C.I. a Squadre AI: Desenzano inespugnabile
I vincitori del Tritone Sub di Desenzano: da sx Bresciani, Gallina, Migliorati
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Anche quest’anno Rivoltella del Garda, ha ospitato il Campionato Italiano a Squadre Acque Interne.
Questo campo gara, posizionato al centro del golfo di Desenzano, in zona di facile accesso, con la comodità di un’ampio parcheggio e di uno scivolo ove alare i gommoni, si sta rivelando il più idoneo per questo genere di manifestazioni sportive.
La competizione, svoltasi domenica 3 luglio, ha beneficiato di una splendida giornata di sole estivo.
La preparazione dei giorni precedenti era in parte stata rallentata da forti colpi di vento, che avevano limitato la visibilità in acqua nel sottoriva. Questo ha portato quasi tutte le squadre a preparare la competizione a profondità medie, sotto il termoclino che divideva le acque velate da quelle più limpide.
Quest’anno, per la prima volta, il circolo Maremania di Novate Milanese si è assunto l’impegno organizzativo; il presidente Amed Awad e il coordinatore Venanzio Calonghi si sono prodigati al fine di permettere questa splendida giornata di sport e aggregazione.
Aggregazione, perché i pescatori in apnea lacustri, al di la di un sano spirito agonistico, si rivelano sempre più compatti, coscienti dell’importanza di essere una categoria che svolge con passione ed onore la propria disciplina.
La competizione inizia puntuale alle 8:00.
Il giudice federale Burlando da il via, 17 squadre si gettano nella mischia.
Da centro campo gara i gommoni si dirigono nelle varie direzioni. Dopo un primo stop di pretattica e di speranza di trovare qualche tinca nella zona centrale misto roccia, le squadre raggiungono le varie zone di fango morbido, posizionate tra i 14 e 18 mt.
Il podio
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Il termoclino con l’acqua velata è a 10/12 mt, oltre sono segnalate anguille, parecchie nascoste nelle tipiche ‘crepe’ dovute all’infangamento del pesce.
E’ una pesca molto tecnica, conta l’abitudine alla pochissima luce, la precisione di pesata che deve essere solo leggermente negativa, il saper riconoscere i segni dell’anguilla nascosta, la capacità di operare in modo continuo a profondità medie.
Roberto Palazzo, Responsabile Agonistico Acque Interne FIPSAS
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E’ pesca da specialisti, le squadre di casa risulteranno favorite con una rapida successione di catture, ma anche una squadra marina come il Marinetta di Genova saprà interpretare al meglio lo strano habitat del fango lacustre.
Oltre alle anguille obiettivo di gara sono le corpulente tinche, i rapidi persici, qualche ciprinide e i lucci, però tradizionalmente poco presenti in questo settore del lago.
Alla fine la competizione verrà vinta dalla fortissima squadra di casa del Tritone di Desenzano, con Migliorati, Gallina e Bresciani, secondi il Sub Club Brescia con l’inossodabile Palazzo, Marenco, Manera, terzi l’Apnea Club Brescia con Lorenzi, Villani, Govi.
Da segnalare il quarto posto del Sub Club Brescia 2 con i fratelli Pedersoli, e un incredibile quinto del Marinetta Genova, che lascerà a bocca aperta le altre squadre più tipicamente a vocazione lacustre.
In difficoltà le squadre cittadine, il campo gara si rivela inespugnabile ai padroni di casa, occorre l’acquisizione di un livello tecnico superiore per competere con gli specialisti Bresciani.
Premiazione, coppe e medaglie, premi degli sponsor, e pranzo di chiusura, anche quest’anno è stata una festa della Pesca in Apnea.
Da notare la preparazione atletica delle squadre, il grande lavoro invernale fatto di allenamenti in piscina e a secco, ha permesso che tutti gli agonisti abbiano potuto pescare a buon ritmo per tutte le 5 ore della competizione. Un eventuale osservatore esterno fatica a capire cosa significhi passare ore in acqua con una sequenza incredibile di tuffi in profondità, sfidando freddo e buio, il tutto a ritmo e con ampi margini di sicurezza. Questo è sport, che solo duri e costanti allenamenti possono permettere, la pesca in apnea si conferma l’unica disciplina ove la passione della pesca si sposa con la pratica atletica dello sport. Il tutto a beneficio di Fipsas, che può fieramente mostrare che la pesca non è solo passione motivata dal piacere della cattura o dal prelievo , ma è anche nuoto, nuoto pinnato e apnea, in sintesi sport, unificata in un’unica disciplina.
Non è un caso che i pescatori in apnea siano in continua crescita, in controtendenza ad un settore (quello della pesca amatoriale con lenza) in contrazione, causa il declino di alcuni ambienti naturali e una minore interazione della popolazione cittadina con gli ambienti naturali.
Venanzio Calonghi con Susan Awad durante la premiazione
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Note regolamentari
Da segnalare che i nuovi regolamenti gara e limitazione catture, fortemente voluti dal Responsabile Agonistico Acque Interne Roberto Palazzo, hanno funzionato, permettendo lo svolgersi di una gara con meno catture ma altrettanto avvincente.
Il nuovo regolamento privilegia la pesca di ricerca, avendo aumentato le categorie di specie e per gli alti coefficienti a pesce. In pratica un persico di 300 grammi, si trova a valere ben 2300 punti, la riduzione delle catture della tinca ha permesso in pratica il dimezzamento del peso del pescato complessivo.
I pescatori in apnea lacustri, coscienti del nuovo ruolo acquisito da Fipsas con la nomina ad Ente di Protezione Ambientale, si sono adeguati modificandosi limitazioni e regolamenti, che permettano l’agonismo senza gravare sulle risorse ittiche lacustri.
In pratica l’impatto sulla popolazione ittica di queste competizioni è prossimo allo zero. Certamente in futuro i lacustri sapranno ulteriormente perfezionare le regole, la pesca di ricerca sarà fondamentale.
Altrettanto importante sarà la pesca alle specie dannose, siluri, carassi e abramidi o alle specie di totale ripopolamento come le anguille (a cui i pescatori in apnea contribuiscono finanziariamente con le semine), come richiesto dagli ittiologi della provincia e dagli organi competenti.
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