Gare di apnea, una grande opportunità
© Alberto Balbi – Apnea Magazine
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Le gare di apnea cominciano a diventare solida realtà anche nel nostro paese, e di questo non possiamo che essere soddisfatti. La Federazione è giunta al secondo anno di agonismo, e le prestazioni ottenute da atleti noti e meno noti sono molto incoraggianti e fanno ben sperare per i nuovi appuntamenti internazionali di quest’anno. Già, perché adesso che la CMAS si è decisa ad abbracciare l’apnea agonistica avremo finalmente dei veri campionati continentali e mondiali.
Campionati che saranno disputati dalle squadre delle Federazioni nazionali riconosciute, vale a dire da atleti che rappresenteranno ufficialmente la propria nazione, con il riconoscimento dei rispettivi governi e la benedizione del Comitato Olimpico Internazionale. La strada appena intrapresa potrebbe portare l’apnea molto lontano, magari alle Olimpiadi, oppure potrebbe risolversi in un buco nell’acqua: l’importante è che si sia deciso di fare un tentativo e di vedere l'”effetto che fa”. Pensate alla scena: le fasi finali della competizione in diretta TV, gli abbracci, il podio, gli inni nazionali e le bandiere al vento, le lacrime dei vincitori che bagnano le medaglie e quelle dei vinti che non si danno pace…. Questa carica di emozioni si chiama Sport: tutto ha inizio nella natura dell’uomo e si sviluppa in ogni parte del mondo nelle scuole, nella piscina sotto casa, nei circoli di quartiere. Gesti e sensazioni che abbracciano l’intero pianeta ed uniscono nella stessa passione giovani e meno giovani di tutto il pianeta. Forse sono un po’ troppo sognatore, ma la passione e la grande fede nei valori dello sport mi spinge a sperare tutto questo per l’apnea.
Che, ovviamente, non è solo questo. L’apnea resta prima di tutto benessere, introspezione, amore dell’elemento liquido, un modo unico di vivere il mare, una fucina di emozioni travolgenti. Ma credo che la dimensione propriamente sportiva -che nulla toglie agli altri importanti aspetti dell’apnea- rappresenti un’occasione irripetibile per promuovere questa disciplina fisica e mentale e che, per questo motivo, rappresenti un’occasione irrinunciabile.
L’agonismo può offrire molti validi stimoli a coloro che vi si avvicinano: l’incontro ed il confronto con altri apneisti spinge gli appassionati a percorrere il cammino didattico e ad intraprendere l’allenamento con costanza e metodo. Intorno a gare e manifestazioni di promozione si costruisce il mondo dell’apnea “per tutti”, ben diverso da quello dei Record o dei pochi “addetti ai lavori”. L’idea dell’apnea come un ristretto circolo di amici che si ritrova di tanto in tanto per passare una giornata insieme racchiude in sé un fascino particolare, ma non può assicurare futuro e diffusione a questa disciplina.
Il valore delle gare è molto apprezzato anche da Apnea Academy, che dopo le belle esperienze del Meeting di Andora e Coppapnea dello scorso anno, per il 2003 ha istituito un Trofeo sulla distanza delle sei prove, che nell’esordio di Casalecchio ha subito riscosso un grande successo. Le gare di Apnea Academy si pongono su un piano diverso da quelle federali, ma restano di importanza cruciale, perché svolgono una funzione promozionale di grande efficacia.
I rapporti tra Federazione e Apnea Academy, inutile nasconderlo, non sono stati propriamente idilliaci in questi ultimi tempi: la speranza è che riescano a perseguire i propri obiettivi nel rispetto dei rispettivi ruoli e senza ostacolarsi a vicenda, ma coordinandosi per il bene dell’apnea nazionale, che deve poter crescere e svilupparsi senza ostacoli o conflitti.
Per chiudere, un invito agli apneisti: provate a fare qualche gara, non resterete delusi.
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Category: Editoriali