Doppietta italiana a Rovigno
Grandi soddisfazioni per le squadre italiane impegnate ieri nella classica Coppa Città di Rovigno. Ad aggiudicarsi la gara con un bel carniere sono stati Barteloni, Felice e Villani seguiti, a pochi punti di distanza, da Claut, Grossi e Smeraldi; al terzo posto la squadra di casa che vedeva tra i suoi componenti Gospic, che si è consolato con un dentice di oltre due chili, risultato la preda più prestigiosa di tutta la gara.
A completare il successo italiano è arrivato anche il quarto posto conquistato dal Team Omer Italia, composto da Calvino, Deiana e il giovane Orsi.
Abbiamo chiesto un commento a Concetto Felice, al suo esordio in azzurro.
Abbiamo fatto un ottimo lavoro di preparazione, cercando l’affiatamento come squadra, considerato che eravamo consapevoli di poter pescare a tutte le profondità.
Siamo riusciti a individuare alcune zone di gronghi e altre con buona presenza dei saraghi e tordi, confidando di poter fare una buona prestazione.
In gara, con una visibilità di 8/10 metri, una leggera pioggerellina e una forte corrente, abbiamo deciso di pescare entro i 17 metri, senza tralasciare però anche la pesca in acqua molto bassa.
Abbiamo completato in fretta il numero massimo dei 6 gronghi e poi abbiamo cominciato a razzolare saraghi, completando anche in questo caso il limite di 10 esemplari, il più grosso dei quali sfiorava il chilo di peso.
All’ultimo quarto d’ora ci siamo spostati in una zona dove avevamo visto girare parecchie spigole: io ne ho catturata una di 9 etti e Franco Villani ne ha sbagliata un’altra.
Purtroppo lo scadere del tempo non ci ha permesso di insidiare un paio di spigole più grosse che avevamo avvistato.
E’ stato davvero un esordio entusiasmante, non avrei potuto sperare di meglio, ho trovato due ottimi compagni di squadra e sarà davvero dura giocarsi con loro il posto per il mondiale.
Anche Nicola Smeraldi è molto soddisfatto di questa esperienza.
Avevamo programmato molti spostamenti perché Claut conosce molto bene la zona e avevamo individuato zone ricche di saraghi e tordi.
A parte qualche tuffo sugli 8 metri, tutta la gara è stata impostata tra i 12 e 21 metri.
I tordi purtroppo il giorno della gara erano spariti è siamo riusciti a fiocinare solo un tordo pavone di circa mezzo chilo.
Così ci siamo spostati in una zona dove avevamo visto saraghi, corvine e un grosso grongo di 13 chili in 21 metri.
Il grongo però si era spostato nella tana delle corvine e abbiamo dovuto lavorarlo un po’ prima di tirarlo fuori, cosa che ha spaventato ulteriormente le corvine.
Alla fine, cercando nei dintorni, siamo riusciti a individuare due buchi da cui abbiamo tirato fuori una corvinva di 1,2 kg e una di 1,6.
Abbiamo cercato di completare i gronghi ma ne abbiamo trovati e catturati solo 5, completando il nostro carniere con alcuni saraghi, uno dei quali di 1,2 kg e un’orata di media taglia.
Abbiamo pescato i gronghi con medisten a 5 punte e pesci con arbalete e fiocinella.
Siamo molto soddisfatti anche se rimane un pizzico di rammarico per il tempo che abbiamo perso a tirare fuori il grosso grongo.
Sarà dura la selezione per il mondiale ma questo risultato è sicuramente un ottimo punto di partenza.
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