È Morto Valerio Grassi, il Padre dell’Arbalete Italiano
Ci ha lasciato oggi, all’età di 95 anni, Valerio Grassi, senza dubbio una delle menti più vulcaniche che la pesca subacquea italiana abbia mai avuto. Grande progettista, considerato unanimemente il padre dell’arbalete tricolore, aveva festeggiato il 17 dicembre dello scorso anno le 95 primavere.
Valerio aveva iniziato a costruire la sua leggenda nei primi anni ’70 quando, fondando la O.ME.R (Officine Meccaniche Rezzato) iniziò il suo percorso di rivisitazione progettuale di quella che allora era la componentistica dei fucili subacquei, fino realizzare il T16 e il T20, che sancirono la fine dei “giocattoli” francesi in voga fino a quel momento. Molti altri modelli seguirono a queste fortunate serie, come i Master, gli MB, o come i modelli che realizzò insieme alla Seatec, di cui fu collaboratore fin dalla fine degli anni ’90. Tutti fucili che ancora oggi vantano una nutrita schiera di irriducibili utilizzatori e collezionisti.
Sanguigno e grintoso, Valerio è stato fino all’ultimo, una sorta di coscienza critica della pesca subacquea o, come amava chiamarla lui, caccia subacquea. Da sempre contrario alle politiche della FIPSAS che reputava scarsamente orientate alla tutela del movimento, quanto più alla pesca di superficie, non ha mai rinunciato a spronare i pescasub affinché riuscissero a trovare la propria casa, dentro o fuori dall’attuale federazione.
Valerio ci mancherà, con lui forse se ne va l’ultimo pezzo di un modo di concepire e di vivere la pesca subacquea che probabilmente non esiste veramente più. È stato per tanti appassionati pescatori un padre, un amico, una guida, un riferimento, insomma, chi più e chi meno, gli dobbiamo tutti un sentito e profondo ringraziamento.
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