Cronaca Campionato Assoluto 2003 – Siracusa
1° Giornata 18 Giugno – da punta del Corvo a punta del Cane
Il Campo gara della giornata si presenta vario e dolcemente digradante. Zone di grotto e posidonia si alternano a zone caratterizzate da alga, sabbia e assenza di roccia. La batimetrica va dai 10 ai 30 metri, e le zone interessanti sono poche. Alla vigilia della gara il coro degli atleti è unanime: di pesce se n’è visto davvero poco.
Quattro le ore di gara previste, una in meno delle passate edizioni: partenza alle ore 8.00 e conclusione alle 12.00; peso minimo 4 etti (gronghi e murene devono pesare almeno 2 kg e attribuiscono un punteggio fisso di 400 punti). La gara inizia con un leggerissimo ritardo, che è sempre da mettere in preventivo in questo tipo di manifestazioni sportive. Gli atleti si sparpagliano con i gommoni sul campo gara: c’è chi si dirige verso Nord come Antonini, Sirchia o De Silvestri, e chi preferisce tentare verso Sud, come Riolo, Bellani o Delbene. Il pesce -si saprà alla fine- si concentra maggiormente a Nord.
Le prime notizie tardano ad arrivare. Calcagno ed Accolla (i favoriti) non si vedono, ma siamo ancora nelle prime fasi. Il mare calmo e l’assenza di corrente favoriscono la ricerca, e le batimetriche di esercizio non eccessive, perlopiù intorno ai 20m, consentono agli atleti di tenere un buon ritmo. La prima informazione interessante arriva a circa 2 ore dall’inizio della gara: Fabio Antonini è partito su una tana di saraghi che conosceva, e armato di oleo da 50 e mustad ha già catturato 5 bei saragoni che provvisoriamente lo proiettano in vetta alla classifica. Sempre a nord sta sommozzando il “grande” Paggini, che in tutta tranquillità ha già 2 saraghi e 2 murene in peso ed appare molto determinato. Segue un altro acuto verso Nord, dove il Campione uscente De Silvestri, al suo esordio nell’assoluto con i colori del Team Cressi, con il fido Comanche da 75 cm sta inanellando saraghi a buon ritmo su una striscia di grotto conosciuta sul filo dei 30m! Nel suo carniere ci sono sette pezzi in circa 3 ore!
Più in là il Nazionale Ramacciotti non è da meno, e veleggia con 5 corpulenti saraghi in cavetto. Arrivano intanto le prime notizie su Calcagno, che nella parte meridionale del campo ha già arpionato 3 pesci bianchi ed ha anche la fortuna di imbattersi in un bel dentice di circa 2,5 kg fermo sul fondo: per un fuoriclasse come lui, arpionarlo non è certo un problema.
Le informazioni da sud chiariscono alcune situazioni: Nicola Riolo è in grande difficoltà con un tordo appena in peso (risulterà 427gr), così come Gabriele Delbene, un solo un sarago in cavetto al pari di Bellani, anche se quello del fuoriclasse livornese è un po’ più grande.
Siamo a 3/4 gara e, riepilogando, abbiamo: De Silvestri con 7 pesci, Antonini (che ha rallentato vistosamente le sue catture) fermo a 5 pesci, Paggini con 4 pesci e 2 murene, Calcagno 5 pesci e Riolo, Bellani e Delbene con 1 pesce. Ecco una notizia che scuote la prima frazione: il palermitano Giorgio Sirchia ha fatto la partenza su una tana di saraghi ed ha catturato circa 10 bei pezzi in completa solitudine. Nel frattempo, il laziale Praiola, arrivato la sera prima, ha già messo a pagliolo 7 prede e sommozza impugnando un arbalete da 70 armato di fiocina. E’ tranquillo e sta facendo un figurone.
Un ragazzo nuovo alla ribalta: è Vincenzo Solli che, armato di un corto arbalete da 60 con k4, sta prendendo diversi pezzi a buon ritmo ed ha in carniere prede di 3 specie diverse.
Giungono altre informazioni: Cagnolati ha all’attivo due prede, il simpatico Della Spora si sta difendendo con due tordi ed una clamorosa occhiata ed il bravo Petrollini, dopo un’inizio faticoso, ha inanellato 4 prede e sta lottando con una murena che non ne vuol sapere di uscire dalla tana. Prende un altro fucile per doppiara, si immerge e… risale con la murena ed un bel tordo che, incuriosito dal polverone che usciva dalla tana, si aggirava nei pressi incuriosito! Mentre la gara volge al termine, Riolo e Delbene si trovano su una prateria di posidonia sui 22/24 m, ed effettuano tuffi ed aspetti nel nulla a ripetizione senza successo.
