CCPP: coordinamento unico per le attività marine
comunicato CG CCPP – L’Italia, a similitudine di quanto si sta cercando di fare nell’Unione Europea, dovrebbe mirare ad un coordinamento unitario per le politiche ‘marine’ (pesca, tutela ambientale, navigazione, sicurezza) attualmente con competenze divise in almeno tre Ministeri. Questo è il pensiero dell’Ammiraglio Ispettore Capo Raimondo Pollastrini, Comandante generale delle Capitanerie di porto ‘ Guardia costiera, espresso a Bruxelles in occasione di un incontro con esponenti della Commissione Europea. ‘Noi come Corpo ‘ a cui sono affidati compiti istituzionali come il controllo della pesca, la tutela dell’ecosistema marino e il trasporto marittimo sotto tutti i suoi aspetti – già operiamo in linea con lo ‘spirito europeo’ anche se’ sottolinea l’Ammiraglio ‘ essendo le specifiche competenze di tre diversi Ministeri (Politiche Agricole, Ambiente e Trasporti) accade alle volte che le politiche singolarmente attuate possono creare contrasti tra le attività, non permettendo una visione complessiva e unitaria della ‘questione mare’ . Una buona soluzione del problema potrebbe essere, secondo l’Ammiraglio Pollastrini, la creazione di un dipartimento per gli Affari marittimi alle dipendenze della Presidenza del Consiglio che possa coordinare tutte le attività legate al mare con un’unità di indirizzo senza peraltro aumentare il numero dei Ministeri fissati, per la prossima legislatura a 12.’ Le molteplici attività legate a mare’ conclude l’Ammiraglio ‘ tra di loro strettamente interconnesse; necessitano di professionalità ed attenzioni specifiche in un approccio globale’.
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