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Europeo per Nazioni: vince la Spagna, terza l’Italia

| 4 Settembre 2005 | 0 Comments

foto E’ stato un Europeo difficile ma istruttivo per i colori azzurri e capitan Ramacciotti. La preparazione ridotta rispetto alle altre nazioni (2gg.) ed un’acqua particolarmente torbida oltre i 20 metri hanno ostacolato notevolmente il lavoro degli azzurri sui pesci decisivi. Infatti, è a quelle quote che vivenano enormi gronghi e mostelle, e dove l’altro pesce presente era più stabile, quindi è stato probante ed impossibile trovare i punti migliori o le zone “jolly”.

La Spagna, che si è presentata all’Europeo con 10 atleti ed una settimana di anticipo rispetto agli azzurri ha così dominato con 30 prede e 44.770 p. dimostrando ancora una volta il proprio valore. I padroni di casa hanno sofferto più del previsto per acciuffare il secondo posto, ma alla fine con 21 prede e 28.925 punti l’hanno spuntata sul nostro team, che ha catturato 17 pesci e raccolto 28.555p, appena 370 punti in meno. Quarta la Croazia con 17 pesci e 21370 punti.

Ecco due commenti a caldo:

Riolo: “Credo che sia stata una buona prova per il nostro team, tutto sommato. Abbiamo ispezionato il campo gara per due giorni e la limitata visibilità sul fondo -non superiore a 2/3 metri- non ci ha permesso di trovare le zone migliori per i gronghi e le mostelle. Comunque, all’inizio abbiamo pescato all’aspetto e all’agguato i cefali, prendendone diversi (3 ci sono stati scartati per soli 4 o 5 grammi!); poi ci siamo spostati su segnali fondissimi, sui 28/29 metri, dove abbiamo catturato 5 gronghi -di cui 2 non validi- e 5 mostelle di 2kg l’una. Peccato che non siamo riusciti a stanare altri 3 gronghi durante la gara… ce ne bastava uno per il secondo posto. Pazienza.”

Mancia: “Sono fiero della nostra prestazione. Abbiamo preparato pochissimo e il secondo posto ci è sfuggito di un soffio. Ci hanno scartato 5 pesci di misura, e 3 gronghi li abbiamo lasciati nella loro tana. Era difficilissimo colpirli e lavorarli sul filo dei trenta metri con 2 metri di visibilità e corrente, una vera faticaccia. Erano bestioni di 10/20 kg. con reazioni spropositate. Abbiamo usato arabaletes da 90 al libero e per i gronghi arbalete da 60 con fiocinella. Un paio di doppiaggi li abbiamo fatti pure con un oleo da 70 cm. In ogni caso, sono davvero contento!”

CT Ramacciotti: “Un’ottima gara. Ho portato gente nuova per una nuova competizione e devo proprio dire che i ragazzi mi sono piaciuti. Collaborazione, esperienza, impegno ed affiatamento hanno permesso una prestazione d’alto livello, nonostante due miseri giorni di preparazione. La bilancia ha fatto il resto. Quei 370 grammi dal podio possono anche bruciare un po’, ma non c’è da recriminare anche perché i portoghesi erano i favoriti. L’Italia dimostra ancora una volta tutta la sua competitività anche in acque ostiche. Sono più che soddisfatto.”

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