Finisce la prima giornata e l’arrivo dei concorrenti svela i carnieri. Dalla giuria giunge notizia che ci sono state 2 ammonizioni, rispettivamente a Antonini e Solli. Primo si classifica Giorgio Sirchia con 9 prede, in prevalenza saraghi, seguono Bruno De Silvestri del Team Cressi con otto, Francesco Accolla con un carniere con 4 specie diverse, Marco Paggini con 6 prede più due a coefficiente ed un grande Praiola con sette prede di due specie diverse. Buone le prestazioni di Aldo Calcagno, Ottavio Micalizzi, Vincenzo Solli, Daniele Petrollini e Maurizio Ramacciotti, che occupano in ordine le posizioni dal sesto al decimo posto in classifica. Debutto in sordina per Riolo, Delbene (1 pesce) e Bellani ( 2 pz. con una salpa presa in extremis). Il dentice di Calcagno, ma sopratutto l’orata di 3,3kg di Accolla sono i pesci più belli, per il resto nei carnieri figurano saraghi, tordi, alcune murene e … l’occhiata di Fabio Della Spora! In sintesi: il pesce sostanzialmente è venuto fuori, ma i malumori per un campo gara ritenuto povero da molti atleti rimangono. Vedremo domani.
2° Giornata 19 Giugno davanti il paesino di Avola
Lo specchio di mare che farà da cornice a questa giornata, digrada più briscamente rispetto a quello di ieri. La morfologia del fondo è grossomodo la stessa, con posidonia, grotto e sabbia, ma le batimetriche raggiungono quote anche molto impegnative. Gli atleti sono in porto e si dirigono alla spicciolata verso il centro del campo gara, dove alle 8.30 circa, prenderà il via la competizione, che durerà 4 ore. Al via si assiste al solito tramtram di atleti sicuri ed indecisi. Delbene si dirige rapidamente verso il largo, Cagnolati segue Sirchia, Riolo si mette sulla scia di Calcagno mentre il solito “Silvan” Accolla fa perdere le sue tracce. Dopo circa un’ora di gara iniziano a pervenire le prime indiscrezioni, che vedono Sirchia in difficoltà a quota zero. Tallonato ed innervosito da Cagnolati, non riesce a trovare il bandolo della matassa. Riolo è fermo ad una cattura (un tordo) e poco dopo torna in superficie con un bel sarago fiocinato da dietro. Ci informano che Delbene è nell’abisso dei 40m e sta catturando diversi pezzi a buon ritmo; Della Spora ha 2 saraghi all’attivo, Ramacciotti razzola su una porzione di grotto e porta a galla un bel sarago, mentre un Cagnolati in gran spolvero “ruba” 2 saraghi ad un’esterrefatto Sirchia. Bellani ed Antonini veleggiano con 2 pezzi a testa, mentre in lontananza si staglia il gommone di Gabriele Delbene, su cui Di Dato, il suo barcaiolo, ha riposto almeno 6 bei pesci catturati intorno ad un relitto che, poggiato sui 48 metri, risale fino a quota 40. Gabriele è in forma ed i suoi recuperi sono tranquilli, anche perché….chiaramente sta pescando in tutta solitudine. Questo asso padroneggia gli abissi come nessuno. L’assistenza raggiunge il posto, ma non ci sono problemi.
Delbene si fa passare l’arbalete da 75 in sostituzione del 100 e decide di esplorare con cura gli anfratti formati dalle lamiere poste alla base del “vascello fantasma”. Si ventila e scende, e dopo un minuto e mezzo circa risale con uno strano tordo di profondità. Recupera la zavorra e via di nuovo verso il fondo, per risalire poco dopo con un bel fasciato. Terminerà la gara con 11 catture!
Siamo alla terza ora e chiediamo informazioni su Calcagno ed Accolla, i favoriti. Il primo ha 4/5 bei pesci ed una murena formato anaconda, e sta impostando la gara su alcuni cigli e roccette in 20m d’acqua. L’alteta del Team Effesub scende velocissimo impugnando un Magnum 60 armato con un 5 punte di ferro, mostrando una bella grinta! Accolla ha optato per l’aspetto in poca acqua, tecnica in cui eccelle, ed ha un barracuda (o aluzzo) ed altri 3 pesci di differenti specie! Il regolamento premia le catture diversificate attribuendo 400 punti per ogni specie diversa, di conseguenza rivolgere le attenzioni a varie tipologie di prede è una tattica che può regalare soddisfazioni.
