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FIPSAS: Il decreto sulla Licenza di Pesca Onerosa è completamente sbagliato!

| 7 Novembre 2015 | 0 Comments

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TASSA SULLA PESCA AMATORIALE IN MARE – UN DECRETO SBAGLIATO NEL MERITO E NEL METODO

LA FIPSAS (Federazione Italiana Associazione Pesca Sportiva e Attività Subacquee)
Associazione riconosciuta dal CONI
Associazione di protezione Ambientale
Ente Nazionale con Finalità Assistenziali
Associazione iscritta nell’elenco nazionale del Dipartimento della Protezione Civile
Associazione iscritta al Registro nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale

in relazione al Testo unificato delle proposte di legge C. 338 e C. 339 dell’on. Catanoso (PDL), C. 521 Oliverio (PD) e C. 1124 Caon (Misto, ex Lega), recante “Interventi per il settore ittico”,

ritiene INACCETTABILE l’istituzione di una licenza di pesca A CARATTERE ONEROSO a carico
dei pescatori sportivo‐ricreativi e ancor più INACCETTABILE la proposta di far confluire nelle casse della pesca commerciale la maggior parte dei proventi derivanti dalle tasche di pescatori che nulla hanno in comune con questa categoria;

si dichiara INSODDISFATTA E DELUSA dei risultati degli incontri, anche pubblici, avvenuti con i firmatari proponenti e i rappresentanti dei gruppi parlamentari e, in particolare, con i membri della XIII Commissione per motivare il proprio dissenso alla introduzione di una tassa NON DI SCOPO;
• rileva che il settore della pesca professionale è già ampiamente sostenuto economicamente con i soldi degli italiani da più di quarant’anni;

ritiene IRRIGUARDOSO il comportamento riscontrato negli ultimi mesi da parte del Ministero delle politiche agricole e della Direzione Generale della Pesca che non hanno dato seguito e mai risposto alle numerose richieste di incontro e/o apertura di un tavolo ministeriale con i rappresentanti della pesca sportiva e ricreativa;

rileva AMARAMENTE la completa estromissione del nostro settore – chiamato solo a pagare ‐ dalla partecipazione condivisa alla gestione, alla programmazione e controllo di qualsiasi piano e progetto sulla strategia a tutela delle risorse ittiche, degli investimenti e delle risorse finanziarie sotto qualsiasi forma, sia europee che nazionali;

evidenzia L’INADEGUATEZZA E LA SCARSA CONOSCENZA, SE NON ADDIRITTURA L’IGNORANZA della materia e dei problemi della pesca, degli estensori della proposta, che si traducono in veri e propri errori che assurgono a sistema, presenti nella parte tecnica del decreto

INVITA PERTANTO TUTTI I PESCATORI NON PROFESSIONALI

che praticano l’attività di pesca sportiva e/o ricreativa o che hanno interessi economici nella pesca (lavoratori dell’indotto, aziende produttrici, cantieri nautici, negozi di pesca, imprenditori turistici nei campi della ricettività e della ristorazione legati alle attività della pesca, E LE LORO FAMIGLIE, parenti, amici e chiunque sia appassionato dello sport della pesca in mare, da barca e da terra, in acque interne, in apnea, ecc.), quantificabili in più di 4 milioni e mezzo di cittadini italiani AVENTI DIRITTO AL VOTO,

AD OPPORSI CON OGNI MEZZO ALLA APPROVAZIONE DEL PROVVEDIMENTO

E

A RICORDARE

VOLTI E NOMI DEI PROPONENTI, RAPPRESENTANTI DEI VARI SCHIERAMENTI POLITICI CHE CI HANNO MESSO LE MANI IN TASCA PER FARE UN ENNESIMO FAVORE – A SPESE DEL PROSSIMO – AGLI “AMICI” PESCATORI PROFESSIONISTI

CatanosoOliverioCaon

LA FIPSAS SI RISERVA, QUINDI, DI DAR CONTO, SE IL PROVVEDIMENTO FOSSE APPROVATO, DI CHI IN PARLAMENTO L’AVRÀ SOSTENUTO.

Il nostro auspicio è poter condividere con tutta la comunità associativa del nostro settore, ma anche con le organizzazioni vicine, con le imprese, i singoli pescatori ricreativi e semplici cittadini, questo documento che si traduce in un’occasione unica per tutto il movimento nazionale della pesca sportiva e ricreativa di essere protagonista di un dibattito che, altrimenti, si svolgerà senza il contributo di chi in questo momento rappresenta, con le proprie esperienze associative, la vera forza del settore.

Si invitano pertanto tutte le associazioni e gli interessati a dare una adesione che rafforzi questo comunicato.

Roma, 04 novembre 2015

                                                                                           IL CONSIGLIO FEDERALE FIPSAS

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