Curiosità: Perchè i Vetri della Maschera Sub Nuova si Appannano?
L’evoluzione dei materiali nella produzione delle attrezzature subacquee ha fatto si che, negli ultimi 15 anni, si sia quasi completamente abbandonato l’uso della vecchia gomma nello stampaggio dei facciali delle maschere, per passare al morbido e praticamente anallergico silicone.
Il comfort è indubbiamente aumentato, i segni sul volto dopo tante ore di mare si sono alleggeriti fin quasi a sparire, ma tutto questo ha avuto un prezzo: combattere con ripetuti e fastidiosi episodi di appannamento. Ma perchè i vetri delle maschere nuove si appannano, e in quelle in silicone lo fanno molto più di frequente, talvolta senza rimedio?
La Differenza di Temperatura
Dal punto di vista fisico esiste una netta differenza di temperatura tra la superficie della nostra pelle e quella del vetro.
L’aria contenuta all’interno della maschera viene riscaldata dal nostro naturale calore corporeo e, quando arriva a contatto con il vetro, più freddo perchè a contatto con l’acqua esterna, condensa passando dallo stato aeriforme a quello liquido.
Se le goccioline troveranno una superficie pulita e portanno così diporsi in modo omogeneo, formando un film sottile e perfettamente trasparente, vedremo bene; se invece il vetro sarà sporco e il vapore consenserà in maniera disordinata e discontinua, vedremo completamente appannato.
Posto che ovviamente non possiamo in alcun modo impedire la condensazione del vapore acqueo, la nostra unica possibilità di agire è quella di pulire meglio che possiamo il vetro, tenendo conto che in rari casi, il problema potrebbe non avere soluzione.
Di Cosa è Sporco il Vetro di una Maschera Nuova?
Stampare un pezzo in silicone rende necessario l’abbondante uso di distaccanti a base grassa sia per premettere un’agevole sformatura che per fare in modo che la superficie del materiale risulti perfettamente liscia e lucida.
I residui di questi agenti chimici di questi si depositano su tutte le superfici ed è necessario eliminarli a fondo per risolvere alla radice il problema “appannamento”. Purtroppo con la delocalizzazione di molte produzioni in oriente o con l’acquisto da terzisti non molto controllati, è capitato di imbattersi in maschere che ciclicamente ripresentavano lo stesso problema.
Questo è dovuto al fatto che i distaccanti usati durante lo stampaggio sono riusciti ad impregnare molto a fondo il silicone, ragione per cui i lavaggi eliminano solo lo strato superficiale di sporco che, in poco tempo, riaffiora dalla matrice rendendo la visione impossibile. E d’altronde neppure sarebbe possibile usare solventi aggressivi che rischierebbero di intaccare irrimediabilmente la struttura del polimero.
Una Soluzione Definitiva
Nonostante oggi molte aziende immettano nel circuito di vendita delle maschere che sono già state sottoposte ad un primo processo di pulitura industriale, questo spesso NON è sufficiente e un minimo intervento da parte dell’utente è quasi sempre necessario.
Sono almeno una decina i rimedi esistenti per risolvere l’appannamento di una maschera, alcuni dei quali sono quasi più dei riti scaramantici poco o per nulla efficaci, che però potrebbe essere divertente e istruttivo approfondire per conoscenza personale.
Sintetizzando molto, possiamo dire che la soluzione definitiva consiste sicuramente in uno o più lavaggi di tutta la maschera – non solo i vetri ma anche il facciale, il cinghiolo e, se la usate, ANCHE della custodia in plastica – con un buon detersivo per piatti.
Se avete un po’ di manualità (e se il modello lo permette) sarebbe meglio che le varie parti siano smontate, affinchè il detersivo arrivi in ogni angolo. Procedere lavandola a mano o riponendola in lavastoviglie (meglio evitare la lavatrice) è una scelta di vostra praticità. Se poi dopo tutte queste tribolazioni il problema ritorna, è probabile che dobbiate mettervi il cuore in pace e cambiarla.
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