EuroAfricano 2019: Muore il Portoghese Sandeck, 2a Giornata Annullata
In tanti, alla vigilia di questo Campionato EuroAfricano così particolare, avevano provato a sollecitare qualche riflessione sul problema della sicurezza, ma inutilmente. Gareggiare a pinne e senza assistenza, in acque caratterizzate da forte corrente e acqua torbida, non è mai sembrata la scelta organizzativa più sensata, ma alla fine tutti si erano adeguati.
Oggi però è accaduto quello che non era mai successo in decenni di competizioni internazionali: uno degli atleti in gara, il 31enne portoghese Matthias Sandeck, è morto a seguito di un incidente i cui contorni rimangono però ancora piuttosto confusi; si sa solo che stava pescando vicino ad uno dei piloni del Great Belt Bridge (ulteriori dettagli sull’incidente qui).
Intorno alle 12 si era parlato di un atleta scomparso che, successivamente, era stato ritrovato e trasportato in ospedale in elicottero. La drammaticità della situazione è stata chiara solo quando, circa un’ora dopo, si è diffusa la notizia della morte dell’atleta, mentre l’organizzazione dichiarava annullata la giornata odierna, senza tuttavia spiegare nulla delle motivazioni ufficiali.
Le rimostranze su un regolamento così diverso da quello tradizionalmente applicato nelle competizioni internazionali, c’erano state ma, per l’assurdità della situazione, sono state sicuramente poche e certamente sottovalutate. In tanti avevano paventato la possibilità di un incidente, ma probabilmente nessuno pensava ad una eventualità così drammatica.
Come al solito il problema sicurezza scoppia a cose fatte, ed ora sarà difficile sottrarsi alle proprie responsabilità. È probabilmente vero che anche con la formula del barcaiolo al seguito, l’epilogo dell’incidente in se non sarebbe cambiato, ma non si può nemmeno far finta di ignorare che costringere gli atleti a disputare la gara a pinne, con la corrente continua presente sul campo gara, li ha esposti a livelli di fatica estremi, che possono essere stati determinanti sull’accaduto.
Qualcuno teme che ora la CMAS tenti di scaricare tutte le colpe sulla federazione danese, responsabile dell’organizzazione del campionato (e magari perfino di chiudere con le gare di pesca sub), ma sarebbe una mossa sleale e probabilmente inutile davanti ad eventuali conseguenze di tipo penale. Infatti, se è vero che la federazione di casa ha proposto una formula fortemente criticabile, la CMAS ha la responsabilità, prima di tutto morale, di aver dato il suo benestare ad una gara che sapeva bene essere radicalmente diversa da tutte quelle organizzate fino ad oggi, e potenzialmente pericolosa.
Cosa si scelga di fare dopo l’annullamento di oggi, è francamente di secondaria importanza. I 2/3 del tempo di gara totale è stato abbondantemente superato e può quindi può essere assegnato il titolo secondo i piazzamenti della classifica di ieri. Scegliere di ripetere la seconda manche domani, sarebbe una scelta, oltrechè irriguardosa verso Matthias e i suoi cari, stupida perchè significherebbe di non aver compreso nulla di quello che ha portato a questa tragica morte. Nelle ultime ore sembra anche aver preso piede l’idea di annullare del tutto il campionato. Per scelta congiunta dei capitani, in ogni caso non ci saranno festeggiamenti di sorta, e siamo sicuri che in fondo nessuno potrebbe ne’ vorrebbe vantarsi di un titolo conquistato in questo modo.
Il Comunicato Ufficiale della CMAS
La CMAS si rammarica profondamente di informare che durante il campionato euro-africano di pesca subacquea, svoltosi ieri 8 settembre in Danimarca, è accaduto un incidente mortale a Matthias Sandeck dal Portogallo, che ha perso la vita.
Nonostante l’intervento di tutto il personale medico e di sicurezza, che ha recuperato il suo corpo e gli ha prestato i primi soccorsi, Matthias è morto.
La CMAS sta collaborando attivamente con le autorità locali al fine di fare luce sulle cause della morte di Matthias.
La presidente Arzhanova ha dichiarato: “Sono profondamente rattristata dalla tragica morte di Matthias, un atleta appassionato e un grande uomo. Ci mancherà molto.”
La CMAS, i suoi funzionari e tutte le federazioni nazionali e l’intera comunità subacquea sono estremamente scioccati e devastati da questo tristissimo evento e presentano le più sentite condoglianze alla famiglia di Matthias e alla Federazione portoghese.
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