Convegno di Rieti, tutti insieme appassionatamente
Egidio Capalbo
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Il 28 Ottobre 2001 è una data che ricorderò sempre con estremo piacere. Oltre 150 appassionati di pesca subacquea si sono ritrovati nella bellissima Sala Convegni del Corpo Forestale a Cittaducale, vicino Rieti.
A tenere banco per tutto il pomeriggio è il grande amore per il mare che accomuna i presenti ed incuriosisce i militari che ci ospitano, primi attori della lotta per la Salvaguardia dell’ambiente con la “S” maiuscola.
E’ incredibile cosa si possa ottenere con caparbietà ed impegno personale: Egidio Capalbo, insegnante di educazione fisica reatino ed appassionatissimo pescatore subacqueo, ha fortemente voluto questo evento così importante e particolare ed ha lottato con tutte le sue forze per vincere ogni difficoltà e portare nella stessa sala campioni del nostro sport, rappresentanti della Federazione e dell’AIPS, riviste cartacee ed elettroniche, istruttori di Apnea, luminari della scienza e tanti appassionati.
Egidio, con la preziosa collaborazione del Gruppo Sommozzatori di Rieti e la fondamentale disponibilità del Corpo della Guardia Forestale, è riuscito in un’impresa apparentemente impossibile nel migliore dei modi, regalando a tutti gli intervenuti una bellissima giornata fatta di informazione, di scambio e di amicizia.
In primo luogo, mi preme mettere in evidenza in modo particolare la disponibilità della Guardia Forestale, che si è mostrata sensibile ai problemi dei pescatori in apnea e ferrata sull’argomento della tutela del mare, centrale quanto spinoso. Al contrario di molti noti esponenti di associazioni ambientaliste dalle sigle altisonanti, il Colonnello Saragoza, intervenuto sul tema delle normative delle aree protette, ha dimostrato una grande competenza in fatto di tutela dell’ambiente. Tutti i militari del corpo, a partire dal Generale Ivano Landi, hanno mostrato la volontà di comprendere la molla che spinge tutti noi ad immergerci nel blu a caccia di pinnuti e di essere ben disposti verso il nostro sport e verso il dialogo e la collaborazione con la nostra categoria.
Gli interventi dei relatori sono stati tutti estremamente interessanti – ovviamente, sul mio non sta a me giudicare :)
Un momento del Convegno
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Il primo a prendere la parola è stato Gherardo Zei, giornalista che collabora con la rivista cartacea Pescasub e con la nota e-zine Bluworld, il quale ha affrontato il tema “filosofia della pesca in apnea” con l’acume e l’entusiasmo che lo caratterizzano.
Dopo il mio intervento su ruolo e importanza dei siti internet dedicati alla pesca in apnea, ha preso la parola il Presidente dell’AIPS Silvio Ferruzzi, che ha illustrato ai presenti un consuntivo dell’attività svolta dall’associazione nel 2001 ed i progetti per il futuro.
L’idea più interessante ed ambiziosa ci è parsa quella relativa all’istituzione delle Sentinelle Ambientali Volontarie.
In sostanza, la SAV sarà un pescatore subacqueo che prenderà in “consegna” un tratto di fondale da sorvegliare e proteggere. Sulla tessera di ogni SAV saranno riportati tutti i numeri di telefono cui segnalare abusi, emergenze ambientali, situazioni critiche etc..in modo che ogni sentinella sia sempre in grado di intervenire con solerzia ed allertare le autorità in tempo reale. Inoltre, ogni SAV dovrà impegnarsi in prima persona e non potrà limitarsi ad “osservare”: ad ogni pescata, dovrà raccogliere ed eliminare almeno un sacchetto di rifiuti plastici, che purtroppo abbondano sulle nostre coste. Un piccolo grande gesto, ottimo per fare qualcosa di concreto e dimostrare all’opinione pubblica il nostro vero amore per il mare rilanciando così la nostra immagine.
Tra gli obiettivi principali dell’operazione c’è quello di raccogliere dati e costruire così un vero database degli abusi da condividere con le autorità e con i ricercatori. L’AIPS, che conta su una presenza capillare sul territorio, ha già preso contatti con il Ministero dell’Ambiente per ottenere il suo patrocinio: il Ministero, infatti, potrebbe valorizzare moltissimo la figura delle SAV traendone al contempo molti vantaggi. I pescatori subacquei sono persone competenti, conoscono le forme di vita marine, possono notare immediatamente situazioni anomale o di degrado e, non da ultimo, sono gli unici ad immergersi abitualmente anche con condizioni meteomarine avverse. Insomma, una vera “manna” per le autorità preposte al controllo, al monitoraggio e alla difesa dell’ambiente marino.
Sempre nel quadro d’ una maggiore attenzione per l’ambiente, nei prossimi raduni dell’AIPS verrano distribuite a tutti i partecipanti delle tavolette su cui annotare eventuali rifiuti avvistati sul fondo. I pescatori subacquei hanno dimestichezza con i riferimenti a terra e potranno così prendere nota del punto esatto in cui hanno rilevato il corpo estraneo: in un secondo tempo, l’associazione organizzerà la bonifica vera e propria del fondale proprio attraverso le annotazioni degli associati.
