Due chiacchiere con Paolo Acanti
Paolo Acanti |
Paolo Acanti è un istruttore Apnea Academy di Genova, recentemente entrato a far parte della Squadra Nazionale Italiana di apnea, grazie ai brillanti risultati ottenuti durante la scorsa stagione agonistica. Trent’anni, ingegnere, una grinta invidiabile e una certa riservatezza: noi di AM ci siamo incuriositi e siamo andati a conoscerlo. Ecco quanto ci ha raccontato.
In principio fu la maschera’
Da bambino ho iniziato a galleggiare prima con la maschera che senza, se mio padre me la toglieva andavo a fondo!
Sono sempre stato appassionato di pesca, anche con la canna, nei fiumi, in mare, con la barca, i polpi con le mani, tanto che mia madre è arrivata al punto di cambiare spiaggia perché mi vedeva sparire e stava in ansia tutto il giorno.
La prima muta è arrivata abbastanza tardi, infatti avevo 22 anni o giù di lì, ero completamente autodidatta e continuavo ad andare a pescare da solo.
L’incontro decisivo
A 25 anni ho fatto il servizio militare ad Albenga, dove si vociferava di un ragazzo che riusciva a trattenere il fiato per quasi cinque minuti: era Davide Carrera. Sono riuscito a scambiarci due parole quando ormai mi mancavano pochi giorni al congedo e chiacchierando gli ho chiesto se conosceva qualcuno a Genova che faceva corsi di apnea. Mi ha dato il numero di Bortolus, sommozzatore dei Vigili del Fuoco e membro della squadra che faceva assistenza ai records di Pelizzari, così ho conosciuto anche un altro membro del team, Luciano Orsini, istruttore di bombole e di apnea fipsas da più di 20 anni, due persone fantastiche.
In acqua |
Una carriera fulminante
Ho iniziato con loro il mio primo corso di apnea, che era già a metà, ma mi sono trovato subito così bene che alla fine mi hanno chiesto se volevo continuare e prepararmi per l’insegnamento, così ho fatto l’aiuto istruttore per due anni e poi il corso istruttori con Pelizzari.
E’ stato durante quell’anno che ho iniziato ad allenarmi seriamente, infatti ci tenevo molto a superare il corso istruttori. In effetti da allora la mia vita è decisamente cambiata.
L’insegnamento mi appaga moltissimo, mi piace talmente quello che faccio, che sento di riuscire a comunicarlo e alla fine sono contento di fare provare agli altri le stesse emozioni che provo io. Adesso ho numerosi allievi che mi seguono e si allenano con me e ne sono davvero soddisfatto.
L’attività agonistica
A fine estate, dopo il corso istruttori, ho partecipato per gioco alla prima gara di Andora e a sorpresa siamo arrivati secondi a squadre, quindi ho deciso di continuare ad allenarmi e ho coinvolto anche qualche mio allievo.
L’inverno scorso poi, con l’aiuto di Simone Graffer, conosciuto in rete, ho scoperto le selettive e ho partecipato a diverse competizioni. Non mi aspettavo di arrivare sul podio al terzo posto ai campionati italiani di apnea in assetto costante a Siracusa (-52m) e terzo assoluto italiano (statica+dinamica+costante).
Quest’anno parteciperò al campionato italiano di statica e dinamica a Roma, ai campionati italiani di assetto costante e Jamp blu a Siracusa in settembre e ai campionati mondiali in Croazia di Jamp blu e dinamica sempre a settembre.
Paolo con gli allievi |
Dubbi e perplessità?
Sono un po’ preoccupato per tutti i dissapori tra Apnea Academy e Fipsas, anche se ora mi sembra che le cose si stiano risolvendo. Sento in ogni caso il peso di una grossa responsabilità, visti tutti i discorsi fatti su una nazionale di serie b, infatti mi sento in dovere di dimostrare il contrario, ma questo, purtroppo, accresce l’ansia notevolmente.
Con gli altri ragazzi della squadra mi trovo benone, sono tutti bravi e simpatici.
L’allenamento
(Nota della curatrice: ‘Vorreste sapere, eh? Invece no! Questo e molto altro nella prossima puntata!’)
Mono e dintorni
Ho iniziato da poco a studiare l’utilizzo della mono e con l’esercizio mi sembra di essere migliorato. Faccio però ancora fatica, quindi se entro due mesi non faccio il salto di qualità sto pensando che forse sarebbe meglio tornare alle pinne. In ogni caso inizia a piacermi, anzi, sta diventando un’ossessione, a volte prima di addormentarmi penso alla monopinna…forse sto dando di matto?
Dopo l’uscita |
Un apneista nell’acquario!
Nel frattempo mi occupo anche di altre attività legate all’apnea.
Ai primi di marzo ho avuto la possibilità di prendere parte all’iniziativa Mare a 360° lanciata dall’ Acquario di Genova, tutt’ora in corso, che prevede incontri formativi per i ragazzi delle scuole medie inferiori sia sull’apnea che sulla subacquea con le bombole che sulla vela.
Durante l’incontro sull’apnea, avvenuto all’acquario, ai ragazzi è stato spiegato cos’è l’apnea e che responsabilità ha l’apneista nei confronti dell’ambiente, poi sono stati accompagnati davanti alla vasca dei pesci tropicali, dove io ero già immerso e avevo preventivamente posizionato una bottiglia e una conchiglia.
Io stavo fermo davanti al vetro mentre il mio amico Luciano Orsini descriveva la mia attrezzatura, spiegava cos’è lo snorkeling ‘ io giravo in superficie – approfondiva l’argomento apnea ‘ mi esibivo in qualche sommozzata – infine ho raccolto una bottiglia e l’ho appoggiata su uno scoglio.
Per finire è stato data qualche informazione sull’apnea statica e abbiamo fatto una “gara” tra me e i bimbi, che da dentro l’acqua ho sentito sbuffare con impegno quando espiravano.
Dentro la vasca una grossa tartaruga mi ha seguito durante tutte le operazioni e ha anche tentato di mordermi un dito, così sono scoppiati tutti a ridere!
Nella vasca c’erano anche moltissimi pesci scorpione, tutti vicini a me perché molto incuriositi, due squali nutrice, due pesci palla, tre murene e tantissimi pesci pipistrello. C’erano anche degli squali pinna grigia, che però ho dovuto tenere a distanza perché erano molto innervositi e rischiavano di ferirsi sui coralli.
Ci sarà un altro incontro sull’apnea, certamente vi terrò informati!
Per fosse interessato ai corsi o per altre informazioni, Paolo Acanti è attivo presso le società Apneacenter (www.apneacenter.it ) e G.S. Pegaso di Genova e rintracciabile al cellulare 3474910446.
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Category: Pesca in Apnea