Conferme e sorprese a Palma di Maiorca
Testo originale e foto di Valentina Prokic
Traduzione e redazione a cura di Fabio Sfiligoi
Due successi per i padroni di casa mentre il Masters si tinge dei colori ellenici
Un lungo fine settimana interamente dedicato alla pesca in apnea ha come ormai tradizione caratterizzato la Settimana dei Master disputata nelle acque della magnifica Palma di Maiorca, famosa nel modo dello sport per aver dato i natali a numerosi sportivi e in quello della cultura per essere il luogo dove il 25 dicembre di 33 anni fa si spense la vita di un grande esponente del surrealismo, il pittore e scultore Joan Mirò, perla dell’arcipelago delle Baleari con Minorca a fare da “protettrice” alle calamite del turismo più sfrenato e vippato di Ibiza e Formentera.
Alla presenza dei vertici della CMAS, rappresentata dal Presidente Anna Arzhanova, dal Vice presidente Xavier Duran e dal Presidente della Commissione sportiva pesca in apnea Antonio Cruz, atleti provenienti da diverse nazioni si sono ritrovati in acqua per tre distinte competizioni, disputate tra il 15 ed il 17 gennaio scorso, che hanno fatto registrare due successi per le squadre e gli atleti di casa mentre il Master si è tinto dei colori ellenici.
I nazionali spagnoli Sergio Castillo, David Fernandez Montero e Jaime Heras Lopez capitanati da Pedro Carbonell si sono aggiudicati la prima edizione della Coppa del Mondo Cmas di pescasub disputata venerdì 15 gennaio. Il terzetto iberico nell’arco delle cinque ore di gara ha portato a riva 22 pesci: una murena, un cefalo, tre tordi marvizzo, uno scorfano, sette tordi neri e tre saraghi per un totale di 24.735 punti.
Dietro ai padroni di casa è arrivata la selezione della CMAS che ha schierato Giacomo De Mola, Oscar Lopez Martin e Kostas Makris, debuttanti al ballo dei sub a Palma. I tre hanno avuto come capitano l’unico rapprentante croato alle Baleari, Valentina Prokić candidata a membro della Commissione pesca subacquea della CMAS. La selezione della Federazione internazionale ha portato a casa pesce per 22.720 punti. Al momento della pesatura i giudici si sono trovati a che fare con due cernie, la più grande delle quali pesava 2.870 grammi, un grongo, cinque mostelle, tre corvine e uno scorfano.
Il podio è stato completato dai greci Giannis Sideris, Gianis Riggas e Tasis Peroulis, capitanati da Nikos Kambanis, che a fine gara hanno totalizzato 22.170 punti. I nazionali di Atene hanno portato a riva cinque cefali, due corvine, un tordo marvizzo e dieci saraghi.
San Marino ha sfiorato il bronzo per soli cinque punti: Domenico Macaluso, Fabio Amico e Riccardo Scarriota a fine gara si sono presentati a riva con 22.165 punti frutto di tre cefali (il più grosso pesava 1.390 grammi), due tordi, una tanuta, due scorfani e infine ben 11 saraghi. A chiudere la graduatoria la selezione algerina composta da Kacem, Alouache e Youcef; hanno conquistato 3.925 punti: una ricciola, un tordo e un sarago, troppo poco.
Cabo Blanco è stata la zona in cui si è pescato ma le condizioni meteo non sono state delle più ideali. Un forte vento proveniente dai quadranti settentrionali ha disturbato molto i sub in acqua, mentre nell’ultima ora di gara la situazione è ulteriormente peggiorata a causa di un’insistente pioggia. A tutto questo vanno aggiunte forti correnti particolarmente fastidiose alle profondità maggiori.
La squadra della CMAS nelle cinque ore di gara ha pescato prevalentemente fra i 38 e i 42 metri di profondità mentre le altre squadre hanno scelto di render difficile la vita ai pesci in luoghi dove l’acqua era più bassa, cercando di fare risultato con un maggior numero di specie di pesci diverse.
Quest’ anno le differnze nei punteggi tra le prime quattro Nazioni sono state minime cosicché la pesatura si è rivelata emozionante e equilibrata fino all’ultimo pesce. I risultati di Grecia e San Marino, va sottolineato, hanno una valenza in più perché le due squadre, per il meteo e per tempi ristretti, non hanno potuto effettuare la consueta preparazione del campo di gara.
Decide una cernia bianca
Il secondo giorno di gara 44 formazioni si sono presentate al via della 16.esima edizione del Memorial Sebastian Carbonell. Nonostante il sole che ha illuminato il Golfo di Palma, il solito vento dal Nord con le sue raffiche sembra abbia voluto dire a tutti: “Ehi siamo ancora in inverno”.
La giornata però si è rivelata molto emozionante e seguire il rendimento di tutte le formazioni è stato assai difficile perché la zona di pesca era vasta. Per fortuna le voci circolavano a velocità ” supersonica” e così non c’è voluto molto: “Quelli del Catalufos hanno centrato una grossa cernia bianca. Ora non bisogna solo attendere la pesatura per renderci conto dell’entità reale della preda”.
La squadra della CMAS ha gareggiato al Memorial sotto il nome di Pathos Team. Poco prima del via, per un attimo di disattenzione, la squadra Blausub ha speronato il gommone della troupe di Pescasubmarina TV. Fortunatamente non ci sono stati feriti, i danni verranno rimborsati, ma è davvero una rarità vedere un gommone sopra l’altro.