Ci sembra che queste iniziative siano degne della massima attenzione e ci auguriamo che i difficili rapporti tra AIPS e Federazione possano trovare una rapida soluzione: una sinergia d’ intenti e di impegno da parte di tutti gli appassionati di pesca in apnea non è più procastinabile.
Silvio Ferruzzi, Presidente AIPS
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A Silvio Ferruzzi abbiamo chiesto se l’AIPS sia disposta a fare il primo passo per ricucire i rapporti con l’ambiente federale e continuare ad impegnarsi per il bene della pesca in apnea al fianco ed in accordo con la federazione. “Collaborare attivamente con la Federazione è la cosa che auspico maggiormente. Mi dispiace che la convenzione con la FIPSAS sia finita male, ma proverò senz’altro a porre rimedio a questa situazione per il bene della pesca sub”.
Ci risulta che poco dopo il raduno di Rieti Silvio Ferruzzi si sia messo in contatto con il Presidente Azzali e che l’esito del loro colloquio faccia ben sperare per il futuro. Oltre all’interessante intervento del Colonnello Saragoza, incentrato sulle normative vigenti in materia di tutela dell’ambiente, e agli interventi del grande Stefano Makula sul mondo dell’apnea e di Fabrizio D’Agnano sulle ultime innovazioni in fatto di attrezzature subacquee, i presenti sono stati deliziati dalle preziose indicazioni del Prof. Massimo Malpieri, medico della nazionale italiana di pesca subacquea e personaggio di spicco della ricerca scientifica nel campo della fisiopatologia dell’apnea. Il noto professore, dopo aver illustrato con semplicità e chiarezza le modificazioni dell’organismo umano in apnea, ha fornito al pubblico importanti ragguagli sulle nuove acquisizioni medico scientifiche in fatto di Taravana, che a questo punto ci sentiamo di definire come vera MDD da apnea. Malpieri ha sottolineato l’importanza di una corretta informazione non solo con riferimento agli appassionati di pesca subacquea, ma anche e soprattutto con riferimento agli operatori sanitari, che devono tenersi aggiornati e non “snobbare” le soluzioni terapeutiche di cui gli addetti ai lavori hanno dimostrato l’efficacia. Le nuove conoscenze in fatto di Taravana avranno senz’altro conseguenze importanti anche con riferimento ai regolamenti gare: non ci dimentichiamo che proprio nel mondo dell’agonismo si sono evidenziati casi che, se da una parte hanno aperto la via a nuovi studi e nuove scoperte, dall’altro hanno dimostrato come la capacità di adattamento del nostro organismo all’apnea non metta i sub al riparo da certi gravi inconvenienti.
Il Prof. Massimo Malpieri
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Nell’ambito del progetto “Osservatorio” lanciato da Apnea Magazine, prossimamente cominceremo a pubblicare storie di casi di Taravana commentati proprio dal Prof. Malpieri, in modo da chiarire la reale consistenza del rischio e da portare tutti a conoscenza di questa grave patologia e delle precauzioni che possono scongiurarne l’insorgenza.
Interessantisima anche l’esposizione di Roberto Tiveron, responsabile Apnea Academy per la regione Lazio ed istruttore A.A./FIPSAS.
Tiveron ha parlato di sincope e samba (stato presincopale caratterizzato da perdita di controllo motorio) avvalendosi di un filmato a tratti inquietante che mostrava vari episodi di accidenti sincopali decisamente impressionanti.
Senza fare terrorismo psicologico ma con un forte richiamo alla prudenza e con grande competenza, Tiveron ha spiegato le dinamiche della sincope ponendo l’accento sull’importanza del sistema di coppia sia nell’apnea pura che nella pesca subacquea. Avere sulla verticale un compagno preparato fa la differenza tra la vita e la morte: i presenti hanno sicuramente ricevuto stimoli più che sufficienti per una profonda riflessione in tal senso.
Dopo l’esposizione di Tiveron, è giunto il momento forse più atteso della convention: l’intervento dei campioni.
Renzo Mazzarri, Marco Bardi e Fabio Antonini si sono prestati a rispondere alle domande sugli argomenti più disparati, per la gioia di tutti i presenti. Mazzarri ha parlato dei momenti chiave della sua brillante carriera agonistica, mettemndo in risalto l’importanza dell’atteggiamento mentale tanto nell’apnea in generale quanto nelle gare di pesca subacquea. E’ stato davvero bello incontrare un campione così disponibile e genuino che ha dispensato a tutti non solo pillole di vera saggezza, ma anche un sorriso, una stretta di mano, un autografo, una foto ricordo. Con Renzo ci rivedremo l’anno prossimo per documentare una sua giornata di pesca. Non vi nascondo che l’ idea di questa memorabile uscita spesso mi impedisce di prendere sonno……
Bardi vestiva i panni di inviato della Federazione ed ha aperto il suo intervento leggendo un messaggio del Presidente della sezione subacquea della FIPSAS Prof. Alberto Azzali.
