I COBAS Subacquea protestano
Nella mattinata dell’ 11 Maggio scorso, i militanti dei Comitati di Base della Subacquea hanno effettuato un volantinaggio in contemporanea al Congresso di Medicina Iperbarica e Subacquea di S. Giovanni in Lamis (FG) e al Convegno dei Tecnici Iperbarici di Roma.
Riportiamo il testo del Volantino:
“Segreteria Nazionale COBASUB: In Parlamento è pendente la proposta di Legge che dovrebbe finalmente dare norme precise e regolamentare il settore delle attività subacquee, ricreative, commerciali e militari. Ma la Legge, per le pressioni delle lobbies e gli inciuci di personaggi che vedono minacciati i loro interessi personali, rischia di essere una scatola vuota, demandando a dei regolamenti di attuazione tutto il corpus delle norme operative.
E chi sarà a capo delle commissioni che stileranno i regolamenti? Ovviamente chi fino ad ora è responsabile del degrado del settore, dell’incompetenza, dell’approssimazione, del pericolo a cui sono abbandonati gli utenti.
Il Sindacato di Base COBASUB dice no a questa legittimazione legislativa dello status quo. Chiediamo regole chiare, trasparenti, immediate, sui punti chiave della Legge.
Chiediamo che vengano immediatamente stabiliti i criteri e i parametri delle certificazioni mediche, affidate oggi e domani, per gli interessi delle didattiche e dei club vacanze, ad autocertificazioni o a semplicistici e pericolosi nulla osta di medici generici, senza esami specifici.
Per ogni tipologia di immersione, deve esserci una specifica tipologia di controllo medico! Chiediamo che regole e controlli precisi fermino e sanzionino il massiccio fenomeno dell’evasione fiscale da parte degli istruttori subacquei, che sottrae all’erario centinaia di miliardi e impedisce investimenti e professionalità nella filiera. No al sommerso, no al doppio lavoro clandestino! Chiediamo che vengano istituiti specifici controlli e sistemi di perizia sugli incidenti subacquei, inchiodando alle loro responsabilità nella morte e nell’infortunio di migliaia di subacquei le didattiche che rilasciano irresponsabilmente certificazione di insegnamento. No all’impunità, basta con le morti bianche! Chiediamo che venga istituito un esame di Stato per gli istruttori subacquei, uguale per tutti, e che cessi la pseudo ”autoregolamentazione” delle didattiche, che sforna a getto continuo incompetenti pericolosi per se stessi e soprattutto per gli altri. Chiediamo che sia abolito l’Art. 12 della Legge, che di fatto impedisce all’ imprenditoria nazionale di far crescere e migliorare il settore, facendo gli interessi economici di parte e favorendo in maniera incredibile l’ approssimazione e l’introduzione di sistemi stranieri. CON I COMITATI DI BASE DELLA SUBACQUEA PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI ROMA IL 29 MAGGIO IN P.ZZA MONTECITORIO”.
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