Pesca in Apnea
La Pescasub stermina il Dentice: storia di come si costruisce un pregiudizio
Questo articolo, noioso per i più e a cui tanti preferiranno un rilassante video di pesca, nasce con l’intento di spiegare come un pregiudizio nasce, si alimenta e si diffonde fino a diventare verità acquisita senza che nessuno abbia più da domandarsi in base a quali dati siano state elaborate certe conclusioni. Per combattere il nemico è necessario contrastarlo sul suo terreno e spuntare le sue armi dialettiche. Mai come oggi la pesca in apnea è in bilico e rischia di scomparire, diventa quindi obbligo anche del semplice appassionato conoscere e diffondere la verità ovunque si renda necessario.
Assoluto croato: Daniel Gospić, l’imperatore dei fondali croati
Per il terzo anno consecutivo, il quinto in carriera, Daniel Gospić si è laureato campione croato individuale di pesca sub. Alla ventiquattresima edizione dei campionati nazionali, allestiti dalla Federpesca sub, con la società sportiva Udica di Lussinpiccolo nel ruolo di valente organizzatrice, una vittoria limpida come le acque di questa meravigtliosa isola del Quarnero.
Quando il dentice diventa ossessione…
Negli ultimi anni la pesca al dentice è diventata la mia massima priorità, quasi un’ossessione!
Grande tensione, delusioni anche maggiori (soprattutto delusioni), e alcune volte momenti incredibili sono arrivati con questa meravigliosa preda. Il dentice è una specie unica. Un noto predatore pieno di caratteristiche e doti specifiche: velocità, diffidenza, potenza e due paia di zanne affilate! Totale attenzione e dedizione alla pesca, oltre a capacità per tuffi profondi e lunghe apnee certamente sono indispensabili solo per iniziare a scoprirne i segreti.
Qualificazione 2015: le photogallery di 1a e 2a giornata
Negli scatti di Francesco Mottola, la consegna dei carnieri della prima e seconda giornata del Campionato Italiano di Qualificazione di Pesca in Apnea 2015 a Chiatona (TA)
Qualificazione 2015, le interviste ai primi 5
I primi 5 classificati al Campionato di Qualificazione di Pesca in Apnea 2015 ci raccontano, in altrettante interviste, come hanno vissuto, impostato e modificato le loro stragie di gara, la paura, la gioia e la soddisfazione del risultato finale al termine di una due giorni veramente intensa.
Qualificazione 2015, le interviste ai primi 5: Nicola Strambelli
Nicola Strambelli, primo classificato – Già dai primi due giorni di preparazione, io e il mio secondo, avevamo notato che entro i 25 metri le condizioni cambiavano molto spesso e il pesce, di conseguenza, era molto mobile. Oltre questa quota invece non si sentiva quasi mai il termoclino e la visibilità era sempre accettabile. Abbiamo quindi concentrato le nostre forze alla ricerca di zone di roccia isolata aiutandoci con l’ecoscandaglio e dedicando comunque il resto della giornata al paperino scartando però le zone troppo battute da altri gommoni.
Qualificazione 2015, le interviste ai primi 5: Diego D’Alessandro
Diego D’Alessandro, secondo classificato – Sono partito molto carico per questo campionato, volevo fare bene e ci sono riuscito. Era un campo di gara con un fondale che si addice alle mie caratteristiche di pesca. Durante la preparazione non ho segnato molti posti, ho marcato perlopiù zone dove pescare a scorrere. Ho fatto diverse simulazioni di gara e notavo che qualcosa l’avrei razzolata. Solo nel campo di gara vicino all’isola (quello della seconda giornata per intenderci) avevo trovato due posti con un po’ di pesce concentrato e che mi garantivano qualcosa in più.
Qualificazione 2015, le interviste ai primi 5: Giacomo Brunettini e Roberto Praiola
Giacomo Brunettini, terzo classificato – In primo luogo sento di dover ringraziare pubblicamente Nicola Riolo e Concetto Felice, due campioni che tutto il mondo ci invidia e che mi hanno insegnato come preparare una gara ed affrontare al meglio la competizione. Inoltre devo tantissimo al mio secondo Toni Savino che mi ha suggerito la tattica giusta da seguire in gara.
Qualificazione 2015, le interviste ai primi 5: Andrea Settimi
Andrea Settimi, quarto classificato – La prima giornata, nel campo gara B, era quella su cui facevo più affidamento per via del molto pesce trovato nei giorni di preparazione. Arrivati in hotel guardo la carta del campo gara e dico almio barcaiolo Renatino: “domani iniziamo a guardare qui!” La mattina dopo al primo tuffo trovo subito 2 cernie brune di 3 chili e tutto intorno un grotto molto lavorato ed interessante. Marco il punto. Al quarto tuffo lungo un bel ciglio trovo 5 corvine dal mezzo chilo agli 8 etti e segno anche questo. Ottavo tuffo e mi fermo a mezz’acqua pensando di esser capitato in un paradiso per ammirare una nuvola di corvine sopra un panettone che stava fuori un ciglio con circa 25 pesci di cui 7-8 dai 2 ai 3 chili di peso.