Gare Pescasub: quali regole vorresti per l’agonismo di domani?
Il nostro agonismo sembra essere giunto ad un vicolo cieco, a meno di una profonda revisione dei regolamenti nazionali, è ormai avviato verso un declino apparentemente inarrestabile. A lungo gli atleti si sono lamentati di aver visto calare dall’alto norme che poco avevano a che spartire con i valori che una competizione di alto livello avrebbe dovuto esprimere, regole che qualcuno preannunciava disastrose già all’indomani dell’introduzione e che hanno portato, anno dopo anno, allo stato delle cose che oggi ben conosciamo. L’ultima pietra dello scandalo a fomentare i malumori tra gli agonisti è stata la riduzione dei giorni di preparazione dei due campionati maggiori, introdotta con la Circolare Normativa 2016. Da 6, si ritorna nuovamente a 4, tempi considerati dai più assolutamente insufficienti. Per parte nostra attendiamo almeno di conoscere le ragioni di questa scelta ma, come sottolineeranno alcuni più avanti, già sappiamo che le ricadute saranno estremamente negative.
Immaginando una ormai irrimandabile riforma del circuito agonistico tutto, abbiamo pensato di chiedere ai diretti interessati, cosa veramente vorrebbero dall’agonismo di domani. La speranza è che da queste semplici interviste possa nascere una costruttiva discussione che coinvolga tutti: dai partecipanti alle selettive, fino agli agonisti più conosciuti, passando per le società che anche se costantemente in ombra rappresentano la spina dorsale su cui si regge ancora qualcosa. Ci auguriamo che porti, finalmente, a scrivere delle regole condivise e che finalmente valorizzino i talenti in gioco.
Agli atleti abbiamo posto la domanda riportata qui in calce, cliccando sulla foto dell’atleta che preferite potete leggera la sua risposta.
L’agonismo italiano vive una profonda e apparentemente irreversibile crisi ormai da anni: la riforma dei regolamenti portata avanti a partire dal 2003 non ha avuto i risultati sperati, anzi, ha finito per impoverire drasticamente le competizioni di ogni ordine e grado, riducendo spesso il risultato più ad un insieme di episodi che non al frutto diretto della capacità tattiche e atletiche del singolo. Anni di FAN hanno creato una generazione di razzolatori che nelle gare internazionali, dove nel frattempo si è continuato a pescare a segnale e anche sulle cernie, si sono spesso dovuti accontentare di piazzamenti di rincalzo laddove i nostri avversari storici sono rimasti a primeggiare, affiancati da nazioni fino a poco tempo fa del tutto sconosciute.
Immaginando oggi di poter rimettere mano ai regolamenti federali, partendo dalle selettive, passando per i campionati maggiori e fino modalità di selezione del club azzurro, che cosa proporresti per risollevare le sorti del nostro sport, anche e soprattutto a livello internazionale?
CLICCA sulle foto e leggi le risposte
E tu come la pensi? Scrivilo qui sotto nei commenti!
Forse ti interessa anche...
Category: Agonismo, Articoli, Pesca in Apnea