Gioia Azzurra: Stefano Bellani Campione del Mondo!
I nostri atleti durante una pescata nelle acque di Iquique – Foto: Roberto Borra |
L’emozione della snervante attesa di fronte al monitor per capire cosa fosse accaduto nella seconda e decisiva giornata del mondiale di pesca in apnea di Iquique non è ancora smaltita del tutto, e si sovrappone alla gioia del trionfo di Stefano Bellani e della squadra Azzurra capitanata dal CT Roberto Borra.
Stefano Bellani ha regalato a tutti noi questo benedetto titolo mondiale, atteso da lungo tempo, e finalmente non dovremo più attaccarci ai ricordi delle vittorie dell’era Giannini-Mazzarri o alla classifica a squadre -priva di valore per la CMAS- per consolarci di fronte ad una nuova, cocente sconfitta. Questa volta tocca agli altri rimandare l’appuntamento con il successo, mentre noi ci godiamo questo momento insieme a tutti gli artefici di questa vittoria, a partire da Stefano Bellani.
Due prove fotocopia, con punteggio analogo, irresistibili, degni di una perfetta macchina da pesca. Mentre Carbonell crolla già dopo la prima giornata e l'”oceanico” Pepe Viña recrimina per un presunto boicottaggio ad opera del suo barcaiolo, i cileni vivono un mondiale all’insegna della tensione per le polemiche interne alla squadra, dovute al declassamento a riserva del locale Pedro Lay, che in molti vorrebbero titolare. Lay entrerà in acqua solo nella seconda giornata, per sostituire il compagno Muñoz, afflitto da problemi di compensazione, e sbaraglierà la concorrenza con un carnierone da oltre 40.000 punti, dando piena ragione a chi ha contestato la scelta del CT Tapia di metterlo in panchina e dimostrando di essere stato, di fatto, privato di una concreta chance di aggiungere il titolo individuale a quello a squadre conquistato dalla compagine cilena.
Al termine della prima giornata Stefano Bellani si colloca in testa alla classifica parziale con 38.200 punti, dietro di lui segue una lista di 65 tra i migliori pescatori in apnea del mondo, primo fra tutti Bruno De Silvestri, a stretto contatto con 37.800 punti. Il battesimo mondiale del forte atleta cagliaritano è indimenticabile: finalmente Bruno, dopo tanti anni, smette di essere una promessa e si mostra per quel che è ormai diventato a tutti gli effetti: una solida realtà, un campione di caratura internazionale.
La retrocessione all’ultimo campionato di prima categoria non ha intaccato lo spirito di questo campione, né la sua determinazione, e così nella prima giornata De Silvestri si scatena, mettendo dietro anche Pepe Viña, l’unico degli spagnoli apparentemente in grado di competere per il titolo, fermo al terzo posto parziale con 31.500 punti. Campione di Spagna in carica, Pepe si è preparato con cura, ed ha dedicato moltissime energie già al campionato nazionale, in vista dell’impegno mondiale. Si lamenta Pepe Viña, dice di essere stato boicottato dal suo barcaiolo, un cileno che ad ogni spostamento avrebbe simulato guasti al motore dell’imbarcazione per rallentare l’azione dello spagnolo, e di aver perso una preziosissima ora di pesca.
La seconda giornata, come sempre, rappresenta il momento della verità. I cileni sono sotto pressione, la stampa da mesi prospetta vittorie e successo: alle spese ingenti per l’organizzazione del campionato deve fare riscontro un risultato sportivo, come è accaduto nelle due precedenti edizioni del mondiale disputate in Cile.
Pedro Lay sotituisce Luis Muñoz e dà spettacolo, ma anche gli altri due compagni Franco Bósquez e Ludwin Duarte riescono a spingere sull’acceleratore, e a migliorare il proprio piazzamento in classifica con una giornata che i giornali definiscono “impecable y brillantísima”.
Bruno De Silvestri non resiste all’attacco dei cileni, probabilmente galvanizzati dalla performance rabbiosa di Lay, ma porta a termine una prova comunque straordinaria, e termina quarto alle spalle di Bosquez e Duarte, senza cedere il passo a Pepe Viña, che finirà quinto.
Maurizio Ramacciotti segue più staccato, all’ottavo posto, più o meno nella stessa zona della classifica dove era finito al termine della prima giornata. Chissà cosa è accaduto, tutti conosciamo le grandi doti di affidabilità e regolarità di questo atleta, per darvi maggiori informazioni dovremo prima raccogliere le sue dichiarazioni.
Pedro Carbonell non trova il bandolo della matassa, e tradisce le aspettative di chi, magari, sperava in un suo entusiasmante recupero nella seconda frazione di gara, come accaduto in Brasile due anni fa. Termina decimo. “In un campionato di questo livello non si può sbagliare niente”, dichiara alla stampa, “ed io ho commesso diversi errori”. E’ deluso il campione del mondo uscente, se non fosse per il calore dei suoi tifosi ed il grande amore per la pesca in apnea, forse penserebbe al ritiro.
