 

In questa presa di posizione c’è anche un’altra perla e si riferisce alla protezione a mare. Dopo avere vantato ponderosi studi dal costo altissimo raccolti in 4 grossi volumi l’autore si chiede come si possa proteggere il mare che richiede personale (e non solo nelle aree specialmente protette) e dai perometri così sfuggenti. Mi chiedo cosa è stato studiato in questi grossi faldoni se non si è in grado rispondere a questa ‘elementare’ domanda. Consiglio la lettura dell’ultimo numero del National Geographic che parla proprio di queste esperienze all’estero e dei problemi del nostro santuario dei cetacei.

 

La conclusione di questo armeggiare è degna della scoperta dell’acqua calda; i parchi vanno fatti se sono utili altrimenti meglio non farli.

 

Ci sono voluti tutti quegli studi per scoprire a trent’anni dalla istituzione dei primi parchi regionali e a sedici dall’entrata in vigore della legge quadro questa fulminate ovvietà?

 

 

http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=6785

[Rijkaardt]

La conclusione di questo armeggiare è degna della scoperta dell’acqua calda; i parchi vanno fatti se sono utili altrimenti meglio non farli.

 

Ci sono voluti tutti quegli studi per scoprire, a trent’anni dalla istituzione dei primi parchi regionali e a sedici dall’entrata in vigore della legge quadro, questa fulminante ovvietà?

 

 

http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=6785

 

Ma questo scrive come me!

Dov'è, dov'è che voglio stringergli le mani?!!

[Ospite Gianfranco Ciavarella]

Beati voi che ci avete capito qualcosa...

 

[Davide Serra]

La conclusione di questo armeggiare è degna della scoperta dell’acqua calda; i parchi vanno fatti se sono utili altrimenti meglio non farli.

Scusate, ma chi ha mai detto che i parchi e le AMP in Italia sono inutili?

 

Il concetto di inutilità dovrebbe essere legato ad una precisa funzione dell'istituto delle aree protette. Anche se non viene palesemente detto, sappiamo tutti per quale motivo questa metodologia di "salvaguardia ambientale" sia così ambita da sindaci e comunità. La stessa legislazione ha forse come obiettivo la reale protezione dell'ecosistema?

 

Basta chiarire, una volta per tutte, che i parchi servono solo e soltanto a creare posti di lavoro al limite del parassitismo, a calamitare finanziamenti statali a fondo perduto, a istituire delle oasi turistiche e di pesca a solo uso e consumo dei locali. In questo senso sono utilissimi, e il fatto che valga la pena farli, è dimostrato dalla fila di domande che sono in coda al Ministero dell'Ambiente.

 

Davide

[Alessandro Fini]

Basta chiarire, una volta per tutte, che i parchi servono solo e soltanto a creare posti di lavoro al limite del parassitismo, a calamitare finanziamenti statali a fondo perduto, a istituire delle oasi turistiche e di pesca a solo uso e consumo dei locali. In questo senso sono utilissimi, e il fatto che valga la pena farli, è dimostrato dalla fila di domande che sono in coda al Ministero dell'Ambiente.

 

Davide 

 

E' quello che ho appena scritto alla loro redazione. <_ src="%7B___base_url___%7D/uploads/emoticons/default_bye1.gif" alt=":bye:">

[Barbara Pignataro]

La conclusione di questo armeggiare è degna della scoperta dell’acqua calda; i parchi vanno fatti se sono utili altrimenti meglio non farli.

Scusate, ma chi ha mai detto che i parchi e le AMP in Italia sono inutili?

 

Il concetto di inutilità dovrebbe essere legato ad una precisa funzione dell'istituto delle aree protette. Anche se non viene palesemente detto, sappiamo tutti per quale motivo questa metodologia di "salvaguardia ambientale" sia così ambita da sindaci e comunità. La stessa legislazione ha forse come obiettivo la reale protezione dell'ecosistema?

 

Basta chiarire, una volta per tutte, che i parchi servono solo e soltanto a creare posti di lavoro al limite del parassitismo, a calamitare finanziamenti statali a fondo perduto, a istituire delle oasi turistiche e di pesca a solo uso e consumo dei locali. In questo senso sono utilissimi, e il fatto che valga la pena farli, è dimostrato dalla fila di domande che sono in coda al Ministero dell'Ambiente.

 

Davide

 

 

doccia gelata invece che acqua calda

 

 

 

 

Barbara

[octopusjo]

Magari fosse vero che sia fatto per i residenti. Qualcuno ti ascolti. Purtroppo non è proprio così. E non solo. Come si fanno a controllare tutti questi parchi in provincia di sassari ce ne sono troppi. Asinara - Capo Caccia Isola piana - Arcipelago della Maddalena - Tavolara. E non ti dico quanto sono vasti. Ma come si può pensare di controllarli?

[Davide Serra]

Magari fosse vero che sia fatto per i residenti. Qualcuno ti ascolti. Purtroppo non è proprio così. E non solo. Come si fanno a controllare tutti questi parchi in provincia di sassari ce ne sono troppi. Asinara - Capo Caccia Isola piana - Arcipelago della Maddalena - Tavolara. E non ti dico quanto sono vasti. Ma come si può pensare di controllarli?  

