Francia: dopo la cernia, tocca anche alla corvina
Se ne parlava da tempo, ma alla fine a quanto pare siamo arrivati al dunque. Nonostante l’impegno della federazione FCSM, che insieme ad altre associazioni ha tentato di opporsi all’introduzione di una moratoria della pesca della corvina nelle acque francesi, il 23 dicembre la partita si è chiusa e le ordinanze prefettizie sulla moratoria di 5 anni per la pesca di cernia e corvina hanno visto la luce.
I due atti, uno per l’interdizione nelle acque costiere della Francia meridionale ed uno specifico per la Corsica, stabiliscono che la pesca ricreativa di cernia e corvina resterà interdetta per cinque anni.
Da notare che la procedura di approvazione di queste misure prevedeva un periodo di acquisizione dei pareri del pubblico, un fatto che certamente avrebbe dovuto stimolare una reazione consistente da parte di tutti gli appassionati.
Secondo quanto riportato dal sito della Direzione Inter-regionale del Mediterraneo, organismo del Ministero dell’ecologia, dello sviluppo sostenibile e dell’energia, la consultazione pubblica avrebbe permesso la ricezione di 206 pareri per posta e email. Con riferimento al rinnovo della moratoria della cernia, a fronte di 84 pareri favorevoli solo 20 sarebbero risultati contrari; per la corvina, invece, i pareri contrari sono stati 118, mentre quelli favorevoli 84.
Le ragioni alla base della decisione di procedere comunque all’introduzione del divieto sono legate prevalentemente al fatto che cernia e corvina sono ritenute specie sofferenti al punto da giustificare misure precauzionali. Contro le ordinanze ha già preannunciato ricorso la FCSM, cui auguriamo buona fortuna.
Divieto di pesca della Corvina in Francia
Divieto di pesca della Corvina in Corsica
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