Più in là il bravo Petrollini, una murena ed un sarago all’attivo, riemerge da un tuffo a vuoto. Paggini è in ritardo con 2 pesci, Solli razzola 4 saraghi con un bel ritmo, e Lovicario si mette in grande evidenza. Il forte atleta sardo si trova in una zona in 28/30m d’acqua e sommozza con forza e decisione, portando su pesce a ripetizione! Ci sono almeno 9 pezzi nel suo carniere, con diversi bei saraghi: una gran pescata per questo alteta simpaticissimo. Manca circa mezz’ora alla fine. Riolo sta nuotando come un siluro verso terra, ed ogni 20m s’immerge e plana nel tentativo di sorprendere qualche pesce. Il suo ritmo e la sua determinazione sono premiati con altri 3 bei tordi scovati nell’alga e prontamente fiocinati, l’ultimo è di dimensioni generose.
Siamo agli sgoccioli: Sirchia pareggia i conti della vittoria di giornata con un cappotto, sbagliando almeno 3 pesci che finiscono preda dell’attento Cagnolati; Praiola fa suoi 3/4 saraghi, De Silvestri ha 1 tordo e 2 saraghi mentre Daniele Petrollini, recentemente entrato a far parte del Team Sporasub, effettua 3 tuffi e riemerge con 2 bei saragoni, fiocinati nei pressi di una piccola porzione di grotto insignificante! Intanto il mare comincia a montare. Bellani ci risulta avere 4 saraghi: è partito sui dentici e non è riuscito a portarli a tiro perché erano nervosi; Antonini ha 3 pesci.
A questo punto la gara termina. Il rientro in porto conferma subito che la lotta di giornata sarà tra Lovicario e Delbene: 13 prede il primo ed 11 il secondo. La bilancia fuga i dubbi ed il vincitore di giornata e il sardo Lovicario con 11 pezzi (10 saraghi e un tordo), seguito da Delbene con 9 pezzi tra saraghi d’ogni tipo, 1 tordo ed 1 salpa. Seguono Calcagno con 6 prede ed 1 murena, Accolla con 5 pesci vari e il grossetano del Team Omer Cagnolati.
Al sesto posto con cinque prede troviamo Pietro Milano, seguito da Giuseppe Tortorella del Team Effesub, in recupero dopo il quindicesimo posto di ieri. Riolo si classifica ottavo, mentre Ghini e Castorina chiudono al nono e decimo posto. Dopo le prime due giornate si inizia a delineare la classifica generale, che vede al primo posto Accolla con 9 prede in due giorni (4 specie diverse il primo e 4 il secondo giorno!), Calcagno, Lovicario, De Silvestri e Solli. In grande ritardo Tortorella 14°, Bellani 18° e Riolo 23°: questi atleti rischiano la retrocessione (si mormora che per atleti come Riolo e Bellani significherebbe l’addio alle competizioni). Col secondo piazzamento di giornata Delbene balza al 13°, mentre il cappotto di oggi costa un balzo indietro a Sirchia, comunque decimo. La terza giornata promette sorprese, anche perchè voci di corridoio indicano la zona come la più ricca di pesce.
3° Giornata 21/6 da Avola a Cala Bernardo
Ultima giornata ed ultima occasione sia per gli aspiranti al titolo che per chi mira alla “salvezza”. Col nuovo punteggio a percentuale tutto può succedere, non resta che stare a vedere. Fervono i preparativi e molti scherzano, il clima è quello giusto. Intorno alle 8.00 riunione a centro campo gara e subito dopo ecco il via! Molti gommoni vanno a destra, altri decisi a sinistra ed un paio verso il largo. Dopo poco giungono le prime informazioni: Silvano Agostini sta passando al setaccio una zona, ed ha appena fiocinato un sarago di medie dimensioni. Calcagno è ancora col primo colpo in canna, ma più a Levante Mancia è partito col piede giusto ed ha già 3 bei pezzi. Poco distante, Solli passa al barcaiolo un bel sarago. Sorpresa: giunge notizia del ritiro di Cagnolati, impossibilitato a proseguire la gara per gli strascichi di una sovradistensione polmonare rimediata in preparazione. Mentre Antonini con grinta sommozza senza sosta e riemerge con un bel sarago, Riolo insiste con grande ritmo su un ciglio al largo: in carniere ha già 1 corvina, 3 saragoni ed un tordo. Teatro delle sue catture è un ciglio di grotto di media lunghezza, che va da 32m a 36m ed alla base presenta molte piccole rocce sul fango. Il responsabile del Team Sdive ha un bel ritmo: quando deve raggiungere la parte più profonda del ciglio sgancia la zavorra, quando si tiene sulla parte più alta, intorno ai 30 metri, toglie un chilogrammo dalla cintura. Alterna arbalete da 50 a 60 con k4 ed i grossi saraghi che girano nei pressi, non hanno scampo. In ripresa decisa.