Conosco molto bene quelle realtà e confermo che non hanno nessun obiettivo di tutela, solo quello di trasformare immense zone in riserve a sfruttamento elitario da parte dei residenti. Ovviamente non tutte le categorie, sempre le solite come diving, piccoli e grandi pescatori delle marinerie del luogo che sono in sostanza i più rumorosi. Gli altri, tutto sommato, incidono molto poco e non val la pena di prestar loro ascolto.

 

Davide

[jacklosquartagronghi]

Questa è la mia opinione:

I parchi marini servono solamente se sono di dimensioni ridotte e quindi controllabili agevolmente e se nessun tipo di attività umana è permessa, compreso l'attracco a tot metri da riva. Il tratto di mare soggetto ad AMP dovrebbe esistere come se l'uomo proprio non esistesse (ad esempio con l'isola di Montecristo si era riusciti nell'intento di creare e preservare un ecosistema marino senza che alcun prelievo ed attività umana potesse influenzarlo).

Ma si sa: queste AMP sono proprio quelle che costano di più e fruttano di meno

Modificato Aprile 10, 2007 da jacklosquartagronghi

[octopusjo]

Quei 4 parchi li ho visti nascere e crescere. L' unico che penso sia un pò più interessante è sicuramente quello dell' arcipelago della Maddalena almeno i pescasub locali continuano a pescare insieme alle altre forme di pesca, limitati ad alcune zone ma vi è molto più dialogo, basta pagare un balzello. In quello dell' Asinara non si può neppure navigare senza autorizzazione. Figuriamoci pescare. Ci vorrebbe un referendum. raccogliamo 20.000 firme e siamo a posto

[rodolfi]

Non servono a niente se non sono controllate. Giusto.

-Ma non servono a niente nemmeno se non si fa una valutazione dell'impatto dei flussi turistici (troppo? troppo poco? sostenibile o no?).

-Non servono a niente se non ci sono veri progetti di salvaguardia delle specificità ambientali (lo stato di salute di ciascuna specie animale o vegetale, e gli equilibri complessivi dell'ecosistema, cosa fare per mantenerli/ristabilirli).

-Non servono a niente se l'unico tipo di turismo che arriva è quello mordi e fuggi di forte impatto (diving, pescaturismo, gite in battello con sbarchi di massa)

Dunque non servono a niente, perchè proprio questo è quello che succede nelle italiche Amp. E a dirlo sono quei simpaticoni di Marevivo, nemici giurati di ogni tipo di pesca sportiva e non. Rinfresco questo vecchio thread:

http://www.apneamagazine.com/ibf/index.php?showtopic=28718

Modificato Aprile 23, 2007 da rodolfi

[Il Dotto]

La Scandola o Lavezzi servono: sono acquari di cui tutti possono godere,ma queste benedette AMP italianemi sapete dire cosa hanno portato economicamente ?

Che io sappia molte promesse prima, ma dopo i soldini sono andati solo per le boe, per qualche studio pseudoscientifico di cui nessuno ha mai visto i risultati, per quella spece di rimorchiatore giallo della Castalia che si becca i contratti dalla regioni per essere pronto in caso di disinquinamento.

Per il resto ce lo ripetiamo tutte le volte: in posti così antropizzati (ma lo è tutta l'Italia!) e continuando a permettere quasi tutti i tipi di prelievo, compresa la pesca professionale, che concreta utilità può mai avere una AMP?

 

Saluti

Enrico

[ROS]

l'avrei potuto scrivere ovunque, ma mi sembrava giusto inserirlo in questo 3d.

 

cazzeggiando, sul sito dell'arcipelago mi sono imbattuato sui permessi rilasciati ai residenti (per almeno 7gg.) per la pesca sportiva nelle isola di capraia gorgona

 

vi lascio il link My Webpage

 

non si parla di pescasub!!!?????, ma suppongo che da qualche parte nel regolamento ci sarà scritto esplicitamente che è vietata, inoltre ho evidenziato che il limite degli ami per i palamiti è di N. 200

[Davide Serra]

non si parla di pescasub!!!?????, ma suppongo che da qualche parte nel regolamento ci sarà scritto esplicitamente che è vietata, inoltre ho evidenziato che il limite degli ami per i palamiti è di N. 200

Ovviamente...

 

Tutte le AMP fanno riferimento ad una legge quadro che, in pratica, vieta qualsiasi attività, considerando il territorio posto sotto tutela come del tutto off-limits. Successivamente l'ente parco stabilisce la divisione in zone A,B,C,D e tutte quelle che si vuole. In ognuno di questi comparti vengono autorizzate determinate attività, quindi tutto quello che non è ESPLICITAMENTE permesso è vietato! La legge quadro infatti VIETA la pesca subacquea sempre e comunque.

 

Purtroppo questo è...

 

Davide

[ubi747]

Link Elbareport