Gare di pesca in lago: il chiarimento del Presidente Matteoli
Le dichiarazioni del responsabile del sito www.pescareonline.com Gionata Paolicchi ci sono sembrate subito incredibili: come poteva essere possibile che il Presidente della FIPSAS non sapesse dell’esistenza di gare di pesca in apnea in acque interne?
Semplice: non era possibile.
Nella giornata di oggi abbiamo provato a contattare in prima battuta il Presidente del settore AS Prof. Alberto Azzali, il quale era impegnato e non ha potuto darci udienza.
Così abbiamo provato a sentire il Presidente FIPSAS Prof. Ugo Claudio Matteoli, il quale, seppur impegnato, ci ha richiamato più tardi per chiarire la posizione della Federazione rispetto alla polemica innescata da questo gruppetto di frequentatori del sito Pescareonline, che si è scagliato contro le “mattanze” delle gare di pesca in apnea in lago sui vari forum -compreso quello federale- pretendendo di dare lezioni di etica alieutica non solo con affermazioni apodittiche, strumentali o addirittura false, ma anche con ingiurie e improperi vari (non hanno risparmiato neanche la nostra casella di posta elettronica).
Come avevamo previsto, il Presidente Matteoli sapeva benissimo dell’esistenza di tali competizioni (non poteva essere altrimenti!): “Non ho mai detto di non sapere dell’esistenza di queste competizioni, il Consiglio Federale ha anche girato ai vari settori le raccomandazioni dell’EAA (European Angler Alliance), che ci ha comunicato una serie di studi sull’anguilla, una specie a rischio di estinzione da tutelare al massimo. Ciò che non conoscevo nel dettaglio era la regolamentazione specifica di dette gare: come Presidente di una Federazione multidisciplinare mi risulta difficile conoscere in modo approfondito tutte le numerosissime disposizioni delle varie circolari normative e tutti i regolamenti. Ho subito posto rimedio a questa mia mancanza leggendo la circolare normativa dell’agonismo del settore Attività Subacquee, e devo rilevare che esistono alcuni aspetti del regolamento di queste competizioni che non mi convincono affatto, come la possibilità di prelievo di specie come il luccio o il limite di cattura di specie a rischio di estinzione come la tinca, che attualmente mi pare inadeguato. Si tratta, come si vede, di aspetti tecnici sui quali si dovrà senz’altro intavolare una discussione, che dovrà coinvolgere tutte le parti interessate, al fine di giungere ad una regolamentazione congrua ed in linea con obiettivi e finalità istituzionali della Federazione. Devo dire, però, di non apprezzare il concetto di democrazia espresso da alcuni fautori della protesta, peraltro giunta nel momento meno opportuno. Come Presidente della Federazione ho sempre fatto il possibile per tutelare gli interessi di tutti i tesserati, senza accordare privilegi particolari a determinate concezioni filosofiche, e così continuerò a fare in futuro”.
La caccia alle streghe di questo gruppetto di pescasportivi si risolve quindi in una mezza bolla di sapone: seguiremo l’evolversi degli eventi per rendere conto del dibattito federale sui regolamenti delle competizioni di pesca in apnea in lago, ripromettendoci di non dare più troppo credito alle affermazioni di chi si è rivelato inaffidabile e fazioso.
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