Nel frattempo Accolla si trova nel sottocosta, intento a praticare l’aspetto sotto lo sguardo vigile di Luciano Cottu: nel suo carniere figurano 2 spigole ed 1 mormora, semplicemente sorprendente.
A metà gara Aldo Calcagno è in difficoltà con un solo sarago, mentre il campione in carica De Silvestri, recentemente passato al Team Cressi, sta passando una zona al setaccio e porta su un pesce dopo l’altro. Cinque pezzi per ora! Mancia è a quota sei prede, di cui una al limite, Antonini è a quota 2 come Silvano Agostini e Della Spora ha 2 saraghi, mentre Tortorella appare in difficoltà con un solo pezzo. Nel frattempo, Petrollini ha due dentici di 6 e 7 etti, ma è contrariato per una zona buona rimasta fuori dal campo gara e per il fatto di non aver potuto seguire la bella cigliata fin sotto costa per un richiamo dei giudici. Stefano Bellani si trova in una piccola zona di grotto in 20m d’acqua circa e sta sommozzando con ritmo ed eleganza, come sua abitudine. Sta passando in rassegna tutti i buchi sul fondo, ed ha ragione, perché sotto i colpi del suo arblete da 60 armato di fiocina cadono corvine, saraghi e tordi: è in forte recupero e per questo elettrizzato.
In lontananza si stagliano i gommoni di Ramacciotti e Fauci. Il primo ha 3/4 pezzi, il secondo 8/9 saraghi. Ancora 2 tuffi a testa: 2 saraghi per Maurizio ed uno per Fauci. Mentre Bellani raggiunge quota 10 prede, Tortorella è fermo a due, De Silvestri sale a sette e Solli e Calcagno restano fermi a due. Riolo ha un bellissimo carniere con 12 pz in cui figurano dei saraghi enormi. Esegue un tuffo e poco dopo riemerge senza fucile. Si fa passare il 50 e scende veloce, per risalire con un bel tordo: lo ha fatto intanare nel tuffo precedente spaventandolo con un colpo a vuoto, e al tuffo successivo lo ha catturato con facilità. Nel frattempo un disperato Antonini coglie al volo un’occasione irripetibile, e riemerge da un tuffo, vicino ad altri concorrenti, con una monumentale corvina scovata in un mare d’alga!
Manca mezz’ora alla fine. Delbene, con 2 grossi saraghi e due tordi di mole, è vicino a Bruno e fa lunghi aspetti col 60 e la fiocina! Non ha zone buone e va ad intuito. Praiola vaga da quattro ore sulla posidonia, ha solo una murena: un vero peccato.
Poco distante Vincenzo Solli non si dà pace per un sarago stimato sul chilo e mezzo malamente intanato ed impossibile da catturare. L’atleta fa vere e proprie acrobazie per cercare il tiro, ma pur riuscendo a vedere il pesce non può premere il grilletto. Siamo alla fine e la lotta appare incerta tra Riolo, Bellani, Fauci e Mancia, mentre un felicissimo Accolla fa capire che, probabilmente, le 2 spigole (una di oltre 2kg!), la mormora, il cefalo ed il sarago catturati pongono una seria ipoteca sul titolo. La pesatura conferma la vittoria di giornata di Riolo con 9 saragoni, 1 corvina e 2 tordi, secondo Bellani con 12 prede più piccole, terzo Fauci con 9 saraghi. Campione Assoluto 2003 Accolla, Vice De Silvestri e terzo Ramacciotti. Retrocedono Tortorella, Praiola, Della Spora e Sirchia. Si confermano le previsioni di una zona ricca di pesce.
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Category: Agonismo, Pesca in Apnea