EUDI SHOW: La subacquea oltre le apparenze
Comunicato Stampa
Mentre ci si avvicina a passi veloci verso la 21° edizione di Eudi Show (che lo ricordiamo si svolgerà a Fiera Milano dal 15 al 17 febbraio 2013), approfittiamo della disponibilità del Presidente di Assosub (che promuove l’evento) per parlare della situazione generale del settore e, con tutta la franchezza possibile, anche della situazione del settore. Situazione che, non solo per effetto della crisi, presenta elementi di riflessione importante.
Tutto questo per aiutare il settore a crescere sotto tutti i profili e nell’ottica di promuovere le molteplici opportunità offerte anche da Eudi Show come importante momento di rilancio oltre che di aggregazione dell’intero comparto.
Presidente, ci stiamo avvicinando alla fine di un anno non facile e alla XXI Edizione dell’Eudishow.
Qual è il bilancio e quali sono le previsioni?
Riguardo all’anno non facile devo purtroppo concordare, anche se per la verità non è solo il primo.
Sul fronte Eudi ci stiamo avvicinando a grandi passi all’edizione 2013, la 21°; e penso di poter affermare che quest’anno abbiamo investito molto per migliorare la comunicazione nel suo complesso, sia all’interno del comparto Soci / Espositori, sia col pubblico.
Primo perché oggettivamente ne eravamo un po’ carenti, secondo perché ci auguriamo che un potenziamento della comunicazione possa contrastare, almeno in parte, le tendenze recessive.
Il bilancio della scorsa edizione è cosa già nota. È stato un buon XX° Eudi, con numeri anche inaspettatamente in aumento (e questo vorrà pur dire qualche cosa). È anche vero che, forse, abbiamo commesso alcuni errori organizzativi che hanno portato a giuste critiche che, con la XXI edizione, vorremmo farci perdonare.
Quali saranno le peculiarità di questa edizione di Eudi Show?
Primo, un ritorno alla grande dell’apnea. Oltre ad uno spazio specifico, questo ramo della subacquea potrà contare su iniziative mirate, convegni ed incontri ad alto profilo, esibizioni, un’area esclusiva e dedicata ad interventi tecnici, ed infine, ma non certo ultima, una grande performance in diretta, della quale non posso ancora però anticipare i dettagli. Il tutto con la collaborazione di un importante uomo immagine come Umberto Pelizzari.
Secondo, un grande ampliamento degli spazi concessi per seminari tecnici, di informazione e di dibattito, con una novità assoluta: I Master della subacquea. Con questi ultimi intendiamo creare dei momenti particolari nei quali i visitatori potranno partecipare a stage tecnici su vari argomenti (prenotandosi preventivamente) al termine dei quali saranno rilasciati degli attestati di partecipazione.
Terzo, alcune iniziative interattive per gli appassionati di foto e video oltre a due spazi riservati ad attività pratica: una piscina ed una vasca per immersioni nelle quali vedrete avvicendarsi esibizioni e prove.
Assosub è una realtà ormai consolidata. Chi rappresenta e come si colloca nel contesto nazionale?
Concordo sul fatto che Assosub sia sicuramente una realtà consolidata.
Chi rappresenta ?… be’, oggi rappresenta i piccoli e medi (solo pochi dei grandi) operatori del settore in tutte le sue sfaccettature. Il perché fa quasi parte della “storia” e di una miriade di “ipotesi”.
Tuttavia, sebbene non rappresenti il comparto nella sua interezza, sicuramente è la dimostrazione concreta di un’accanita ed indefessa volontà di riuscire a fare meglio e il meglio per tutto il settore. E io spero di essere espressione di questa ferma volontà.
Nella sua qualità di imprenditore di livello internazionale del settore subacqueo come giudica questo comparto e quali sono le sue potenzialità?
Intanto andiamoci piano con le parolone. Io non mi considero e non sono né un imprenditore, né tanto meno internazionale.
Un discreto tecnico e conoscitore dell’ambiente, forse si. Ma soprattutto un mastino che non si accontenta mai. A volte anche sbagliando, ma mai abbandonando il campo.