Noi lo abbiamo registrato e ve lo riportiamo integralmente, perché ci sembra un messaggio molto significativo:
“Cari amici, impossibilitato a presenziare a quest’ importante appuntamento di Rieti a causa di un impegno federale precedentemente assunto, desidero rivolgere agli organizzatori del Convegno il ringraziamento del Settore Subacqueo Federale per l’iniziativa che consente a tutti i protagonisti della pesca subacquea di affrontare in modo palese e costruttivo le molteplici problematiche legate a questa importante attività sportiva. La mia Federazione è impegnata in questo quadriennio a sviluppare sul territorio, una azione di promozione e rilancio dell’agonismo della pesca in apnea con un impegno triennale che prevede, tra l’altro, alcune radicali modifiche del Regolamento di gara.Consapevole della necessità di perseguire una azione più incisiva e mirata alla rivalutazione di questa affascinante disciplina sportiva sono pienamente disponibile a collaborare con chiunque intenda perseguire analoghi obiettivi purché questo si svolga in un clima sereno e di rispetto per i ruoli. Un buon lavoro a tutti”.
Il gruppo dei relatori
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Mazzarri, Bardi e Antoni si sono prodigati per soddisfare la curiosità dei presenti, e non sono mancati i momenti toccanti, come quando Bardi ha ricordato ai presenti che la vittoria all’Europeo è stata dedicata dagli atleti e dal CT Borra a “Pippo” Nicolicchia, il giovane e valido atleta del Team Cressi recentemente scomparso durante una battuta di pesca.
Antonini, oltre a soffermarsi sul successo di Arbatax, ha svelato il “segreto” della sua “marcia in più” in gara: l’ipnosi!!
Attraverso l’ipnosi, infatti, Fabio avrebbe imparato a rilassarsi in ogni circostanza e a trovare la giusta concentrazione anche in momenti difficili come quelli che caratterizano una competizione di alto livello.
Dopo l’intervento dei campioni e la bellissima proiezione di diapositive a cura di Massimo Profeti, la serata si è chiusa con la cena presso la mensa della scuola Forestale, la consegna delle targhe ricordo a tutti i relatori ed il sorteggio dei premi messi a disposizione dalla Omersub, sponsor tecnico della manifestazione.
Il primo premio, un bellissimo arbalete Alluminum, è andato a Stefano Proietti, uno studente diciannovenne che pratica la pesca in apnea da alcuni anni e che in un certo senso possiamo definire “figlio d’arte”: il padre è a sua volta un pescasub con esperienza trentennale.
La Omer dava al vincitore la possibilità di scegliere il modello della lunghezza preferita e Stefano ha optato per un 90 centimetri. Oltre all’arbalete, sono stati assegnati molti altri premi: due torce Moonlight, vari teli da mare e cappellini.Tirando le somme, crediamo che l’incontro di Rieti sia stato un vero successo.
In primo luogo perché ha dimostrato che con la volontà e l’impegno si possono raggiungere traguardi importanti e, cosa ancora più importante, si può dare un segnale forte a testimonianza della vitalità del nostro sport.
Parlare di pescasub, spiegare in cosa consiste il nostro gesto atletico e quali sono le emozioni che sa regalare alle migliaia di appassionati, parlare della selettività delle nostre catture e della conseguente compatibilità della pesca in apnea con le sempre crescenti esigenze di tutela del mare: è così che si combattono l’ignoranza e la disinformazione attuate da sedicenti esperti che dipingono la nostra disciplina come la fonte di tutti i mali del mare ed il vero nemico da combattere in nome d’un improbabile tutela dell’ambiente.
Ma c’è di più. E’ apparso chiaro a tutti che noi pescatori in apnea possiamo collaborare con le istituzioni: l’idea dell’AIPS di istituire le SAV è solo una delle possibili modalità di cooperazione.
Tanto per fare un paio di esempi, potremmo contribuire in modo significativo alla ricerca scientifica collaborando con le università o favorire la repressione dei reati contro l’ambiente segnalando gli abusi, gli episodi di bracconaggio o altre situazioni anomale.
Lo stesso Prof. Malpieri ha messo in evidenza come grazie alla pesca in apnea la scienza abbia potuto mettere in luce alcuni aspetti del Taravana: durante le sue lezioni presso l’Università di Perugia, interverranno anche alcuni campioni del nostro sport per mettere a disposizione degli studenti la loro esperienza.
Siamo certi che il dialogo avviato con la Guardia Forestale potrà dare buoni frutti.
Il Gererale Ivano Landi, visto il successo della manifestazione, ha già dato appuntamento a tutti per una nuova edizione del Convegno di Cittaducale nel 2002.
Che dire: noi ci saremo e speriamo di incontrare ognuno di voi.
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