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Coppa Città di Rovigno: Gospić, Uhač e Fiorentin sbaragliano la concorrenza

Testo e foto di  Valentina Prokic

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I vincitori (foto V.Prokic)

Daniel Gospić, Dani Uhač e Livio Fiorentin, del team Škarpina di Neresine, sono i vincitori della quattordicesima edizione della Coppa Città di Rovigno a cui hanno preso parte 43 formazioni, provenienti da Croazia, Italia, San Marino. Francia e Montenegro. Organizzata dalla società rovignese Croatia – Apnea è attualmente la competizione di pesca sub più importante che viene organizzata in Croazia.

Il terzetto vincente, dopo 5 ore di gara, ha presentato ai giudici 24 pesci (6 orate e altrettanti tordi pavone, quattro saraghi maggiori, quattro corvine e, uno per specie, tordo nero, scorfano, mostella, sarago fasciato), totalizzando complessivamente 39.934 punti. Alle loro spalle il Team Tecnoblu 1 formato da Alessio Parisi, Piero Scelfo e Nicola Alaimo. Il terzetto italiano al momento della pesatura ha consegnato 5 gronghi più 11 altri tipi di pesce (sei tordi pavone, due mostelle, un sarago, un’orata e uno scorfano): un pescato che è valso loro 23.298 punti. L’ultimo gradino del podio è stato appannaggio della formazione francese FNPSA Provence 1 composta da Jean Pierre Conel, Christian Cerboni e Marc Canel. I transalpini hanno messo in carniere 4 gronghi e altri nove pesci di diverse specie (4 tordi pavone, un sarago pizzuto, un tordo nero, una mostella,uno scorfano nero e un sarago) per un totale di 20.836 punti.

Preparativi

L’assalto al campo di gara rovignese è cominciato ad inizio settimana. Le formazioni italiane hanno approfittato della vicinanza dell’Istria per esplorare il campo di gara ancora prima. A tre giorni dalla gara tutti erano presenti sul posto nella bella Rovigno, autentico gioiello in cui si sente ancora oggi una forte presenza italiana e ancor prima quella della Serenissima.

Le condizioni meteo questa volta, rispetto ad esempio a Lussinpiccolo, sono state più che favorevoli per i partecipanti. Il mare si è presentato limpido con visibilità fino a 25 metri, e temperatura di 12 gradi.
Il pesce? A sufficienza e variegato per soddisfare la voglia di gareggiare la volontà di confrontarsi di chi ha aderito alla Coppa Città di Rovigno. Quarantatre le formazioni al via, un numero tutto sommato accettabile. Peccato, unica nota dolente, che l’Italia, tre volte vincitore della manifestazione, non si sia presentata con una squadra Nazionale ufficiale, secondo alcune indiscrezioni l’assenza sarebbe dovuta alla necessità di risparmiare risorse economiche da utilizzare per la partecipazione al campionato Euroafricano di Cadice.

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La partenza (foto V.Prokic)

Stefano Claut e Roberto Mastromauro sono scesi in acqua come Team Omer, senza Andrea Settimi al cui posto è stato schierato Lorenzo Borri. Ma le formazioni italiane non sono mancate, alla pari dei francesi ospiti fissi e regolari di questa bella manifestazione. Con le selezioni di Montenegro e San Marino, più la nutrita e agguerrita pattuglia dei sub di casa, la Coppa Città di Rovigno può ritenersi a tutti gli effetti una competizione di buon livello.

La giornata di gara è stata straordinaria: una bonaccia assoluta, sole quasi primaverile, insomma le condizioni perfette per andare in acqua e competere. Dopo il via, rispetto al passato, i sub hanno cambiato tattica: succedeva che il grosso delle squadre al via iniziava a pescare attorno a San Giovanni, quest’anno solo due team hanno scelto di andare in questa zona. Una decina di squadre ha optato per la parte nord della zona di gara, gli altri invece si sono diretti a sud. La preparazione del campo gara nei giorni precedenti ha dato ottime indicazioni, una buona parte dei team in acqua si è messa a pescare con estrema intensità, cercando prima di tutto di chiudere la quota di cinque gronghi, mentre gli altri hanno messo nel mirino le altre varietà di pesce.

È bastato poco per capire che le operazioni di pesatura si sarebbero rivelate interessanti e al contempo emozionanti. Dopo le cinque ore di gara previste le squadre hanno presentato il pescato ai giudici, uno spettacolo, ma a occhio nudo anche i non appassionati di questo sport hanno capito che il team Škarpina di Neresine aveva qualcosa di più rispetto alle altre. È bastato poco, per intuire che Gospić, Uhač e Fiorentin avrebbero portato a casa la Coppa rovignese. Molto più equilibrata emozionante e stata la corsa degli altri candidati al podio.

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L’abbondante pescato della gara (foto V.Prokic)

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La palestra dell’hotel Park anche quest’anno si è rivelata troppo angusta per la gente che voleva assistere alla pesatura. Va detto che la pesca in apnea a Rovigno è molto sentita, tutto quanto è mare attira sempre numerosi appassionati.

