Europei di Apnea: l’Italia è prima nel medagliere
Si sono conclusi ieri a Tenerife i Campionati Europei di Apnea CMAS 2014, che hanno visto la partecipazione di numerose nazionali e primatisti delle varie specialità. Con un totale bottino finale di 3 ori, 1 argento e 2 bronzi, 4 nuovi primati nazionali e ben 3 nuovi record del mondo, l’Italia conquista il primo posto del medagliere a squadre lasciandosi alle spalle gli agguerriti francesi e i temibili croati. Il risultato sarebbe potuto essere perfino più cospicuo se la gara di Jump Blue, programmata proprio per ieri, non si fosse dovuta prima interrompere e poi annullare per le avverse condizioni del mare, peggiorate a causa di una violenta perturbazione che ha colpito l’isola, flagellandola con venti forti, pioggia insistente e soprattutto fulmini. La scelta di programmare una prova in mare per l’ultimo giorno disponibile, unitamente al fatto di non aver pensato a predisporre un campo di riserva o una data di recupero, è stata oggetto di forti critiche da parte di un po’ tutti i partecipanti che hanno ritenuto l’organizzazione non all’altezza di un evento internazionale di questa levatura. Sarebbe infatti bastato, come ad esempio fatto a Cagliari durante i mondiali AIDA, effettuare le prove in mare ad inizio settimana, in modo da poter eventualmente recuparare variando la programmazione delle gare in piscina.
Mercoledì 15 ottobre
Primo giorno di gare dopo la cerimonia di inaugurazione e le sessioni di allenamento del martedì, e partenza con il botto. Si inizia con la gara di apnea statica maschile che vede lo scontro al vertice tra il croato Goran Colak e il serbo, fresco del nuovo Guinnes World Record stabilito a Dubai, Branko Petrovic. I due non hanno avuto molte occasioni ufficiali di confronto e quindi si attendevano scintille. Il primatista serbo si impone siglando anche il nuovo record del mondo CMAS con 10 minuti e 32 secondi. Segue il campione croato con poco più di 9 minuti e terzo l’austriaco Klier con 8 minuti e 24 secondi. Comunque buona la prestazione degli italiani; Michele Tomasi ferma il cronometro a 6:52 ed è settimo, Aldo Stradiotti ottavo con 6:45, ottimo quinto con il rammarico di non essere riuscito a ritoccare il proprio massimale, Andrea Vitturini che stampa un ottimo 7:35.
Va meglio nella statica femminile in cui Alessia Zecchini riesce a conquistare un meritatissimo bronzo con il tempo di 6 minuti e 8 secondi, superata solo dalla spagnola Quintero con 6:35 e dalla ceca Gabriela Grezlova che, con 7 minuti e 45 secondi, sigla anche il nuovo primato mondiale di specialità. Rispettivamente sesta e settima le azzurre Monica Barbero e Ilaria Bonin.
Nel pomeriggio è andata di scena la finale della disciplina cenerentola di questi europei di apnea, la Speed Apnea 100 mt, che ha visto letteralmente stravincere ed imporre i nuovi record del mondo di specialità, i pinnatisti Stefano Figini e Federica Bellini. Con i rispettivi tempi di 34 secondi e 73 centesimi, e di 39 secondi e 40 centesimi, gli azzurri portano a casa i primi due ori e danno una grande iniezione di ottimismo a tutta la comitiva tricolore.
Giovedì 16 ottobre – Venerdì 17 ottobre
Dopo le qualificazioni del giovedì che hanno visto purtroppo il ritiro di Monica Barbero per problemi fisici, la polemica sul ricorso respinto alla spagnola Mara Pasquet e la forte indecisione sul passaggio alla finale nella categoria uomini, la gara di apnea dinamica è carica di aspettative, soprattutto quella femminile che infatti non deluderà le attese. Il trio azzurro composto da Ilaria Bonin, Alessia Zecchini e Tatiana Di Poi monopolizza il podio e, ciliegina sulla torta, festeggia i 244 metri e spiccioli con cui Ilaria si porta a casa, oltre all’oro, il nuovo record del mondo CMAS di specialità e, contemporaneamente, anche nuovo primato italiano.
Sul fronte maschile la sfida per il podio non sembra alla portata gli azzurri, nonostante uno straordinario Andrea Vitturini che migliora il record nazionale portandolo alla misura di 254,7 metri, tanti ma non abbastanza per agguantare la zona medaglie. Vince il croato Goran Colak, che si consola della mancata vittoria in statica, stampando il nuovo record del mondo con ben 288 metri e 23 centimetri. Subito dietro i francesi Alexis Duvivier con 275,3 mt e Guillame Bussiere con 269,13 mt. Vitturini è subito a ridosso del podio in quarta piazza, quinto Aldo Stradiotti con 242,47 e ottavo Vincenzo Ferri con 100 mt.
Sabato 18 ottobre – Domenica 19 ottobre
L’ultima gara prevista dal programma di questi europei è il jump blue, scelta che come è già stato detto all’inizio, si rivelerà disastrosa. Le qualificazioni del sabato facevano ben sperare per la gara di domenica: Andrea Vitturini con 170, 10 mt aveva la miglior misura maschile e accedeva facilmente alla finale. Michele Tomasi con oltre 141 mt si attestava in quinta posizione. Tra le donne Alessia Zecchini, a sua volta, guadagnava il primo accesso in finale con 149,8 mt, mentre Ilaria Bonin era terza con 125 mt. La domenica la gara parte ugualmente, nonostante forti scrosci di pioggia e temporali in corso, ma ci sarà appena il tempo di un paio di percorsi dopodichè gli organizzatori si vedranno costretti prima a sospendere e successivamente ad annullare la prova. Il disappunto da parte degli atleti è ovvio e comprensibile, contro il meteo c’è poco da fare si sa, ma organizzare in modo da poter avere la possibilità di recuperare l’unica prova in mare in programma, appare di una ovvietà sconcertante.
Non c’è comunque da stupirsi visto che, ancora una volta, le lacune organizzative di un evento CMAS non sono mancate. Fra le più eclatanti il fatto che nessuno si sia minimamente preoccupato di approntare un ufficio stampa o un referente, non è stato reso fruibile il wi-fi per poter seguire in streaming le gare in piscina. Per l’ennesima volta si è lasciata alla buona volontà delle squadre e degli atleti, come dei semplici appassionati ed accompagnatori, la responsabilità di dare le notizie di un campionato internazionale.