I nostri Ramacciotti, Bellani e De Silvestri a Iquique – Foto: Roberto Borra |
Bellani aggiunge finalmente l’unico titolo mancante nella sua generosa bacheca, ed incide il proprio nome e quello dell’Italia nell’Albo d’Oro CMAS per la sesta volta. Solo altri tre connazionali hanno saputo compiere un’impresa simile: Catalani nel 57′, al primo campionato del mondo, Scarpati nel 69′ e Mazzarri per ben tre volte consecutive, nel 1987, nel 1989 e nel 1992. A distanza di 12 anni dall’ultima vittoria marchiata Italia, Stefano Bellani riporta in alto i nostri colori donandoci una gioia diversa, e forse più profonda rispetto a quella dei successi precedenti: Bellani ha dimostrato che gli italiani possono vincere in Oceano, ha dimostrato in modo inequivocabile che gli spagnoli non sono imbattibili, e che la nostra scuola di pesca in apnea non è seconda a nessuno. E’ il primo straniero a vincere un mondiale di pesca in apnea in Cile, le due precedenti edizioni sono sempre state appannaggio dei locali.
Insieme a Bellani e a tutti i ragazzi della nazionale, anche il CT Roberto Borra può finalmente sorridere. Sin dal 2000 ho avuto modo di commentare le imprese mondiali dei nostri atleti sotto la sua direzione, e sono molto contento per questa sua affermazione, inevitabilmente anche personale. L’impegno, la passione e la determinazione di questo grande appassionato sono state troppo spesso mortificate da critiche feroci e prive di fondamento, perlopiù accompagnate da eccessiva enfasi rispetto ai risultati conseguiti dalla nazionale di Giannini e Mazzarri che, non lo dimentichiamo mai, sono sempre maturati in Mediterraneo.
Chi ha letto lo scorso editoriale, pubblicato solo pochi giorni fa, potrebbe stupirsi di come dalla richiesta di spiegazioni riguardo la scelta degli elementi della spedizione il sottoscritto possa serenamente passare ai complimenti per la vittoria. Non c’è alcuna contraddizione in questo, io sono fermamente convinto che si debba dare a Cesare ciò che è di Cesare, indipendentemente da ogni altra considerazione. Come avevo anticipato in quell’editoriale portafortuna, un’eventuale vittoria non avrebbe cambiato una virgola delle considerazioni in esso contenute, ma adesso è il momento di festeggiare e celebrare Bellani, De Silvestri, Ramacciotti, Borra, la squadra azzurra e tutta le pesca in apnea agonistica italiana, vera protagonista di questo mondo. Avremo modo di tornare su certi temi a suo tempo, spero con risposte chiare ed autentiche.
Il Settore AS ha dedicato ingenti risorse economiche a questa spedizione, mettendo Borra e i nostri ragazzi in condizione di giocare ad armi pari con gli spagnoli, che possono contare su una federazione molto forte economicamente. I fatti hanno dato ragione a questa scelta, ed il successo è arrivato, per questo tutta la macchina sportiva italiana merita senz’altro un plauso.
Per il futuro, però, speriamo che la Federazione trovi la forza di far cambiare le regole del gioco delle gare CMAS, perché in questa gara a chi fa più sopralluoghi possono vincere solo Italia e Spagna, ma a perdere di sicuro è lo Sport, che ha bisogno di campionati aperti, in cui la vittoria non sia un fatto necessariamente circoscritto a due o tre nazioni.
Per concludere questo editoriale gioioso, permettetemi di spendere due parole sul nostro lavoro in questa occasione.
Tutte le informazioni delle news di questi giorni e di questo stesso editoriale non sono altro che un collage dei contenuti di molti articoli apparsi su quotidiani locali cileni ed informazioni di seconda mano reperite sul web mondiale. Apnea Magazine, purtroppo, non poteva permettersi una trasferta in Cile, troppo costosa, e per questo il servizio informativo reso in queste circostanze, sebbene di qualità inferiore rispetto ai numerosi eventi agonistici che la nostra redazione segue continuamente, è per noi motivo di grande soddisfazione. Certo, ci aspetteremmo maggiore collaborazione da chi non avrebbe problemi a tenere informati noi e le migliaia di visitatori giornalieri di questo portale, ma ormai ci siamo rassegnati, ed abbiamo capito che l’unico modo per superare il silenzio assordante che circonda il nostro sport è quello di reperire maggiori risorse economiche e fare in modo di essere sul posto alla prossima occasione. Sperando, ovviamente, che il prossimo mondiale non si disputi agli antipodi!
La squadra mondiale del CT Roberto Borra: Stefano Bellani, Bruno De Silvestri, Maurizio Ramacciotti, Gabriele Delbene, Massimo Fauci e Davide Petrini
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Category: Editoriali