Convegno a Talamone sulla lotta allo strascico illegale
Lo scorso 20 ottobre si è svolto, presso i locali del Circolo della Vela di Talamone in via dei Mille, l’incontro/convegno sul tema ‘Interventi per la salvaguardia delle risorse ittiche’. L’obiettivo della manifestazione era presentare al grande pubblico una serie di iniziative e progetti in parte già realizzati ed in parte in corso di realizzazione, ma tutti aventi un comune denominatore, ovvero la tutela delle risorse ittiche.
Il primo progetto presentato, denominato Moniqua e patrocinato dall’ARPAT, è stato portato a termine molto di recente, durante l’estate appena trascorsa, ed è stato illustrato ai numerosi convenuti dalla dott.ssa Sonia Catoni, Direttore generale ARPAT, e dal Dott. Romano Baino, sempre dell’ARPAT. L’intervento di tutela è consistito nella posa in opera di unità dissuasive in conglomerato cementizio, con il duplice scopo di proteggere la fascia costiera -entro le 3 miglia o 50 mt di profondità- dalla pesca a strascico illegale e di fornire riparo alle specie ittiche che popolano i fondali sabbiosi e fangosi compresi tra Monte Argentario e Bocca d’Ombrone.
Strettamente legata a questo progetto c’era l’iniziativa dei pescatori locali, coordinati da Paolo Fanciulli, che hanno finanziato la posa di ulteriori blocchi di cemento con la collaborazione fattiva di cittadini, turisti, imprese, enti locali e di AGCI AGRITAL, FIPSAS e WWF Italia. Per la prima volta, dunque, pescatori della piccola pesca (AGCI AGRITAL), ambientalisti (WWF) e pescatori sportivi (FIPSAS) hanno contribuito a portare a termine l’iniziativa dei pescatori del Consorzio piccola pesca Monte Argentario, portata all’attenzione della cittadinanza con lo slogan ‘Una casa per i pesci’.
Queste encomiabili iniziative sono state positivamente accolte da tutti i rappresentanti delle diverse categorie a diverso titolo implicate, quindi esponenti degli enti territoriali (Regione, Provincia, Comuni limitrofi, Parco Regionale della Maremma), pescatori sportivi nella persona del Delegato dalla Presidenza Nazionale Del Castello, pescatori professionisti e Forze dell’Ordine, in primis il Comandante Generale delle Capitanerie di Porto Amm. Luciano Dassatti. Il WWF Italia era rappresentato dal suo presidente, Arch. Fulco Pratesi, che ha manifestato apprezzamento per i progetti esposti e per il fatto che siano stati appoggiati anche dalla Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, dimenticando però, in un secondo intervento in cui tradiva la sua ben nota avversione per la pesca in apnea, che anche tale disciplina rientra a pieno titolo tra le attività di pesca sportiva rappresentate dalla FIPSAS.
Nell’occasione, è stata richiamata l’attenzione su di un altro progetto relativo al ‘Punto di osservazione permanente contro la pesca illegale nel Parco Regionale della Maremma’, scaturito da un protocollo d’intesa sottoscritto da AGCI AGRITAL, WWF Italia, Parco Regionale della Maremma e Guardia Costiera nello scorso luglio e che sta entrando nella fase operativa, con la consegna ed installazione strumentazioni informatiche, radio e radar che saranno gestite dall’Autorità marittima presso una struttura messa a disposizione dal Parco. Questo punto di osservazione consentirà di monitorare costantemente un’ ampia porzione del mare che lambisce i Monti dell’Uccellina, in modo da contrastare più efficacemente la pesca a strascico illegale che purtroppo ancora troppo spesso colpisce questi fondali.
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