Come giudico il comparto ?… potenzialmente molto migliorabile, ma un po’ slegato e di difficile coordinamento. Infatti su questo sto lavorando.
Le potenzialità secondo me erano molto buone, ora sono discrete e migliorabili, ma non possiamo prescindere da problematiche globali che spesso costringono a tagliare in primis i costi “superflui”.
L’Eudishow è una fiera di settore di grande richiamo e importanza. Come si colloca a livello europeo?
Che brutta domanda… anzi che brutta risposta devo darvi!
Secondo me Eudi Show è quasi sempre stata la più bella Fiera europea della subacquea. Almeno dalla fine degli anni ’90 del Novecento. Tuttavia sempre sottovalutata e snobbata dal resto del mondo… come purtroppo succede spesso (TROPPO SPESSO) per l’Italia e gli Italiani in generale.
Colpa nostra?… colpa loro?… io credo che la ragione e il torto non siano mai separabili in modo netto in modo che da una parte ci sia tutta la ragione e dall’altra tutto il torto. Tuttavia le beghe interne al settore hanno sicuramente avuto un loro peso determinante a frenare il decollo europeo di Eudi Show.
Tornando ad Assosub, proprio perché è una realtà consolidata non potrebbe essere il centro di un piano strategico coordinato che coinvolga tutte le componenti della Subacquea, dai produttori ai diving, dalle didattiche alle riviste ai tour operator per accrescere l’importanza e il valore di tutto il settore?
Scusate, ma questa è una mia proposta già di qualche anno fa. Certo che la vedo benissimo.
Altrettanto certo che, almeno per il momento, non è mai andata in porto. Guardi, purtroppo anche la subacquea rispecchia (nel male) il Parlamento Italiano. D’altronde perché dovrebbe essere diversamente?
Quando si parla di mare, i media trattano soprattutto di nautica. È vero che la nautica è più grande della subacquea in termini di addetti e di utenti, ma non le sembra che anche la subacquea meriti più attenzione e abbia tutte le qualità per essere considerata settore economico importante. L’Eudi non potrebbe essere l’occasione per dimostrarlo?
La domanda è complessa e richiede a mio parere una risposta articolata in più punti:
– Intanto i media trattano principalmente di nautica perché è vero che la nautica è enormemente più grande della subacquea
– Io credo che il più delle volte la subacquea sia stata presentata come un comparto più grande di quello che effettivamente è, forse perché i media non hanno mai voluto approfondire l’analisi di questo settore. A volte, però, la subacquea ha avuto un’eccellente visibilità mediatica… che forse gli operatori del settore non hanno saputo cavalcare e sfruttare correttamente.
– Sul fatto che la subacquea sia, almeno prevalentemente, un hobby, credo sia vero e non la percepisco come affermazione negativa, ma non bisogna dimenticare che dietro l’hobby dei subacquei ci sono aziende e prodotti di alto livello.
– Riguardo alla subacquea e, soprattutto, con riferimento ad alcuni incidenti è sicuramente altrettanto vero che si dicono delle grosse imprecisioni (come nota uso un eufemismo). E questo sì, è dannoso. E anche su questo stiamo lavorando come Assosub, per cercare di “educare” i media a dare informazioni tecnicamente corrette.
– Anche il fatto che attualmente sia ancora un’attività prevalentemente estiva / tropicale credo sia la verità. Anche su questo stiamo lavorando. Ma qui è ancora più difficile perché modificare questa tendenza coinvolge trasporti, alberghi, ristoranti e diving centers. Senza perdere di vista il fatto che nulla possiamo sul controllo delle condizioni meteo-marine.
Questa sua ultima risposta non è un po’ la sintesi dell’Eudishow?
Direi di sì. In effetti questa fiera raccoglie tutta la parte più attiva e propositiva della Subacquea e sicuramente al suo interno è auspicabile che nascano delle utili e importanti sinergie in linea con il ruolo e le finalità di Assoub. Una parte di primo piano svolgerà anche il pubblico che è il vero ago della bilancia di qualunque attività ed è per questo che stiamo lavorando, per offrire a tutti, espositori e visitatori, un grande Eudi Show al quale nessuno potrà mancare. Vi aspettiamo