Daniele Petrollini – Campionato di pesca in apnea 2002
Daniele Petrollini – Foto: Mariano Satta
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AM: Daniele, ancora una volta in top ten, nonostante qualche problema fisico.
Daniele Petrollini: Sì, la mia preparazione è stata condizionata da una fastidiosa infiammazione ai turbinati che non mi consentiva di compensare, ma fortunatamente in gara il problema non mi ha impedito di pescare.
Raccontaci gli episodi più salienti della tua gara.
Nella prima giornata non avevo molti segnali da visitare: una cernia in 24 metri ed una zona con molte corvine in 27/28 metri. Sono partito immediatamente sulla cernia e mi sono reso conto che la fortissima corrente mi avrebbe impedito di visitare il secondo segnale. Basti pensare che avevo pedagnato la tana con un secondo pallone e che per fare il tuffo dovevo partire oltre cento metri a monte della corrente, una cosa incredibile. Ho visto addirittura le boe di segnalazione di alcune reti tenute sotto la superficie dell’acqua dall’impeto della corrente…..
Dopo aver perso un’ora e mezzo sulla cernia senza riuscire a sparare, ho deciso di spostarmi su un fondale meno impegnativo ed ho concluso la prova al diciassettesimo posto, catturando un grongo, un tordo, un sarago e una salpa.
Per la seconda giornata avevo una zona in oltre trenta metri di fondo caratterizzata da una bella risalita con sotto due pietroni, intorno ai quali giravano saraghi e molte corvine di dimensioni generose.
Daniele Petrollini – Foto: Mariano Satta
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Credevo che anche altri avessero individuato il posto, invece mi sono ritrovato a pescare in solitudine.
Vista la batimetrica decisamente impegnativa me la sono presa comoda, recuperando bene tra un tuffo e l’altro, e sono riuscito a catturare sei grosse corvine, due saraghi ed una cernia che purtroppo non è rientrata in peso per soli 500 grammi.
Per concludere la prova, mi sono spostato su un segnale a 29 metri dove il mio barcaiolo aveva segnato una mostella, che ho ritrovato e catturato, chiudendo così all’undicesimo posto. Un vero peccato per la cernia, se fosse risultata in peso avrei scalato la classifica di giornata fino al quarto posto, ma si sa, nella pesca subacquea queste cose sono normali.
La terza giornata sapevo di dover improvvisare, perché avevo solo quattro o cinque segnali. Dopo aver trovato il deserto sui primi due, ho deciso di spostarmi nella schiuma e lì ho catturato in rapida successione due saraghi e tre salpe. Le ultime due ore le ho passate razzolando dai 12 ai 18 metri, dove ho catturato una spigola e quattro saraghi, uno dei quali all’ultimo tuffo: era in compagnia di altri tre esemplari sotto una lastra, ma la gara era ormai finita e li ho dovuti lasciar perdere.
Nel complesso, una bella conferma.
Sono contento del mio ottavo posto finale, perché mi sono riconfermato come il giovane forse più promettente e perché ho anche ritoccato la mia migliore prestazione in un assoluto. Un ringraziamento particolare va al mio barcaiolo Angelo Sechi, che mi ha dato un grandissimo aiuto nella preparazione: senza di lui, questo risultato non sarebbe stato possibile.
Ciao Daniele, grazie e in bocca al lupo.
LE IMRESSIONI DI ALCUNI PROTAGONISTI DEL CAMPIONATO ITALIANO Clicca sulla foto o sul link per leggere l’intervista. |
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Bruno De Silvestri 1° Classificato |
Stefano Bellani 3° Classificato |
Maurizio Ramacciotti 5° Classificato |
Fabio Antonini 6° Classificato |
Daniele Petrollini 8° Classificato |
Leonardo Cagnolati 12° Classificato |
Marco Bardi Osservatore DOC |
FOTO GALLERY di Mariano Satta | PRESENTAZIONE |
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