Condannato il diportista che travolse un sub sul Garda
Il tragico incidente avvenne il 3 maggio 2003. Luciano Boselli, 34 anni, residente a Solferino, tesserato nel Circolo Fipsas Tritone Sub di Desenzano si era immerso nelle acque presso Sirmione per una battuta di pesca in apnea.
La boa segnasub e il gommone di assistenza a pochi metri condotto dalla fidanzata non servirono a nulla: un motoscafo pirata lo investì in fase di riemersione. Il povero Boselli riuscì a risalire sul gommone malgrado le profonde ferite da elica su busto, fianco e gambe, la fidanzata riuscì a portarlo fino a un pontile vicino.
Vani tutti i soccorsi, Luciano spirò nelle braccia dell’amica sconvolta.
L’investitore, S. M., commerciante di Isola Rizzo in provincia di Verona, neppure si accorse dell’incidente. Ampie le indagini condotte dai Carabinieri: i giorni seguenti venne scoperto un cabinato in secca in una darsena privata. Il proprietario l’aveva fatto mettere in secca per verificare delle vibrazioni all’elica.
I Carabinieri rinvenirono dei resti di neoprene, fu recuperata la cintura pesi di Luciano, con ben impressi i segni delle eliche.
Prove schiaccianti per i R.I.S. di Parma, che stabilirono le esatte responsabilità del diportista.
Ora la sentenza: un anno e 6 mesi con la condizionale all’investitore e 200.000 euro di risarcimento provvisionale alla famiglia (sarà il giudice civile a liquidare il danno per intero).
Il tragico incidente in cui perse la vita Luciano ha portato a diverse iniziative per cercare di meglio tutelare la vita dei pescatori in apnea del Garda. In collaborazione con la Sezione Provinciale Fipsas, si svilupparono nuove boe segnasub, i modelli ora chiamati ‘ad alta visibilità’.
Ampia la campagna boe svolta sul lago presso darsene, porti, punti di alaggio. Campagna boe che vede l’impegno di appassionati, circoli Fipsas, istituzioni, FFOO, gestori impianti di uso diportistico.
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