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Come Prepararsi all’Apnea e l’Importanza della Concentrazione

| 26 Maggio 2022

L’uomo è sempre stato attratto, fin dalla sua comparsa sulla terra, da ciò che non conosce della natura. E allo stesso tempo si è sempre impegnato con tutte le forze per superare i suoi limiti, siano essi mentali, caratteriali o fisici. È proprio per questo motivo che nasce una disciplina complessa e dalle mille sfaccettature come l’apnea. L’apnea è infatti in grado di abbinare come pochi altri sport la componente di scoperta e attrazione verso le profondità della natura, con il bisogno dell’uomo di andare oltre le sue capacità. Capacità che, ovviamente, possono essere allenate per ridurre i rischi e godersi a pieno un’esperienza così importante e travolgente.

Iniziamo con una definizione. Per apnea subacquea si intende la temporanea sospensione della respirazione effettuata volontariamente durante un’immersione.

Molti ritengono che l’apnea sia uno sport così difficile che possa essere allenato soltanto tramite la pratica quotidiana, dal momento che non esistono linee guida universali e che ogni individuo ha caratteristiche fisiche e mentali diverse. Esistono però dei principi di massima che in molti casi sono dei veri e propri salva vita. Il primo è il più generale in assoluto e sottolinea come per iniziare a praticare questo sport sia necessario un buono stato psico-fisico e che non ci siano malattie più o meno nascoste.

Sicuramente in questa disciplina un aspetto decisivo è quello mentale. Immergersi in acqua e restarci per lungo tempo è sia una questione legata alla preparazione fisica, ma soprattutto a quella cerebrale.

Per questo motivo se vogliamo cimentarci con questa disciplina uno degli aspetti fondamentali da curare è la capacità di concentrazione. Esistono decine e decine di attività che possono migliorare questa capacità. Dai puzzle logici come il Sudoku o gli scacchi, che migliorano la concentrazione e la potenza cerebrale complessiva se giocati regolarmente, passando per i giochi di carte online come il poker su piattaforme come PokerStars, che aiutano a concentrarsi e a prendere decisioni evitando lo stato di frustrazione mentale chiamato tilt, fino alle attività più tradizionali, come la meditazione e il training autogeno.

In linea di massima quando si parla di allenamento per l’apnea, l’obiettivo principale è quello di stimolare e migliorare le capacità fisiche e tecniche del futuro apneista. Gli aspetti da curare sono molti e diversificati: si va dal potenziamento aerobico a quello della tolleranza all’acido lattico, passando per il miglioramento della tolleranza all’ipercapnia e all’ipossia, fino ad arrivare al rafforzamento della muscolatura e al lavoro sulla tecnica della pinneggiata.

Ovviamente tutto va declinato in base al tipo di apnea in cui intendiamo muovere i primi passi. Esistono infatti 3 diverse categorie principali di apnea subacquea. La prima di esse è la cosiddetta apnea statica, in cui l’obiettivo è quello di aumentare il tempo che si trascorre sott’acqua senza respirare. In questo specifico ambito molti dei programmi di allenamento sono incentrati proprio sul lavoro mentale e su quello sulle tecniche respiratorie, molte delle quali arrivano da discipline all’apparenza molto distanti come lo yoga.

Come si intuisce dal nome, invece, l’apnea dinamica è un tipo di apnea che si fa in movimento e in cui lo scopo è quello di coprire il maggior spazio sott’acqua muovendosi in orizzontale con l’aiuto o meno di pinne. In questo caso all’allenamento sulla respirazione e sulla meditazione va accompagnato un importante lavoro sul nuoto e sulle sue tecniche principali.

L’ultima macrocategoria è l’apnea profonda che si fonda sul raggiungimento della massima profondità possibile con l’ausilio di una fune guida che parte dalla superficie e si estende perpendicolarmente sul fondo. In questa specifica disciplina oltre alle capacità e all’allenamento richiesto per le altre due entra in gioco anche l’importanza dei tempi di recupero, fondamentali per ottenere buone prestazioni e per ridurre i pericoli per la salute dell’atleta.

Chiudiamo con un consiglio fondamentale. Se siamo attratti dalle profondità del mare e vogliamo provare con l’apnea è fondamentale evitare il fai da te. Molto meglio affidarsi a un allenatore o a un apneista esperto. Oppure frequentare uno dei numerosi corsi accreditati. Le immersioni sono uno sport unico al mondo ma presentano rischi che non dovremmo mai sottovalutare.

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