Concluse le selettive in Sicilia
Paolo Catania in una foto di repertorio (foto G. Marti)
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C’erano anche due indiscussi campioni come Sandro Mancia e Nicola Riolo ad arricchire il campo dei partecipanti all’ultima prova di selezione per l’accesso alle semifinali nazionali disputata in Sicilia domenica 20 maggio.
Insieme a loro una ventina di concorrenti tra cui i cinque atleti ancora in lizza per gli ultimi tre posti disponibili per l’accesso alle semifinali: Catania, Di Fede, Galeano, Inserra e Solli.
Sul campo di gara, compreso tra due vecchie torri di avvistamento (Torremuzza e Torre Pozzillo) le condizioni sono quelle ideali per una bella giornata di pesca: sole ormai estivo, mare calmo, assenza di corrente e acqua molto limpida con una visibilità che, in alcune zone, sfiora i 20 metri.
Veloce svolgimento delle operazioni di iscrizione sotto la responsabilità di Antonio Aruta, per l’occasione Giudice di Gara, e la gara prende il via con un attento servizio di assistenza coordinato dal medico di gara, dott. Giuseppe Cannici.
Alla partenza i più forti si dirigono velocemente verso il largo per raggiungere le zone più interessanti, su un fondale di poco oltre i 20 metri, in cui sperano di poter fare carniere ; Riolo invece rimane più a terra dirigendosi verso la sinistra del campo gara, sarà la strategia vincente.
Al largo il pesce è completamente assente, probabilmente a causa di un taglio freddo, e inutili si rivelano le continue planate che tutti i concorrenti fanno in cerca di prede; Solli, Catania e Mancia si ritrovano a pescare l’uno a fianco all’altro senza successo.
Dopo 2 ore sono ancora molti i carnieri vuoti, compresi quelli di alcuni dei protagonisti più attesi, per loro è questo il momento cruciale della gara.
Il pesce infatti è concentrato tra i 13 e i 15 metri, nascosto negli angoli più difficili delle tane nel grotto; lo ha capito subito Riolo che cattura saraghi con continuità mentre sembrano praticamente assenti i tordi.
Gli agonisti con maggiore esperienza mettono a frutto tutte le loro capacità e, nell’ultima parte di gara, riescono a catturare pesci importantissimi per la classifica; Carlo Inserra cattura tre pesci di tre specie diverse tra cui una grossa corvina, un instancabile e determinatissimo Paolo Catania ha sei pesci tra cui un gran bel tordo ma qualcuno è da pesare; cinque saraghi per Solli con un paio di pesci al limite.
Solli entusiasta per il risultato e la qualificazione
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Sono loro che, al termine delle 4 ore previste, conquisteranno nell’ordine i primi tre posti della classifica ufficiale con la bilancia che dice no a due pesci di Catania e altrettanti di Solli.
Fuori classifica, sotto tutti i punti di vista, Nicola Riolo che ha un carniere di ben 11 prede, con 10 saraghi e un denticiotto.
Nelle posizioni di rincalzo troviamo Juan Vincente Polizzi, troppo discontinuo quest’anno per aspirare ad una qualificazione, e il giovanissimo Christian Mortellaro che, dopo la vittoria di Calabernardo, si conferma come una brillante speranza dell’agonismo.
A chi gli fa notare che con un pizzico di convinzione in più, visti i risultati ottenuti, avrebbe potuto lottare per la qualificazione, il diciottenne siracusano risponde che gli esami di maturità gli avrebbero comunque impedito la partecipazione alla semifinale.
Decisamente deluso Andrea Galeano, altra piacevole novità nel circuito delle selettive siciliane; gli ottimi risultati ottenuti nelle altre tre gare lo avevano proposto come uno dei più accreditati pretendenti alla qualificazione; purtroppo non riesce ad interpretare la gara nel modo giusto e consegna un carniere desolatamente vuoto.
Un pizzico di amarezza anche per Salvo Di Fede che davvero bene aveva fatto al campionato di seconda categoria dello scorso anno, mancando di pochissimo la promozione; per lui la qualificazione era già difficile in partenza, a questo si sono aggiunte condizioni fisiche precarie e anche lui chiude con un cappotto.
La manifestazione, organizzata in maniera impeccabile dalla ASL Sicilia Mare di Franco Orlando con il contributo di Blumarina e Cammarata Sport, si conclude con la premiazione dalla quale, come previsto dal regolamento nazionale, rimangono fuori Riolo e Mancia, in quanto già qualificati in categorie nazionali.
Nicola Riolo con il suo splendido carniere (Foto G. Quartana)
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Riepilogando la situazione delle qualificazioni alla semifinale riteniamo opportuno fare alcuni commenti sullo stato dell’agonismo in Sicilia.
Volendo fare un paragone calcistico, possiamo affermare che la sfida tra Catania e Palermo si conclude con un secco 4 a 2 a favore degli etnei che portano in semifinale atleti esperti come Giacomo Gravina, Carlo Inserra, Agatino La Penta e Antonio Mazzù.
Dal lato occidentale un tenace Paolo Catania torna subito all’agonismo che conta accompagnato da Vincenzo Solli che, a fine gara, dedica la qualificazione a Lorenzo Borri, direttore commerciale Omer, dal quale ha avuto, anche nei momenti meno brillanti, il sostegno e la fiducia che gli hanno permesso di affrontare con serenità e determinazione il difficile circuito delle selettive.
Come si vede, tutti atleti maturi, con anni di esperienza e gare alle spalle ma anche sintomo della mancanza di un ricambio generazionale che possa portare nuovi protagonisti per il futuro dell’agonismo.
Sotto questo aspetto meritano invece i complimenti alcuni circoli della provincia di Siracusa che, coltivando un vero e proprio vivaio, hanno portato alla ribalta negli ultimi anni giovani come Concetto Felice, Sebastiano Rosalba e lo stesso Christian Mortellaro.
Classifica generale
FC ‘ Riolo
1 ‘ Inserra
2 ‘ Catania
FC ‘ Mancia
3 ‘ Solli
4 ‘ Polizzi
5 ‘ Mortellaro
6 ‘ Scaffidi
7 ‘ Valenti
NC ‘ Di Fede
NC – Galeano
NC -Quartana
NC -Martello
NC -Pennisi
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