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Il team di SRD Lovran – Foo Fighter (foto V.Prokic)

Inizialmente la squadra dell’SRD Lovran – Foo Fighter composta da Boris Reinić, Aleksandar Tomić e Danijel Karlović si è trovata in vantaggio con 20.479 punti. Una formazione esperta che si è presentata con 5 gronghi e 9 pesci. Ma poi è stata la volta della neresiana Škarpina e Daniel Gospić, Dani Uhač e Livio Fiorentin, la creme de la creme della pesca subacquea croata. Un carniere da vero trionfo con cui la Škarpina si è letteralmente mangiata la concorrenza: 5 gronghi e 24 pesci per un totale di 39.934 punti.
Abbiamo affrontato la gara con molta serietà” – ha detto Daniel Gospić – “Ho perso una corvina, Dani ha mancato di centrare un sarago pizzuto, tutto il resto è andato come pianificato. Abbiamo cercato di catturare qualche dentice, ma evidentemente si sono nascosti bene, nei buchi non c’erano“, ha concluso Gospić. Per lui e per Uhač è il secondo successo nella città di Santa Eufemia, protettrice della città.

Il Team Tecnoblu 1 (Alessio Parisi, Piero Scelfo e Nicola Alaimo) si è presentato alla pesatura subito dopo quella che poi sarebbe risultata la prima squadra classificata. La formazione italiana ha presentato 5 gronghi e 11 pesci per un totale di 23.298 punti. È stata la nostra terza partecipazione e abbiamo perlustrato la zona per due giorni – racconta Scelfo – Ci siamo orientati a pescare attorno agli isolotti e a sud del campo gara. Abbiamo faticato parecchio per prendere 5 gronghi, l’ultimo, il più grande, l’abbiamo beccato a 22/23 metri di profondità però mancavano dieci minuti al termine. In alcuni punti non abbiamo trovato pesci perché erano già passati gli altri, ha chiosato Scelfo, mentre dalle tribune un coro “Solo Tecnoblu, solo Tecnoblu…” cercava di aiutare il team italiano in un’impresa che si è rivelata impossibile; il punteggio della Škarpina era irraggiungibile…

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Alaimo e Scelfo con il premio per il pesce più grosso (foto V.Prokic)

Il commento di Alessio Parisi (Team Tecnoblu)

La spedizione è partita il mercoledì prima della gara con Alaimo e Parisi, mentre Piero Scelfo ha raggiunto la squadra giovedì sera a causa di impegni personali quindi il primo giorno di preparazione lo hanno effettuato i primi due con l’aiuto di un ragazzo del posto che si è prestato ad accompagnarli.

“Questa è stata la nostra terza esperienza come Team Tecnoblu alla Coppa di Rovigno e quindi in preparazione abbiamo potuto sfruttare alcuni segnali ed alcune zone già conosciute negli anni precedenti cercando su ogni segnale di ampliare il nostro raggio di azione.

Un campo gara così esteso infatti, quasi 10 miglia di costa, è rischioso in quanto tende ad essere molto dispersivo, gli spostamenti sono lunghi e quindi una buona pianificazione di ogni passaggio è basilare per un buon risultato. Al termine dei due giorni avevamo stimato ottimisticamente di poter contare su una ventina di pesci segnati e su almeno 8/10 gronghi, ovviamente in gara le condizioni ottimali non si presentano mai ma comunque avevamo buone sensazioni.

Al via siamo partiti su una bella lastra in 18 metri ed abbiamo fatto subito due pesci per due specie, primo spostamento ed altro pesce per la terza specie. Entusiasmati da questo inizio abbiamo rispettato la tabella di marcia e la gara è scorsa in un lampo tra pesci non ritrovati e pesci inventati al momento, come un’orata intanata trovata in un buco dove avevamo segnato un tordo: tanto meglio!

A dieci minuti dalla fine ci mancava ancora un grongo per completare questa specie, particolarmente importante in termini di punteggio nelle acque Croate; avevamo un segnale con un pesce di una decina di kg messo male di coda in 22 metri di fondo. Abbiamo fatto un paio di tuffi per capire cosa fare e proprio allo scadere ho sparato il pesce in coda che prontamente è stato doppiato da Alaimo, rapida estrazione e serpentone in barca!

Abbiamo pescato con fucili corti dal 45 al 75, arbalete, usando solo per alcuni tuffi in una zona sui 23 metri il 100; le quote operative sono state tra i 2 ed i 25 metri di fondo. Alla pesatura abbiamo portato 11 pezzi validi per 5 specie più 4 gronghi ed 1 gattuccio. La bilancia ha decretato il nostro secondo posto dietro agli irraggiungibili padroni di casa ma davanti a ben altre 41 squadre: è stata davvero una soddisfazione immensa. La premiazione, la cena di gala e la festa finale sono state come sempre epiche grazie alla perfetta organizzazione del deus ex machina di Rovigno, Roberto Cafolla.

Ciao Rovigno…. al prossimo anno!”

14^ Coppa Città di Rovigno

Le foto di Valentina Prokic del consueto appuntamento agonistico di primavera nella bella Rovigno.

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Category: Agonismo, Articoli, Pesca in Apnea

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