Delle 44 squadre al via solo 8 si sono presentate a riva a fine gara senza pesci. La vittoria scchiacciante è stata appannaggio di Catalufos con la formazione Oscar Cervantes, Raul Astorga e Antonio Trias.La “famosa” cernia bianca sulla bilancia ha fatto registrare 13.320 grammi ma, come avevano detto le voci di radio gara, non era l’unica, nel carniere c’erano altre due cernie più piccole, una mostella, un sarago e tre scorfani. In totale Catalufos ha totalizzato l’impressionante punteggio di 33.370 punti. Hanno pescato a basse profondità e in posizioni che conoscevano: questa la ricetta del trionfo.
Il Team Pathos, che ha schierato Giacomo de Mola, Oscar Lopez Martin e Kostas Makris ha firmato un’autentica sorpresa piazzandosi al secondo posto con 23.730 punti grazie a una cernia di 7.020 grammi, un grongo, cinque cefali, una salpa, due saraghi e tre tordi neri. Il podio è stato completato dal Blausub team di Sergio Castillo, Miguel Galera e Daniel Galera con 17.055 punti. Nel loro carniere a una cernia di 6.690 grammi si sono aggiunti un murena, una mostella, una corvina, due saraghi, due tordi verdi e due tordi marvizzi.
Anche nel Memorial San Marino ha confermato l’ottimo stato di forma con il quinto posto, 13.285 punti e con un bel carniere nel quale comparivano tre spigole una della quali pesava 1.420 grammi.
Per la prima volta il Memorial Carbonell ha visto al via una formazione femminile: il team con Jeronima Vadell, Alexandra Prat e Katerine Julia ha concluso la gara al 29.esimo posto con 2.530 punti.
Il Commissario Tecnico della Grecia, Nikos Kambanis, ha gareggiato con la promettente Katerina Topouzoglou e alla fine ha chiuso in 34.esima posizione scon 1.270punti.
Obelix maestro greco
Il nazionale ellenico Tasis Peroulis è stato protagonista della sorpresa della terza giornata andando ad aggiudicarsi il Masters al suo debutto in questa competizione. Risultato che gli garantisce la partecipazione di diritto al Mondiale che verrà organizzato proprio dal Paese ellenico nel mese di settembre.
Agli otto sub che hanno preso parte al Masters è stata data possibilità di pescare nell’intero Golfo di Palma. Peroulis che non aveva perlustrato a fondo la zona ha deciso di orientarsi su quanto fatto nella prima giornata di gara, scegliendo acque meno profonde rispetto a quanto succede in Grecia e puntando su gruppi di diverse specie di pesci per fare risultato.
Una tattica che per “Obelix”, come viene chiamato nell’ambiente si è rivelata proficua tanto che a fine gara ha presentato un pescato di tutto rispetto: un pesce serra di 3.125 grammi, cinque cefali, altrettanti saraghi, tre corvine, tre tordi verdi e un tordo marvizzo per complessivi 34.960 punti.
Grazie a questa saggia strategia ha superato i punti dei pesci più grossi portati alla pesatura dal secondo classificato, lo spagnolo Oscar Cervantes: una leccia di 6.900 grammi, una cernia di 2.625 grammi, un grongo, una murena, tre corvine, due saraghi e tre bellissimi scorfani due dei quali pesavano rispettivamente 1.670 grammi e 1.490 grammi. Un pescato che rasenta la perfezione, ma che è valso a Cervantes “solo” 28.860 punti.
Anche il terzo posto è stato appannaggio di un sub di casa Santiago Lopez Cid che ha messo sulla bilancia cinque spigole (la più grossa di 1.375 grammi), tre salpe e un’orata per un totale di 13.285 punti.
Un altro debuttante greco, Giannis Riggas, ha fatto bene con un quarto posto tutto sommato di prestigio, 10.705 punti nel suo carnet frutto di due ricciole (la più grossa di 2.770 grammi) e poi uno a testa tra cefalo, salpa, tanuta, sarago e aguglia. A completare la classifica dei “Maestri” Sergio de Julian (8.290), Jaime Heras Lopez (6.150), Giannis Sideris (5.255) e Rui Torres (2.545).
Addio a un grande
La Federazione di pescasub delle Baleari, come spesso accade nelle gare di inizio anno, ha curato tutto nei minimi particolari.
La cena di commiato, durante la quale c’è la consegna di premi ai migliori, è stata il momento giusto per salutare il portoghese Rui Torres che ha deciso di ritirarsi dall’attività agonistica: un grande sportivo, amico di tutti nell’ambiente e per questo amato dai “colleghi” nonostante la rivalità agonistica sott’acqua.
Dopo 26 anni di carriera sportiva Rui Torres ha deciso di dire basta e di appendere le pinne al classico “chiodo”. Il motivo, più che l’età, è stato il voler dedicarsi alla famiglia. Anche questa volta ha cercato fino all’ultimo una via di mezzo, una soluzione, il modo per un rinvio, ma non lo ha trovato e così ha dovuto scrivere la parola fine sulla sua carriera.
Un momento toccante che ha fatto venire i lacrimoni agli occhi ai presenti, poi i colleghi lo hanno sollevato di peso lanciandolo in aria diverse volte, rendendo questo saluto ancora più commovente perché senza Rui Torres il mondo della pesca sub sportiva ha perso la sua anima.
Palma 2016
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Category: Agonismo, Articoli, Pesca in Apnea